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Per migliorare i boschi dell’Appennino

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Dopo anni di risorse molto scarse destinate al miglioramento dei boschi appenninici, finalmente una buona notizia per i boschi e per le aziende che lavorano nel settore. C’è un milione di euro disponibile, per interventi in tempi brevi, destinati alla manutenzione dei boschi ed alla prevenzione degli incendi.

I fondi sono compresi nel Piano per lo Sviluppo Rurale (PSR) e sono stati assegnati al territorio dell’Appennino reggiano dalla nostra Regione sulla base di progetti presentati lo scorso anno dall’ente comunitario e giudicati meritevoli.

Si tratta di dieci progetti che riguardano proprietà del demanio regionale e zone di pregio ambientale (SIC e ZPS) situate prevalentemente sul crinale, ma anche in collina e media montagna (Monteduro di Vezzano, Rio Tassaro di Vetto, Campotrera di Canossa).

La quota di partecipazione della Regione si aggira sui 700.000 euro, gli altri 300.000 sono a carico di enti diversi: Comunità Montana, Parco nazionale, comuni interessati, consorzi forestali.

"I lavori dovranno essere appaltati entro l’anno in corso e, in un momento di gravi difficoltà come l’attuale e dopo anni di scarse risorse pubbliche destinate alla forestazione, ciò si configura come una iniezione di fiducia per le aziende che lavorano nel settore".

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  1. E’ importante che siano finalmente arrivate queste risorse per la manutenzione del territorio. Il Parco ha partecipato attivamente al reperimento delle risorse, anche attraverso l’elaborazione di due progetti “speciali”. Si tratta di un progetto per la ricettività nella foresta demaniale, con la ristrutturazione del rifugio dell’Abetina Reale, e di un progetto pilota sugli usi multipli del castagneto, che cerca di innovare gli interventi classici sui castagneti da frutto orientandoli verso il turismo.
    Il Parco sostiene e ha sostenuto l’attività generica di “manutenzione del territorio”, ma i nostri progetti tendono ad utilizzare la risorsa bosco a fini multipli, per esempio, come nel caso dei castagneti, a fini di fruizione turistica, perché non ci si limiti alla conservazione della natura e del territorio ma si sostengano così attività culturali, sociali ed economiche innovative.

    (Giuseppe Vignali, direttore Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano)

  2. In pratica…
    …è possibile conoscere in sintesi ma contemporaneamente nel concreto come e dove verranno spesi questi finanziamenti pubblici? Quali miglioramenti verranno apportati al rifugio dell’Abetina Reale? La fruizione turistica del bosco: cosa significa in concreto? Comunque una buona notizia, bene.
    Buon lavoro.

    (Miriano Monnanni)