Home Cronaca A Reggio Emilia nasce una bonifica unitaria. Sarà ai vertici in Italia

A Reggio Emilia nasce una bonifica unitaria. Sarà ai vertici in Italia

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REGGIO EMILIA (12 maggio 2009) – Dalla fusione delle due bonifiche esistenti per giungere alla nascita di un ente tra i più importanti a livello nazionale. “Entro il 2009 - precisano Marino Zani ed Emilio Bertolini, presidenti rispettivamente della Parmigiana Moglia Secchia e della Bentivoglio Enza - si fonderanno i due enti consortili generando così un unico ente di bonifica”.

Ridurre i costi aumentando però l’efficacia operativa: sono questi i temi di fondo del progetto varato dalla Regione Emilia Romagna e che interessa direttamente anche il territorio reggiano-modenese. Nei giorni scorsi è stato infatti approvato dall’Assemblea legislativa regionale il progetto di legge per il riordino dei Consorzi di bonifica, in Emilia Romagna, che verranno numericamente dimezzati: dagli attuali 16 si giungerà, entro l’anno, a contarne solo 8. Questo nuovo disegno prevede che vengano ridefiniti i confini degli attuali comprensori per renderli il più aderenti possibile a quelli idrografici.

Se non ha ancora un nome la nuova bonifica che nascerà dalla fusione tra la Bentivoglio Enza e la Parmigiana Moglia Secchia, ha certamente al suo attivo numeri importanti con un comprensorio di 3.114 chilometri quadrati, che potrà contare su oltre 3000 chilometri di canali con funzioni che spaziano dallo scolo all’irrigazione, dalla questione ambientale alla produzione di energia pulita. In numero di 9 le casse di espansione, veri e propri “parcheggi d’acqua temporanei” che permettono di affrontare emergenze di piena sempre più frequenti. Nascerà di fatto una bonifica tra le più importanti in Italia.

Un'unione che avrà effetti positivi anche sulla nostra montagna, visto che nel nuovo consorzio nascerà un'area unitaria che spazierà da Palanzano (Parma) a parte dell'Appennino modenese, comprendendo tutti i paesi comunitari, con uno staff tecnico di personale di tutto rispetto e a servizio del consolidamento dei pendi e delle opere di bonifica montana.

Grazie ad un accordo siglato tra Regione, sindacati di categoria e associazioni agricole, sarà garantita agli oltre 200 dipendenti degli attuali enti Bentivoglio Enza e Parmigiana Moglia Secchia, l’ottimale collocazione a salvaguardia del posto di lavoro, valorizzandone la professionalità esistente. Anche il tavolo che verrà istituito servirà a monitorare e indirizzare il processo di riorganizzazione intrapreso con questo necessario percorso.
L’ingegner Vito Fiordaligi, già direttore del Consorzio Bentivoglio Enza, è il nuovo direttore che accompagnerà i due enti alla fusione.

“Un ente - spiegano Marino Zani ed Emilio Bertolini, presidenti rispettivamente della Parmigiana Moglia Secchia e della Bentivoglio Enza - che saprà ancor più valorizzare le radici secolari nei diversi ambiti nei quali sono oggigiorno impegnati: dalla distribuzione dell’acqua a fini irrigui alla difesa idraulica ed idrogeologica del territorio, non solo in ambito urbano ma anche in ambiente montano”.

Sul piano operativo si assisterà entro settembre ad un’ azione nella quale l’Assemblea legislativa regionale giungerà alla nomina dei consigli di amministrazione provvisori che rimarranno in carica 1 anno. In ogni Consiglio di amministrazione non potranno ricevere compenso più di 3 consiglieri. I Consorzi di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia e Bentivoglio Enza hanno già avviato le procedure per giungere all’unificazione.

(Gabriele Arlotti)

2 COMMENTS

  1. Rettifico quanto detto: i fatti dimostrano che la bonifica lavora anche per la montagna
    Buongiorno.

    Per correttezza di giudizio, dopo una più attenta e dettagliata analisi dell’opera svolta dall’ente di bonifica sul territorio montano, scrivo per rettificare il mio precedente commento, dettato da un’analisi troppo superficiale.
    Mantengo il mio plauso all’unificazione dei due enti di bonifica, ritenendola una utile razionalizzione di risorse,fondi e uomini però è innegabile che nei comuni montani ( mi riferisco in particolar modo a Ligonchio ed alla “pista” Gatta-Pianello ), l’intervento della bonifica si vede e la medesima non è mai stata sorda alle richieste pervenutale.
    Purtroppo la sovrapposizione di competenze tra vari enti è cronica in Italia ed in Emilia Romagna in particolar modo e rallenta, per ragione burocratiche, la tempestività degli interventi.

    Di certo però i fatti dimostrano che la bonifica lavora ed ha lavorato in passato per migliorare lo stato del nostro territorio, così fragile specialmente sul crinale.
    Mi pareva doverosa questa rettifica ad onore della verità dei fatti, non essendo mia abitudine dare giudizi acritici o non supportati da motivazioni concrete.

    Grazie e buon lavoro,

    (Riccardo Bigoi)