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“Canile comprensoriale? A noi non avevano detto niente”. Nei commenti la nota di risposta del sindaco di Castelnovo ne’ Monti

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Riceviamo e pubblichiamo.

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L'altra sera, giovedì 21, a Ca' del Cavo, la lista civica 'Persone e montagna' ha incontrato i cittadini per presentare la lista e per parlare del canile comprensoriale. In primis hanno parlato i cittadini mettendo in evidenzia il primo incontro avuto quest'anno col sindaco Marconi in fase di campagna elettorale. Relativamente a tale incontro essi hanno lamentato il fatto che il primo cittadino non disse ai presenti dell'esistenza del progetto del canile comprensoriale da ubicare in località Croce. A Ca' del Cavo si respirava un'aria di insofferenza e di delusione per le scelte prese senza considerare l'opinione della popolazione.

Nel corso dell'incontro sono stati visionati alcuni documenti, a disposizione sul sito www.personemontagna.it, come il verbale di deliberazione della giunta della Comunità montana n. 78 della seduta del 2.12.2008; la Relazione previsionale e programmatica 2009/2011 della Comunità montana; il verbale di deliberazione del Consiglio della Comunità montana n. 8 del 29.4.2009.

Nel verbale di deliberazione della Giunta (2.12.2008) viene definita la costruzione del nuovo canile comprensoriale in località Croce, l'acquisto dei terreni e la redazione del progetto. Emerge inoltre che è stata l'attuale Amministrazione comunale di Castelnovo ne' Monti a proporre la località Croce, nello specifico vicino all'area artiginale a ridosso del nuovo depuratore dell'Enìa in fase di realizzazione.

Nella Relazione previsionale e programmatica 2009/2011 vengono definite le specifiche per la realizzazione del canile. Il progetto viene definito di "estrema urgenza di realizzazione", da realizzare pertanto nel triennio 2009/2011.

Infine nel verbale di deliberazione del Consiglio (29.4.2009) viene approvato il bilancio e la Relazione previsionale e programmatica 2009/2011. Quando venne deliberato erano presenti il sindaco Gian Luca Marconi e Fabio Bezzi che votarono a favore.

Pertanto risulta che l'intenzione dell'attuale Amministrazione è di portare a compimento il progetto di realizzazione del canile comprensoriale in località Croce sui mappali riportati nel verbale di deliberazione della giunta del 2.12.2008.

La lista civica "Persone e montagna", il candidato sindaco Federico Tamburini e tutti i candidati consiglieri della lista si oppongono con fermezza a questo modo di prendere decisioni che riguardano la qualità della vita dei cittadini, in assoluta autonomia, senza una doverosa fase di consultazione preventiva e di condivisione su temi fondamentali per una corretta relazione tra i cittadini stessi e l'Amministrazione comunale.

E' emersa da parte dei partecipanti la proposta di costituire un comitato sulle problematiche riguardanti il canile comprensoriale e su questo tema la lista PERSONE E MONTAGNA ha dato la disponibilità ad una proficua collaborazione sull'approfondimento e la ricerca della giusta soluzione.

(Lista civica "Persone e montagna")

14 COMMENTS

  1. Sul canile comprensoriale
    In merito al tema del canile, la nostra lista “Castelnovo insieme” incontrerà domani, domenica 24 maggio, alle 15,30 i cittadini a Ca’ del Cavo. In quella occasione verrà fatta chiarezza sull’iter seguito in fase del tutto preliminare dalla Comunità montana. E’ ovvio che, come previsto dalle leggi nazionali e come evidenziano le problematiche legate al randagismo che hanno provocato episodi anche drammatici di recente nel sud Italia, occorre trovare una localizzazione a questa struttura comprensoriale, di cui al momento, dopo la chiusura di Villa Minozzo, il territorio è assolutamente sprovvisto. I documenti presentati dalla lista “Persone e montagna” nell’incontro che hanno svolto giovedì sono conosciuti e sono stati sviluppati nell’intento di beneficiare di un apposito contributo regionale, ma non c’è alcun documento dell’Amministrazione comunale (delibera, atto, determina) che riguardi la localizzazione del canile a Croce o in altra parte del territorio castelnovese. Ai nostri uffici non è giunto alcun progetto, nessuna richiesta, vista la genericità della proposta della Comunità montana. Avendo la lista “Persone e montagna” tra i propri candidati un consigliere comunale uscente, può presentare una richiesta di atti sul tema: non ve n’è alcuno. Come già ribadito dopo il primo intervento sul tema, del candidato Luigi Bizzarri, sul canile non c’è alcuna decisione presa, e le scelte saranno correttamente lasciate alla prossima Amministrazione. Faccio comunque presente che all’inizio dell’anno abbiamo chiesto ed ottenuto che non venissero acquistati altri terreni nella zona (cosiddetta “Quercia Grossa”) per tale eventuale realizzazione. Tra l’altro quel terreno nel nostro PSC ha una destinazione agricola e sarebbe quindi necessaria una variante urbanistica o un permesso di costruzione in deroga, che dovrebbero essere rilasciati dall’Amministrazione comunale che ha quindi ancora tutte le carte per decidere della realizzazione. Inoltre ho inviato la settimana scorsa al presidente della Comunità montana una comunicazione in cui ribadiamo le nostre perplessità e la inidoneità dell’area della Quercia Grossa per la localizzazione del canile. Come lista ci impegniamo, se eletti, ad individuare una soluzione alternativa dopo aver consultato la popolazione.

    (Gian Luca Marconi, sindaco del Comune di Castelnovo ne’ Monti)

  2. Canile sì… canile no
    20 righe dense di ragionamenti poco attinenti al problema. Rinnoviamo l’invito a visitare il sito della Comunità montana e http://www.personemontagna.it e a prendere visione dei presupposti oggettivi a corredo delle deliberazioni assunte dalla Comunità montana stessa con il voto favorevole dell’Amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti nella persona del sindaco Gian Luca Marconi.
    E’ per noi difficile capire come il 29 aprile 2009 si possa votare a favore della realizzazione del canile e dopo 15 giorni scrivere al presidente della Comunità montana ribadendo perplessità e inidoneità sulla scelta. Bisognava votare no. Ognuno di noi, comunque, si farà una giusta opinione leggendo e riflettendo sugli atti della Comunità montana che sono esaustivi sul tema.

    (Alessandro Torri Giorgi, candidato consigliere lista “Persone e montagna”)


  3. Sono un semplice cittadino, ho letto il verbale di deliberazione della giunta n. 78 della Comunità montana del 2.12.2008. Mi sembra molto chiaro il contenuto; si afferma che “a seguito di apposita segnalazione del Comune di Castelnovo ne’ Monti del 20.11.2008 si è provveduto ad affermare un sopralluogo al fine di visionare un terreno agricolo in località la Croce a ridosso del del nuovo depuratore ENIA… ” e ” …Si accerta l’idoneità alla costruzione del nuovo canile… “. Il terreno sarebbe già stato quindi acquistato (con soldi pubblici, quindi di tutti noi) alla bella cifra di 25.000,00 € e la progettazione affidata alla Bonifica Bentivoglio Enza. Inoltre si dice che “la presente deliberazione è divenuta ESECUTIVA” vista l’estrema urgenza! E quando venne deliberato votarono a favore il sindaco Marconi e il suo vice Bezzi… Cosa dire?! Vorrei inoltre sottolineare che questi documenti non erano prima conosciuti nè resi noti… Forse perchè siamo in campagna elettorale..?!

    (Commento firmato)


  4. Sicuramente un canile bisogna farlo, penso sia una cosa che nessuno sta mettendo in dubbio e sicuramente bisognerà farlo secondo le norme e le direttive in materia e soprattutto dovrà essere molto più funzionale di quello che è stato chiuso a Villa Minozzo. Ma il luogo va trovato lontano da centri abitati e da zone artigianali e prima dovrebbero essere interpellati i cittadini che abitano nelle immediate vicinanze (siamo ancora in democrazia??). Se il signore/signora ci dice dove abita possiamo farlo vicino a lui…

    (S.T.)

  5. Democratico
    Beh,che dire, abbiamo un volontario che non si lamenterebbe per il canile. Visto che non bisogna tenere conto dell’opinione delle persone propongo di farlo a casa sua. Mi rivolgo a colui che ha risposto ad S.T.
    Molto democratico il suo commento.

    (Commento firmato)


  6. Sono andata a leggere il sito da Lei caldamente suggeritomi e noto con piacere che la sindrome NIMBY può essere evitata se si informassero i cittadini della costruzione di qualcosa prima di deciderla e approvarla, discutendo con loro del progetto e di tutti i pro e i contro. La ringrazio per questa informazione; potremmo evitare molte volte questo fenomeno se solo i nostri governanti applicassero queste minime regole di una sana e giusta democrazia. Continuo comunque a pensare che vada trovata un’altra collocazione al canile ricordandoci che stiamo porlando di un canile comprensoriale per tutti i comuni della Comunità montana e non solo di Castelnovo ne’ Monti.

    (S.T.)


  7. Dico solo che è troppo facile, e forse un po’ strumentale, in campagna elettorale dire soltanto “il canile lì non lo vogliamo” senza avanzare una proposta del tipo “piuttosto facciamolo in quest’altro sito”, perchè chiaramente si sa che qualunque fosse il luogo proposto sorgerebbero nuove polemiche (anche se si facesse in un altro comune). Per quanto mi riguarda, dato che dovrebbe essere comprensoriale, penso che la collocazione dovrebbe essere centrale, quindi tra i territori dei comuni lungo la statale 63. Forse è un po’ troppo in alto, ma anche, ad esempio, l’area dell’ex capannone avicolo dismesso tra Busana e Nismozza potrebbe essere utilizzabile…

    (Commento firmato)

  8. Vita da cani
    E se il canile comprensoriale restasse in Comune di Villa Minozzo? Già, però non è possibile in quanto illustri luminari e cattedratici di chiara fama hanno sentenziato che il canile deve essere in luoghi comodi, velocemente accessibili e faccia “vetrina” per permettere la veloce adozione dei cani. A questo proposito e in tempi non sopetti si era chiaramente sbilanciata una professionista (veterinario) di Castelnovo ne’ Monti. MA è GIUSTO COSI’, ORMAI CASTELNOVO HA FATTO INCETTA DI TUTTO QUANTO SVUOTANDO I COMUNI LIMITROFI e allora… che si prenda anche i cani.

    (mb)

  9. Ma il canile deve essere facilmente raggiungibile dalla popolazione?
    Mi chiedo questo perché nel nostro territorio ci sono zone desolate, magari lontano dalle abitazioni, magari abbandonate anche dall’agricoltura, che sicuramente andrebbero bene per la collocazione di un canile. Sicuramente i cani abbandonati non ne soffrirebbero.

    (Dario Ferri)

  10. Perchè non a Valbona????
    Giusto, visto che Minozzo era troppo decentrato e vista la proposta di Busana e/o Nismozza, perchè non andare più vicini e comodi? Magari Valbona? Si centrerebbero almeno tre obiettivi strategici:
    1) sarebbe centrale per i comuni del crinale; peccato però che essendo un canile comprensoriale faccia riferimento a tutto il territorio della Comunità montana;
    2) sarebbe abbastanza isolato;
    3) si risolverebbe definitivamente il “dilemma Croce di Castelnovo ne’ Monti”.

    (mb)

  11. Pensiamo anche a loro…
    Sono anch’io d’accordo con Dario Ferri. Un canile fuori dal centro abitato e immerso nel verde potrebbe alleviare la sofferenza di quelle povere bestie; inoltre qualche volontario potrebbe così avere la possibilità di accompagnarli all’aria aperta a ‘sgranchirsi le zampe’ in tutta sicurezza, per noi e per loro.
    Per quanto riguarda il problema adozioni veloci penso che basterebbe un sito web in cui inserire le foto di tutti gli animali adottabili con accanto, per ognuno di loro, un breve profilo che ne descriva le caratteristiche, il carattere e magari anche la storia stessa; ormai opera in questo modo la maggior parte delle strutture.

    (Pamela)