Home Cronaca “Quel ripetitore è troppo vicino alle abitazioni. Non lo vogliamo”

“Quel ripetitore è troppo vicino alle abitazioni. Non lo vogliamo”

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TOANO (24 giugno) - L’ imminente installazione di un’antenna per telefonia mobile alta 18 metri nei pressi del camposanto è l’argomento che in questi giorni sta togliendo il sonno ai cittadini di Toano. E forse anche l'eterno riposo agli ospiti del cimitero?
Comunque sia, una situazione che sta preoccupando non poco i residenti, molti dei quali hanno deciso di opporsi firmando una petizione popolare, che vede attualmente moltissime adesioni, promossa dal comitato “No al ripetitore”.

"Toano - lamentano i cittadini firmatari - è un comune piuttosto esteso, con ampi spazi fuori paese e non si capisce il motivo per il quale l’ antenna della discordia debba essere innalzata vicino a numerose abitazioni in una posizione non distante dalle scuole medie del capoluogo, attigua ad un area verde di proprietà comunale ed al camposanto". Questo in sintesi è il dilemma al quale i cittadini di Toano vorrebbero una risposta dall’Amministrazione comunale toanese che ha dato il benestare all’installazione.

"In questi casi - poseguono interpellati da Redacon i firmatari - la tutela della salute pubblica dovrebbe prevalere sugli interessi economici dei gestori e di chi affitta il terreno, l’amministrazione comunale appunto.
Dalla parte dei cittadini e del comitato “No al ripetitore” si sono schierati i consiglieri di minoranza i quali stanno presentando un’ interpellanza. I membri del comitato ci tengono a precisare che non è assolutamente loro intenzione strumentalizzare e dare una sembianza esclusivamente politica all’evento.
"Le onde elettromagnetiche non sono nè di sinistra nè di destra, causano danni fisici e basta! Non ci opponiamo certamente all’ innovazione tecnologica, ma speriamo quantomeno che l’Amministrazione comunale unitamente alla compagnia telefonica Vodafone, individuino un sito alternativo dove installare il ripetitore".

Unica richiesta del comitato: lontano da abitazioni, scuole e spazi dove i bambini si ritrovano per giocare in serenità.

3 COMMENTS


  1. Siamo alle solite. Il ripetitore lì non lo vogliamo, qui non va bene… Però ai vostri/nostri figli glielo diamo il cellulare, sempre acceso in tasca (devono essere sempre reperibili per noi genitori). Noi lo usiamo di continuo, anche in macchina e spesso senza vivavoce, quindi vicino al corpo. Di conseguenza abbiamo un campo magnetico ben più elevato e molto più vicino che un’antenna a 100 mt dalle case, soprattutto quando il segnale dell’antenna è medio basso. Riflettete, gente, riflettete.

    (Stefano)

  2. Quali proteste?
    Con cadenza quasi regolare escono proteste o raccolta di firme contro qualche ripetitore. Si protesta perché questi sono molto visibili, ma non si capisce nemmeno bene se e quanto possono essere dannosi. Le proteste poi ci sono anche quando manca il campo! E’ moderno protestare su tutto. Molto spesso chi protesta lo fa con la sigaretta in bocca!!!! Mah! Tanto per fare un esempio che mi viene in mente in questo momento, nessuno dice niente sui numerosi satelliti, specialmente quelli militari, che ci fanno piovere le onde elettromagnetiche proprio sopra le nostre teste. Quanti saranno? Con quale potenza? Forse in un futuro non troppo lontano ci obbligheranno vestiti e cappello in carta stagnola? Scusate, ma stamattina sono un po’ ironico!

    (Elio Bellocchi)