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Don Giordano se ne va

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Don Giordano Goccini, giovane collaboratore dell'arciprete don Evangelista Margini a Castelnovo ne' Monti, dopo otto anni se ne va, viene trasferito altrove. L'annuncio ufficiale verrà dato nelle messe di domenica prossima, mentre in quella successiva, 13 settembre, lo si saluterà. Entro il mese si prevede la sua partenza. Verrà un sostituto, naturalmente, ma ancora non è dato di sapere chi sarà. Don Giordano, intanto, sta cercando di portare avanti i suoi studi in scienze della comunicazione. In questi giorni sta appunto preparando un esame, ma capitano spesso persone che lo vanno a trovare e quindi ogni tanto si deve concedere qualche sosta alla concentrazione necessaria... Gli abbiamo chiesto due brevi cose, come vi proponiamo di seguito.

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Don, un fulmine a ciel sereno?
Beh, direi di no. Inizialmente il mio incarico era di cinque anni. Poi rinnovato di anno in anno, fino a questa svolta che è un normale avvicendamento tra viceparroci. Nonostante questo, quando è ora di partire non si è mai pronti...

Ricordi belli? Rimpianti? Cose che non ti sono piaciute?
Ricordi belli una montagna, più grande della Pietra. In cima a tutti quel meraviglioso 31 agosto 2007 dell'arrivo a Loreto. Ma anche tanti bellissimi momenti più semplici e feriali. E i volti dei miei bellissimi ragazzi. Rimpianti: di non aver fatto abbastanza, dei tanti giovani che si sono un po' persi, che vedo in qualche bar o in giro a far niente e non sono riuscito a coinvolgere. Le cose che non mi sono piaciute ho sempre cercato di dimenticarle... figurati se te le vengo a raccontare...

Quali difficoltà – se difficoltà vi sono state – hai dovuto dovuto affrontare nell’inserirti in questo paese?
La prima era il fatto di sostituire don Marco e raccogliere una eredità molto pesante. I ragazzi mi hanno aiutato parecchio, accettandomi pian piano. Le altre difficoltà sono legate soprattutto alle polemiche, alle critiche, alle dietrologie... Sembra che a Castelnovo non si possa far nulla senza impantanarsi nel torbido. Per fortuna non mi sono mancati l'appoggio e la stima incondizionata di don Geli e di molte persone.

Un giudizio – non da sacerdote, se possibile – su Castelnovo.
Detesto la gente che dà giudizi, tolto quei pochi che lo devono fare come servizio. A Castelnovo ho incontrato dei giovani meravigliosi. Mi porto con me i loro sorrisi e il loro entusiasmo. Il resto son chiacchiere...

* * *

Un gruppo di parrocchiani ha scritto una lettera aperta indirizzata a don Giordano, che qui di seguito proponiamo integralmente

Caro Don Giordano,
era inevitabile che dopo otto anni prima o poi avremmo dovuto salutarti.
Il giorno è arrivato e non eravamo pronti. Vogliamo esprimere tutta la nostra riconoscenza per il lavoro svolto, in particolare con i nostri giovani. Hai creato per loro occasioni uniche che sono diventate spunto di riflessione per le nostre famiglie. Ci hai insegnato l’attenzione ai più deboli, hai aperto finestre di dialogo, hai incarnato la figura del Buon Pastore attento a tutto il suo gregge, con l’autorevolezza che ti contraddistingue e che a volte è stata motivo di scontri leali e produttivi.
Vogliamo anche ringraziarti per la capacità che hai avuto di rendere la parola di Dio accessibile a tutti, dalle tue parole abbiamo potuto riconoscere l’importanza e la bellezza del Vangelo.
Ci siamo sentiti accolti singolarmente e accettati per e con le nostre diversità che hai valorizzato come ricchezze.
Difficili sono sempre gli addii, in particolare quando ci si è lasciati “addomesticare”, ma ci saluti con un’eredità ricca, fatta di tante esperienze vissute insieme.
La Pastorale giovanile della montagna con Sinapsi .
Le attività di collaborazione con le associazioni di volontariato.
La collaborazione con le istituzioni pubbliche.
L’attività con i ragazzi del dopo-Cresima fino agli universitari con gli incontri settimanali, gli incontri vicariali, le settimane comunitarie a Santo Stefano, i campeggi estivi.
Le grandi iniziative: le feste al Palapieve per i giovani, il cammino diocesano e l’indimenticabile Cammino di Loreto.
Ti seguiremo non solo con la preghiera certi, pur nella malinconia dell’addio, che altri potranno godere dei tuoi talenti.

* * *


E rivediamo Loreto...

61 COMMENTS

  1. Un GRAZIE più grande della Pietra
    Davvero un fulmine a ciel sereno! La grande commozione ed il grandissimo dispiacere che provo rendono molto lente le mie dita sulla tastiera. Riesco ad inviare al Don solo un immenso GRAZIE.
    Dio Ti benedica, Don.

    (Alberto Zanni)

  2. Saluti don!
    Da frequentatore della parrocchia di Castelnovo, mi sento di fare i migliori auguri di un futuro brillante e appagante a Don Giordano! Anche se non abbiamo un rapporto di amicizia estremamente personale, voglio ringraziarlo per quello che ha fatto per la comunità, al di là di quello che hanno detto negli anni critici e non. Speriamo che nella prossima parrocchia in cui inizierà una nuova avventura possa trovarsi bene e concludere al meglio i propri studi.
    Concludo con un “arrivederci”, perchè non si sa mai che un domani non ci ritroviamo a bere un caffè da qualche parte!
    Arrivederci Don Giordano!

    (Marco Cherubini)

  3. 8 anni che porteremo sempre con noi!!!!! E anche tu!!!!!!!
    Don, ti abbiamo voluto bene come persona e come prete, con i tuoi pregi ed i tuoi difetti, perchè sono anche questi che rendono speciale un uomo, soprattutto se si ha il coraggio di mostrarli (in pochi lo fanno…). Continueremo a darci da fare come ci hai insegnato, rimboccandoci le maniche, credendoci e con il sorriso. Le chiacchiere ed il dare sentenze non fanno parte di tutto questo, portano solo “nuvoloni grigi” che occupano il tempo inutilmente! Grazie per averci fatto conoscere Gesù, e, mi raccomando, continua a farlo conoscere in girooooooooooo!!!!!!!!!

    (Lalla)

  4. Una persona UNICA!
    GRAZIE!!!!!! Con questa semplice parola vorrei descrivere tutto quello che il nostro Donji ha fatto per NOI!!!!!! …E mi rendo conto che un GRAZIE scritto in maiuscolo non basta!!!! Lui ha fatto un sacco per noi ragazzi: dai campeggi alle settimane comunitarie, ai ritiri, ai momenti di preghiera, per arrivare a Lourdes e infine a Loreto!!!! Esperienze uniche e indimenticabili!!!! Con le sue discussioni a volte anche forti ci ha fatto crescere e cambiare in persone MIGLIORI!!!!! Come ho già detto nel titolo DON GIORDANO GOCCINI è UNA PERSONA UNICA!!!! CHE CI MANCHERA’ TANTISSIMO!!!!! UN MEGA BACIONE 😉 !!!!!!!! GRAZIE VERAMENTE DI TUTTO!!!!!!!!

    (Claudia Martinelli)

  5. Le vie del Signore…
    …ci hanno fatto incontrare: di persona Lei mi è parso un uomo retto, con pregi e qualche inevitabile ingenuità, pieno d’entusiasmo per le cose di Chiesa, in politica mal riposto… forse.
    Credo che un dialogo tra noi fosse in qualche modo iniziato; dovevamo rivederci dopo le elezioni, per parlare dei problemi di Castelnovo ne’ Monti, dei giovani.
    Ora spero di poterla incontrare ancora una volta, Don Goccini, per un saluto e un augurio: che il sentiero per il quale si è incamminato sia dolce.
    Ovunque la porti il Ministero ecclesiastico, passo lento, senza fretta, da “montanaro onorario”, mi raccomando…
    A presto.

    (Alessandro Raniero Davoli)

  6. Grazie
    Grazie… per averci aiutato nel duro lavoro di essere genitori, per averci ricordato con il tuo impegno che il servizio ai più “piccoli” e agli “ultimi” è un obbligo, per averci portato a “sognare in grande”, per averci offerto l’occasione, con i tuoi commenti al vangelo, di discutere della parola di Dio nelle nostre case. Che il Signore ti accompagni nel tuo cammino, noi lo faremo con il pensiero e con la preghiera.
    Con affetto e stima.

    (GA e SILVIA)

  7. GRAZIE…
    Per tutto quello che ha saputo fare per la comunità di Castelnovo, per tutto quello che ha saputo donare, soprattutto ai ragazzi. Grazie per tutto quello che ha saputo donare a me, per l’ascolto, la comprensione e una amicizia bellissima che spero continuerà a durare nel tempo. Sarà dura senza di lei… Ma grazie a quello che ci ha insegnato e saputo trasmettere sapremo andare avanti con entusiasmo. Dio la benedica, Don. E comunque non si libererà tanto facilmente di noi! 🙂

    (Anny)

  8. End Of An Era
    Don, devo solo ringraziarla per tutto. E non è una cosa facile. Esperienze uniche che si sono susseguite negli 8 anni della sua permanenza qui. Prima fra tutte l’Impresa di Loreto. Grazie ancora. Grazie! GRAZIE! Fortunata la parrocchia cui sarà destinato!
    …E per Rincalzo il Cuore!

    (Liro)

  9. Dalla Val Formazza a Tires
    E’ proprio così, come dicono Ga e la Silvia: ci hai dato una mano (grande, robusta, sicura mano) a crescere questi nostri figli. Hai costruito per loro occasioni preziose che attraverso loro sono divenute opportunità per le nostre famiglie: finestre di dialogo, sguardi di attenzione ai più deboli, rispetto reciproco, consapevolezza della regola, sogni da coltivare. L’hai fatto con l’autorevolezza di chi è adulto, finalmente un Adulto, in questo clima sociale che sembra premiare un modello da eterni adolescenti deresponsabilizzati.
    Dolorosi gli addii se ci si è lasciati “addomesticare”, se si è percorso un cammino semplice e schietto di autenticità, nel quale anche le discussioni hanno assunto il sapore della lealtà e del dialogo costruttivo.
    Ti porterai via un pezzetto della nostra storia, delle nostre storie, perchè ci hai sempre chiamati per nome, ci hai sempre riconosciuti come unici, voluti e apprezzati per e con le nostre differenze; rimarrà in noi, nella famiglia, nei ragazzi, la traccia forte del tuo passaggio.
    Grazie, don, e che i nostri pensieri, le nostre preghiere e la mano del Signore ti accompagnino nel nuovo luogo (…ma dove pensi di trovare uno chef come Spotty?????…).
    Con affetto, gratitudine, stima, lo chef, le cuoche e i cuochi, gli aiuto cuochi, gli sguatteri e gli “sgomberini” dei campeggi estivi di montagna.

    (Lauretta Campari)

  10. Per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo…
    Ci mancherai, Dongi. Grazie di cuore, grazie di tutto. Non ci sono parole per esprimere tanta gratitudine, ma c’è una promessa: noi l’Oratorio non lo molliamo. Tutto quello che hai costruito, quello che abbiamo fatto insieme, noi lo porteremo avanti! Però, come faremo senza di te?!

    (Chiara)

  11. Grazie di cuore!!!!
    Don, io non so veramente che dire, a parte che lei è una persona unica che ci ha fatto vivere momenti stupenti e indimenticabili; e noi ragazzi ti ringraziamo per tutti i sacrifici che hai fatto per farceli vivere… Davvero don grazie di cuore!!! Ci mancherai… a tutti!!!!

    (Alessandro Castellini)

    P.S. – Sempre forza Juve XP

  12. Grazie Dongi
    Sei sempre stato per noi famiglia, ma soprattutto per me mamma, un grosso punto di riferimento nell’educazione delle mie ragazze. Nei miei momenti “un po’ difficili” ho sempre potuto contare sul tuo aiuto, sulle tue parole che per me sono sempre state di conforto. Sei un grande!
    Ci mancherai, ci mancheranno le tue bellissime prediche, le tue sgridate che avevamo imparato ad “amare”. Non tutto però è perduto. Abbiamo cellulare, computer, ma soprattutto la nostra casa sempre aperta per accoglierti e non solo a Castelnovo ma anche a Succiso tra i miei monti.
    Ciao.

    (Afra e Gianni)

  13. Da fuori…
    Sì, da fuori. Da una persona che l’ambiente parrocchiale non lo ha mai frequentato ma solo vissuto… diciamo “di striscio” ma con estrema attenzione ai movimenti del cuore e della testa… Mia figlia ha frequentato. Per breve e intenso tempo, poi si è allontanata ed è probabilmente una di quelle ragazze “perdute” che tu pensi di non essere riuscito a coinvolgere. Bene. Lei ti adora. Sostiene che la sincerità che tu porti in modo vero, sanguigno, forte e sicuro sia l’esempio di come si deve essere. Così, senza troppa paura delle critiche e del pensare dei benpensanti!!! I ragazzi hanno più capacità di noi adulti di percepire dove sta il vero. Credo che lo avvertano anche nei no e nei limiti che gli si pongono, soprattutto quando si è in grado di farsi rispettare, di ottenere la loro fiducia. Sei riuscito in questo intento anche con chi, alla fine, ti ha guardato da fuori. Il resto… le critiche, le meraviglie… Le insinuazioni maligne di un popolo (quello di Castelnovo) geneticamente portato alla distruzione vicendevole… Beh, non ti siano davvero di turbamento!! Grazie.

    (Elisabetta Corbelli e Ilaria Iori)

  14. Allora dove vai?!?!?!?
    Guarda, non ti saluto nenache perchè tanto so gia che tra 2 settimane o neanche dovunque tu vada sarò già lì a romperti le scatole… A proposito, dove vai di bello??? E soprattutto chi viene?!?!??! Fai a modo… Grazie… Ciao.

    (Dave)


  15. Caro don Giordano, grazie per il grande e fecondo lavoro che hai svolto in questi anni per la nostra Comunità. Perdiamo un buon Pastore attento e premuroso ai bisogni e alle sensibilità umane, religiose e culturali di tutti. Speriamo che lo Spirito Santo abbia valutato e ponderato questa scelta per il bene anche di altre comunità. Un Abbraccio.

    (Chiara e Gianluca)

  16. Legami
    “Che cosa vuol dire addomesticare?”.
    “E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…”.
    “Creare dei legami?”.
    “Certo”, disse la volpe “tu fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma, se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo e io sarò per te unica al mondo. Se tu mi addomestichi la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò il tuo rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo mi farà uscire dalla tana, come una musica”.
    Grazie di tutto, buona strada…

    (Maddi e Pappi)

  17. Vero peccato
    E’ un peccato perdere un sacerdote come Don Giordano, persona che svolge il suo “mestiere” in modo attivo e attento ai tanti aspetti della vita del giorno d’oggi. Ho potuto conoscere i tanti ragazzi che in questi anni sono “cresciuti” con lui e devo dire che mi hanno stupito per la loro vitalità e per il loro senso di responsabilità.

    (Simone R.)

  18. Pellegrini dell’Assoluto
    Non appartengo alla Parrocchia di Castelnovo ne’ Monti ma, siccome ci conosciamo, da quel nostro remoto pellegrinare sulle assolate sabbie della Terra Santa… ti giungano, ugualmente graditi, i ringraziamenti e il saluto di… un montanaro.
    Grazie, per aver donato alla nostra montagna tanta simpatica umanità; tanto entusiasmo sacerdotale; tante frizzanti ventate di fede e rinnovato spirito cristiano.
    Grazie, per aver “di fatto percorso” e “tracciato un Cammino”, soprattutto per molti giovani. Speranza, per sacerdoti ed educatori, in un futuro più autentico, migliore!
    Anche se “i ricordi, belli e brutti, sono gocce di resina che sgorgano dalle ferite della vita”, lo scopo ultimo del nostro “pellegrinare” sia un’umanità trasformata secondo la logica delle beatitudini, verso quella patria che è Dio stesso.
    Un caro saluto.

    (Ubaldo Montruccoli)


  19. Caro Don Giordano, il primo giorno di scuola, in prima media, non mi sembrava vero, la tua voce e le tue parole mi avevano incantato e la mia voce era un soffio confronto alla tua. Per la prima volta un insegnante si era rivolto a noi come se fossimo dei grandi. Che bello che è stato! Era come una lunga omelia fatta da un bravissimo prete pieno di conforto da dare alle persone afflitte. Dicesti molte cose essenziali e significative a cui potere aggrappare i prossimi anni della vita. Dicesti che se ognuno è contro il nuovo passeranno inutilmente gli anni e passeranno le ricchezze, ma se tutti combattiamo riusciremo a sconfiggere le ingiustizie. Adesso che sei in partenza il compito te lo vorrei dare io: ti chiedo di pregare per i ricchi perchè imparino a condividere come fanno i poveri e poi ho due domande importanti. Posso chiamarti quando ho bisogno? Se da grande mi sposerò verrai a celebrare la Messa?
    Mi manchi già prima che tu debba partire…
    Ciao.

    (Cami Campani)


  20. Grazie di tutto, sei stato un prete un po’ pazzo, ma un Grande nei cuori dei nostri ragazzi. Buon cammino… Penso tu abbia davvero seminato tanto (come ha detto Don Chiari), speriamo in un buon Pastore che sappia raccoglire…
    Ciao.

    (Lorena)

  21. Semplicemente grazie
    Don, io non trovo le parole, insomma non riesco a immaginarmi tutto senza lei; è un peccato, un’occasione persa proprio ora che stavo iniziando a conoscerla. Credo che nessun altro riuscirà ad entrare a contatto con i giovani come lei… Abbiamo vissuto esperienze che non dimenticheremo facilmente e anche le sue parole ci rimarranno sempre impresse nella mente…
    Grazie Don, semplicemente grazie di tutto.

    (Matilde Nasi)

  22. Nell’ora di religione
    In 1^ media spesso giocavo nell’ora di religione e tu mi chiamavi dicendo: “Davide, sei con noi?”. In 2^ media sono stato più attento, ma adesso che vado in 3^ e tu non ci sarai più mi sentirò più solo, senza i tuoi richiami, senza le tue parole, senza il tuo amore, senza il tuo aiuto…!
    Grazie e scusami, Don, se a volte sono stato un po’ distratto!

    (Davide Zanni Marconi)


  23. Addio, Don Giordy!!! Sei stato mitico. Preparati che quando sarai fasorato io ci sarò!!! E ti verrò a trovare!!! Però potevi anche venire, eh, l’altra sera con noi. C’era anche Valdossori che ti aspettava… Stammi bene!!! CIAOOOO!!!!

    (G. Battista Resto)

  24. La bellezza della Parola
    Tra le tante cose buone che Don Giordano ci ha dato vorremmo ricordare i suoi commenti al Vangelo. Per la verità Don Giordano sovente ci chiedeva di leggere il Vangelo direttamente (“per leggere il Vangelo di Marco ci vuole un’ora…”), ma non è facile da soli penetrarne appieno il significato.
    Le parole di Don Giordano sono state spesso capaci di far tacere il rumore dei discorsi inutili, delle preoccupazioni non importanti e donarci un vero sollievo, facendoci intuire il senso delle nostre fatiche. Di questo gli siamo grati.

    (Paolo e Ilaria)

  25. Buon cammino!
    E’ quello ti auguro di tutto cuore. Tirando le somme adesso, ti posso dire che inizialmente il tuo carattere mi dava un po’ da fare… Poi ho capito che ci volevi solo scuotere dal torpore di questa vita.
    Dunque, Grazie davvero!
    Un salutone.

    (Alessandro)

  26. E’ proprio vero!
    Sì, è proprio vero: quando è ora di partire non si è mai pronti… Quante volte ci siamo detti per scherzo che ormai il tempo era vicino, ma dentro di noi speravamo che non fosse così. Quanti giorni, serate, notti… del tempo passato insieme non riesco a buttare via nulla!!! Hai fatto tante cose e ti abbiamo appoggiato perchè sapevamo che i giovani ti seguivano… Hai fatto tanto forse bene e forse qualche volta meno bene, ma hai fatto tanto, e tra chi fa e chi parla io scelgo i primi!
    Quante volte ti ho visto alla sera stanco da non riuscire a tenere gli occhi aperti!! Ma comunque c’eri.
    Ti scrivo questo davanti al computer del mio ufficio sul quale, ancora oggi, girano le foto di Loreto, momento che ha significato tantissimo anche per chi inizia ad avere qualche capello bianco.
    Ho aspettato a scrivere perchè ero triste ed amareggiato, ma oggi mi sento di salutarti come chi saluta un compagno che lo ha guidato a raggiungere mete importanti.
    Grazie, Don Giodano, grazie di cuore: spero che possiamo seguire il tuo esempio nel continuare a donarci ai nostri ragazzi.
    “L’amore non prende ma dona, non rompe ma aggiusta, non delude ma ridà fiducia, sopporta con pazienza e sempre condivide le gioie come i dolori”.
    Con gratitudine.

    (Paolo)


  27. La prima volta che ci siamo visti, otto anni fa, mi hai pizzicato con le tue parole pungenti, senza che io sapessi chi fossi tu nè tu chi fossi io. A fine discussione, dove nè io nè tu ci siamo tirati indietro, ho detto: QUESTO E’ UN CAVALLO DI RAZZA! E da quel momento l’ho sempre pensato. Non ricordo niente di quella discussione, ricordo solo la tua energia, la tua capacità di aprire dei varchi, che poi la conoscenza avrebbe riempito.
    Questo è il tuo modo e questo modo ti consente di andare a buttare il secchio anche nei pozzi più aridi e cavarne dell’acqua preziosa. Naturalmente attirando le antipatie di coloro i quali in quel pozzo buttano la spazzatura, come si faceva in antichità, o alla meglio ci fanno una pisciata dentro, se riescono ad arrivare al bordo. Ma fa parte del gioco, e lo sai, e te ne riparti col sorriso che spinge avanti, e il tuo secchio bello lucido pronto per un nuovo lancio.
    Quando ho saputo che avresti fatto le valigie ho subito pensato ad una purga, come tanti del resto; ma in fondo, pensandoci su, credo che tu faccia parte di un disegno ben più largo del perimetro di Castelnovo; e se interventi a gamba tesa ci sono stati contro di te, forse sono serviti da carburante per farti spiccare questo volo in fondo previsto e comunque prevedibile.
    I sacerdoti, si sa, prima o poi partono, e in quel momento la gente si rende conto del vuoto che rimane, per la solita legge del ritardo di comprensione del sentimento. E se qualcuno di quelli che si sono presi la briga di giudicarti o metterti di mezzo nelle vicende più bizzarre sentirà che la tua partenza ha lasciato un vuoto, allora vuol dire che un secchio con la corda lunga lo avrai lasciato anche qua, pronto ad essere usato come tu hai insegnato.
    Ti lascio col sorriso che mi accompagna nel ripensarti mentre scrivo queste righe e che vedo uguale sulla tua faccia mentre le leggerai.
    Ciao, Giordy, e ciao a tutti voi che come me avete avuto voglia di scrivere il vostro saluto, e la pazienza di leggere il mio.

    (Chicco Salimbeni)

  28. Ciao don
    Ciao, don, ho aspettato un po’ di giorni per riuscire a trovare una qualche parola per salutarti (lo sai io sono uno che non parla molto). Non è facile esprimere il dispiacere che provo in questo momento, il pensare la comunità senza di te, pensare la casa della carità senza di te… Sì, tu eri un fulcro dove qualsiasi leva trovava perno per lanciare idee, come eri un contenitore pronto ad ascoltare e essere riempito dei problemi altrui. Eri e sei un trascinatore, ma per me sei sopra ogni cosa un magnifico predicatore (senza togliere nulla agli altri preti che celebrano nella nostra comunità); i tuoi commenti sul vangelo e le tue prediche entrano in modo semplice e diretto in ognuno. E sarannno per me un belissimo ricordo. Come le tue prediche e il tuo modo di celebrare l’eucarestia. Volevo salutarti ringraziandoti di cuore, riportandoti un discorso che con una amica, che condivide come noi la bellissima esperienza della casa della carità, abbiamo fatto l’altra mattina, che eravamo assieme ad alzare. Parlavamo appunto di questo fulmine a ciel sereno che ci ha colpito e lei mi ha detto: “Guarda, Moris, tra le tante cose che mi dispiaciono di questa partenza è che io ho tre figli, due abbastanza grandi, che hanno tra i venti e i venticinque anni, e hanno avuto la fortuna di crescere e di vivere questo periodo di età così delicato dell’adolescenza con a fianco il don, costruendo e collaborando con lui in tantissime iniziative e imparando molto da lui, mentre il più piccolo, che ha solo otto anni, purtroppo NON avrà questa oppotunità di poter conoscere e crescere con il don…”.
    Questo penso sia un bellissimo esempio di quello che tu rappresentavi per la nostra comunità…
    GRAZIE, don. Con un grosso in bocca al lupo ti auguro per non dimenticarmi nulla un “BUON TUTTO”.
    Ciao, don.

    (Moris)

  29. Grazie per aver camminato al mio fianco…
    Grazie per tutto quello che hai fatto per noi…
    Grazie per esserci stato sempre…
    Grazie per averci regalato la tua spontaneità, decisione e voglia di vivere…
    Grazie perchè ci hai stupito e capito e ci hai insegnato ad amare i più piccoli…
    Grazie, Giordy, per avermi regalato un sorriso ogni volta che ne ho avuto bisogno…
    Grazie per i pianti e le risate… e ti ringrazio pure per le nostre interminabili discussioni..^_^
    Grazie per avermi fatto credere in me stessa…
    UN ABBRACCIO.

    (GIOOOOOOOOOOOOOOOOO)

  30. Speriamo di rivederci
    Carissimo Don giordano, ricorderemo questi anni con il senso di una ricchezza che abbiamo avuto e che non suscita solo il rimpianto di una perdita ma anche il sentimento di gratidudine e di pienezza. Avremo voluto avere più tempo da condividere con te… Come ci hai detto tu il mondo è piccolo e forse ci rivedremo. Ci vogliamo sperare.
    Con affetto e stima profonda.

    (Bettina e Giovanni)

    P.S. – Sai che ho sempre il mio desiderio di raccogliere in un volume le tue preziosissime prediche…

  31. Grazie Don!
    Ciao don… Non penso bastino semplicemente due righe per dire tutto quello che penso… Mi hai fatto vivere esperienze meravigliose che mi hanno dato veramente tanto… Ci sei sempre stato… E mi hai fatto crescere… Per tutto questo grazie… Inutile dire che ci mancherai…

    (Lara)


  32. Ciao Don, ho vissuto questi giorni con rabbia, preoccupazione, sconforto nel sapere che te ne andrai. Non mi rivolgo al sacerdote, nè all’amico, ma al collega prezioso con cui ho condiviso tante battaglie. Per me è stato importantissimo che tu ci fossi; nei momenti in cui un ragazzo presentava qualche problematica, mi dava sicurezza sapere che ragionando insieme sarebbero scaturite le idee che avremmo sviluppato nella ricerca della soluzione. E ti ho visto sempre attento allo stesso modo ad ogni alunno e ad ogni tipo di problema, ponendo i ragazzi al centro di ogni ragionamento e di ogni azione. E se questo in certi passaggi non ha favorito la tua popolarità, io penso che invece che un demerito sia da considerarsi un vanto. Quest’anno ho concluso il mio percorso lavorativo dopo 34 anni di scuola effettiva e affettiva e posso affermare che tu sei uno dei colleghi che ho più apprezzato e che più mi ha insegnato.
    Grazie, Don, ti abbraccio con la certezza che porterai sempre con te questa grande capacità di capire i giovani, che li aiuterai a crescere nell’impegno e a trovare in se stessi quella dignità di persona che oggi viene spesso ignorata da molte agenzie educative.

    (Candida Tommasi)

  33. Grazie di tutto
    Grazie di avermi accompagnato nel passo più importante della mia vita… di averci fatto vivere esperienze indimenticabili… di averci guidato nella direzione giusta… davvero grazie di tutto…
    Buona fortuna… speriamo a presto…

    (Ines)

  34. Andiamooooo!!!!
    – Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati
    – Dove andiamo?
    – Non lo so, ma dobbiamo andare.
    (“Sulla strada”, Jack Kerouac)
    E’ solo un altro cammino… Solo un’altra strada, un’altra meta… Che facciamo, andiamo??? 🙂
    Grazie di tutto, Dongi, davvero.
    In bocca al lupo per tutto.

    (Carlotta)


  35. …quando sei dentro un disegno lo puoi immaginare, ma non lo puoi vedere; ci sei dentro e non capisci perchè una strada piuttosto che un’altra… Ma c’è chi lo vede dall’alto, al di sopra di tutte le parti; ci sa guidare anche se non capiamo i tempi e i modi, basta fidarsi (e non è così facile).
    Grazie a chi ti ha fatto parte del disegno delle nostre vite!
    C’è una canzone di Jovanotti che dice “…MI FIDO DI TE… COSA SEI DISPOSTO A PERDERE…”.
    …a presto!..

    (Cate, Fede, Gio, Stefano, Mara)

  36. Ancora un “grazie”
    Grazie, Don, per avere tanto creduto in noi giovani, per averci insegnato con le tue parole, i tuoi modi diretti e la tua storia, che in questa vita esistono principi e valori prioritari e imprescindibili. Grazie per averci, con fermezza e coerenza (tua grande dote che insegna più di tante parole) spinto a seguirli giorno per giorno. Il coraggio di cambiare il mondo anche attraverso la nostra singola vita non sempre ci accompagna e spesso l’egoismo vince, ma tu ci hai insegnato a non arrenderci e a essere “testardi” per ciò in cui crediamo.
    Tanto ancora sbagliamo e tanto ancora sbaglieremo, ma se qualcosa di buono e autentico riusciremo a costruire nella notra vita il merito sarà anche un po’ tuo.
    GRAZIE E GRAZIE ANCORA!!!!

    (Kekko e Giacomo Corradi)

  37. Grazie e… a presto!
    …e dopo la bellissima festa di oggi, grazie ancora per tutto ciò che hai fatto per noi, le settimane comunitarie, i campeggi, i ritiri, gli inconri del venerdì in oratorio, e grazie per gli educatori che hai formato e che ora ci seguiranno con l’affetto e la gioia che tu hai trasmesso… E speriamo che tu ritorni presto nella nostra comunità!!!

    (Maria Celina)

  38. Sei un mito!!!
    Caro Don, grazie perchè sei stato super-importante per me. Mi hai sempre coinvolto e portato ovunque perchè hai sempre avuto fiducia in me; hai sempre creduto che anche io ce la potevo fare come tutti. Durante il campeggio di luglio, straordinario!!!!! abbiamo fatto delle lunghissime camminate e mi hai portato così in alto che ho quasi toccato il cielo. Ce l’ho fatta grazie a te, alla tua forza, alla tua pazienza, al tuo entusiasmo contagioso. Avrei ancora bisogno della tua mano forte e sicura, del tuo sguardo affettuoso e severo per continuare a scalare le vette più difficili della vita. Ma… pazienza! Sono sicuro che non ci perderemo, che continuerai ad aiutarmi con la tua preghiera, ci conto!
    Grazie di tutto Don, SEI UN MITO!!!!

    (Alle)