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L'”immobile della perdizione”

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Forse ispirandosi ai “coffee shop olandesi”, ovvero i negozi dove da diversi anni vengono vendute e consumate legalmente le droghe, un giovane reggiano ha deciso di adibire la casa, a lui in uso ma di proprietà della parrocchia del paese, dove tra l’altro sono state rinvenute importanti quantità di droga, a luogo di convegno abituale per consumatori di stupefacenti.

Un immobile della “perdizione”, che i carabinieri della Compagnia di Castelnovo ne' Monti hanno localizzato nel corso delle attività info–investigative condotte tra i giovani consumatori dei comuni dell'Appennino reggiano. Una persona tratta in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, 4 giovani reggiani sorpresi nella casa segnalati quali assuntori di sostanze stupefacenti ed il sequestro di oltre 80 grammi di marijuana, unitamente a vario materiale per il confezionamento e il consumo dello stupefacente.

Questi in sintesi i numeri dell’operazione condotta a Ligonchio dai carabinieri agli ordini del Capitano Mario Amoroso, che, andando in controtendenza rispetto alle più raffinate tecniche investigative, hanno prediletto quelle radicate in quasi 200 anni di storia dell’Arma dei Carabinieri, ovvero la capillare conoscenza del territorio congiunta all’approfondimento dei controlli, ma soprattutto all’occhio attento e vigile del miglior investigatore.

L’arresto dell’insospettabile disoccupato, che aveva creato una sorta di “drug shop” all’interno dell’altrettanta insospettabile abitazione di proprietà della parrocchia che il prete aveva concesso in comodato al giovane disoccupato, è quindi “figlio” degli approfondimenti investigativi dei militari del capoluogo montano, che, con il blitz di sabato sera, hanno posto fine al numeroso viavai di giovani assuntori di stupefacenti che avevano fatto di un abitazione della frazione Piolo di Ligonchio il loro punto di riferimento per acquistare e consumare lo stupefacente che il proprietario “metteva a loro disposizione”.

Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia castelnovese hanno tratto in arresto un 25enne residente a Villa Minozzo ma di fatto abitante a Piolo di Ligonchio, che, al termine delle formalità di rito, è stato posto a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta. Nei guai anche 5 giovani tra i 20 e i 29 anni residenti in alcuni comuni dell’Appennino e sorpresi all’atto del blitz dentro l’abitazione, dove si erano recati per acquistare e consumare stupefacenti, e che sono stai segnalati quali assuntori di droga.

Seguendo la nuova moda di diversi giovani, dediti a frequentare private abitazioni dove dedicarsi allo sballo più inibito, i carabinieri localizzavano in un'abitazione della frazione di Piolo di Ligonchio, un possibile luogo di incontro per giovani dediti all’uso di stupefacenti. Nel tardo pomeriggio di ieri il blitz, quando, con i militari che accedevano all’interno riscontrando la presenza dell’arrestato che aveva in disponibilità l’abitazione e di altri cinque giovani reggiani suoi “ospiti”. Nel corso della perquisizione si rinvenivano stupefacenti già confezionati che lo stesso giovane occultava in tasca; stupefacenti che venivano sequestrati, unitamente a vario materiale utilizzato per il confezionamento e il consumo. I cinque giovani trovati in casa ammettevano che erano solite recarsi presso l’abitazione dell’amico per fare uso di droga o per acquistarla sempre dallo stesso giovane, che, alla luce degli elementi raccolti, veniva dichiarato in stato d’arresto.