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“Cosa rappresenta per te l’Appennino tosco-emiliano?”

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Cosa rappresenta per te l’Appennino tosco-emiliano? Questa è la domanda che è stata posta a oltre 80 persone che la settimana scorsa hanno partecipato all’iniziativa Terre alte a Torrechiara, in provincia di Parma, in cui sono stati presentati prodotti tipici dell’artigianato e della gastronomia delle quattro province del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Serenità, libera immaginazione, una verde emozione, la spina dorsale dell'Italia, colore e calore, casa, famiglia, la propria vita, sono alcune delle risposte che i cittadini hanno scritto su cartelli bianchi che poi sono stati raccolti in un collage fotografico.

Al sito http://www.flickr.com/photos/parcoappennino/sets/72157622766268198/show/ si possono leggere tutte le frasi che sono state scritte dagli intervistati. Un gioco che aiuta a capire come viene percepito l’Appennino e che traccia un quadro utile per definire il ruolo del Parco nella vita delle persone che vi abitano e dei turisti. Le definizioni più ricorrenti rimandano alla serenità e alla libertà, mentre per alcuni si tratta di “Una fortuna che dobbiamo proteggere”, del “Posto in cui sono nato” o di “Un gigante che dorme e che sempre ammiro dalla pianura”. Ma il piccolo “sondaggio” del Parco nazionale ha innescato anche una vera e propria moda dei cartelli. Probabilmente si tratta solo di una coincidenza, ma alcune ore dopo la pubblicazione dei risultati di queste interviste su Friendfeed, uno dei social network utilizzati dal Parco, è cominciato il tormentone del #cartellobizzarro, innescata da Luca Bizzarri delle Iene, che ha portato alla nascita del sito http://cartellobizzarro.com/, in cui sono stati raccolti alcuni cartelli particolarmente spiritosi.

6 COMMENTS

  1. Idea fantastica!
    Merita di essere riproposta qui, intervistando al riguardo 80 montanari reggiani, scelti (veramente) a caso. Due di Villa, due di Vetto, due di Ligonchio, due di Felina, due di Marmoreto, due di Ginepreto, due di Bondolo, due di Carù, due di Regnola, due di Busana, ecc. ecc. Per tutti questi è certo, non foss’altro che per ragioni geografiche, il Parco nazionale NON può essere di certo “UN GIGANTE CHE DORME E CHE SEMPRE AMMIRO DALLA PIANURA”. Facile valutare da oltre sponda dei contesti nei quali NON ti immergi fino al collo!
    Non vedo l’ora di leggere le risposte!

    (Umberto Gianferrari)

  2. Più attenzione, signor Gianferrari
    Mi pare che più attenzione il signor Gianferrari, che disserta commenti su tutto e tutti, la dovrebbe però rivolgere a leggere gli articoli sui quali intende discernere.
    In questo caso la domanda era sull’Appennino e non sul Parco. Per questo si spera che anche nella montagna di Parma si possa essere qualificati per rispondere in proposito: Gianferrari permettendo naturalmente.

    Saluti

    (I.E.)

  3. I.E. permettendo……….
    Io, non posso chiamarla per nome fino a quando non toverà il coraggio per scriverlo ; non pensavo ne occorresse tanto….La mia attenzione ( che può peccare, ovviamente ! ) era talmente accesa al punto da notare, non tanto nel titolo, quanto, addirittura nel sottotitolo, l’equazione che sottintende Appennino=Parco.

    ( Leggere ultimo vocabolo del sottotitolo )

    La mia idea del sondaggio, affidato NON al Parco Nazionale bensì ad Istituto preposto, è qui riconfermata ! I.E permettedo, naturalmente……

    Umberto Gianferrari

  4. Matematica? Meglio un vocabolario
    Caro Gianferrari

    più che la matematica, si doti di un buon vocabolario: Parco non è sinonimo d’Appennino.
    E impari anche a leggere titoli e sottotitoli (il cui compito credo sia di arricchire il titolo).

    Convengo con lei però: un sondaggio ad hoc sulla montagna ci vorrebbe. E diventerebbe pure un buon metro per capire quanto poco interessi l’Appennino ai governi centrali.

    Saluti

    (I.E.)

  5. Guanto di sfida raccolto…
    Nell’ipotetico (per ora) sondaggio chiederemo ai montanari di Ligonchio, Collagna, ecc. ecc. Ci indichi da qui quali sono i sentieri, i boschi, le sorgenti, i lupi, le aquile, i castagneti, ecc. dell’Appennino, eppoi ci indichi invece dove si trovano lupi, aquile, castagni, ecc. ecc. del Parco nazionale. Qualora gli alberi, gli animali, le genti e i castagni, fossero gli STESSI io continuerò a considerare il nostro Appennino e il Parco nazionale sinonimi, di fatto! Piaccia o non piaccia.

    (U.G.)

  6. Luca Malvolti
    Ma basta con queste polemiche che non servono assolutamente a niente, sia che parliamo di Parco sia che parliamo di Appennino, dato che entrambi i termini possono rappresentare il nostro stile di vita. L’esposizione che abbiamo fatto a Torrechiara (come Parco nazionale) è stata stupenda e ha incuriosito molte persone.
    Queste polemiche tra Umberto e I.E. sono inutili, non servono a niente; anzi vi consiglio di andare su Flickr per vedere come le persone descrivono l’Appennino.

    (Luca Malvolti)