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PREVISIONE INVERNO 2009-2010

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Conoscenze di base

Stratosfera : strato dell’atmosfera tra 12 e 50 km di altezza
Vortice Polare (VP): immenso vortice posizionato in area polare che durante i mesi invernali determina il prevalere del moto dei venti da Ovest verso Est (un VP forte favorisce un inverno mite).
Artic Oscillation (AO): indice di pressione, positivo se il VP è forte, negativo se il VP è debole. AO negativo determina condizioni di tempo più freddo e perturbato (AO-TempPrec). AO positivo, al contrario, favorisce il manifestarsi di fasi miti e con minor precipitazioni
QBO: oscillazione quasi biennale (periodo di 26-29 mesi) della direzione del vento nella stratosfera equatoriale (o da Ovest o da Est)

Considerazioni generali

L’inverno 2009-2010 si colloca all’interno di un forte minimo dell’attività solare (basso numero di macchie solari) e in concomitanza con un intenso picco negativo di attività geomagnetica(aa-index). Entrambe le circostanze, specialmente negli ultimi 60 anni, risultano associate a condizioni invernali più fredde e perturbate della norma, determinate dalla contemporanea presenza di basse pressioni mediterranee e di alte pressioni nordatlantiche e/o russo-scandinave.
A livello statistico, considerando dati di osservazioni e ricostruzioni a partire dal 1750, emerge che la suddetta configurazione barica risulta riproporsi con tre ciclicità predominati, aventi periodo di 7.8 anni, 13.9 anni e 22.5 anni. Tali periodicità si possono riscontrare rispettivamente nell’attività geomagnetica, nella Artic Oscillation e nel ciclo magnetico dell’attività solare (due cicli undecennali di macchie solari con polarità alternata, detto di Hale).
L’inverno che sta per cominciare risulta caratterizzato dalla convergenza di tutti e tre i cicli verso lo scenario precedentemente esposto.
A quanto sopra si vanno a sommare anomalie termiche della superficie oceaniche che i vari modelli di previsione stagionale interpretano in modo concorde (cosa assai rara) come precursori di un inverno caratterizzato da alte pressioni in sede polare e basse pressioni alle medie latitudini.

Situazione e previsione

Nel contesto appena esposto, per di più in presenza di QBO su valori negativi (favorevole ad importanti anomalie stratosferiche), va ad inserirsi un moderato ma rapido riscaldamento della stratosfera in area polare (ZTemp) con aumento di pressione a tutte le quote (ZPres, previsione Artic Oscillation Dicembre-Gennaio).
Ciò determinerà entro pochi giorni la frattura del vortice polare in due lobi posizionati rispettivamente su Canada settentrionale e Siberia (bilobazione) con decisa fase di AO negativa (AO-TempPrec). Le gelide propaggini del vortice siberiano tenderanno ad interessare sempre più direttamente l’Europa portando un netto calo delle temperature ed occasioni per precipitazioni.
Superata questa prima fase il vortice polare, pur ricompattandosi, risulterà e resterà debole. L’origine, la dinamica e le conseguenze dell’evento stratosferico, uniti alle favorevoli condizioni esposte nel precedente paragrafo, determinerà il prevalere (con inevitabili ma brevi pause) della fase negativa dell’AO sino a fine Gennaio, con possibili strascichi anche nel mese di Febbraio. Ne deriva che per tutta la fase centrale dell’inverno sarà favorita le formazione di anticicloni di blocco in sede russo-scandinava e/o nord atlantica con conseguenti discese di aria fredda rispettivamente di origine continentale (da Est, Nord-Est ) o polare marittima (da Nord).
Il periodo citato, nel complesso, dovrebbe quindi presentare temperature al di sotto della media e precipitazioni al di sopra della norma.
Le due anomalie, se concomitanti, potranno favorire il ripetersi di nevicate sino a bassa quota.

Futuri approfondimenti e verifiche su www.meteo.radionova.it

Fonte dati:
Numero macchie solari: www.sidc.oma.be
Attività geomagnetica: www.ngdc.noaa.gov
Artic Oscillation : www.cpc.noaa.gov
Sviluppo temporale anomalia barica in area polare, analisi ed archivio: www.cpc.noaa.gov