Home Cronaca Scontro Fini-Berlusconi: il Pdl reggiano per l’unità del partito

Scontro Fini-Berlusconi: il Pdl reggiano per l’unità del partito

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Il Coordinamento Provinciale del PdL di Reggio Emilia

- condivide quanto emerso in occasione dell’ufficio di presidenza di venerdì scorso e riafferma la convinzione che il Pdl debba restare unito sia al proprio interno che nel sostegno all’azione del governo presieduto dall’on. Silvio Berlusconi che, come dimostrato anche dal recente risultato elettorale, continua a godere della fiducia della maggioranza degli italiani;
- ritiene che la linea politica e la vita organizzativa del Pdl debbano essere discusse e decise unicamente all’interno degli organi statutari democraticamente eletti al congresso nazionale e/o successivamente nominati in esecuzione delle deliberazioni ivi adottate, non avendo più alcun senso distinzioni sulla base di questo o quel partito di provenienza;
- auspica a tal fine che il confronto all’interno degli organi statutari possa sempre essere il più libero ed approfondito possibile e che le decisioni conseguentemente assunte dalla maggioranza siano pienamente accettate anche dalle legittime minoranze che eventualmente dovessero formarsi di volta in volta, non in base a “quote” predefinite, ormai superate, ma al merito delle questioni;
- chiede al riguardo che vengano celebrati entro la fine dell’anno i congressi comunali ed entro il marzo 2011 i congressi provinciali, previsti dal nostro statuto;
- rileva l’urgenza che il Governo concluda in Parlamento il processo riformatore lungamente atteso dagli italiani ed essenziale per la modernizzazione del nostro Paese;
- auspica inoltre che le recenti questioni politiche possano essere presto risolte e superate, nell’interesse del partito stesso, del bipolarismo e della qualità della democrazia italiana;
- esprime una totale adesione alla linea politica e programmatica del presidente Berlusconi e del governo da lui presieduto, che ci ha permesso di giungere alla straordinaria affermazione alle elezioni del 28-29 marzo 2010;
- impegna infine gli eletti ai vari livelli istituzionali ad essere fedeli al mandato ricevuto dagli elettori ed a restare iscritti ai gruppi del Pdl;
- ribadisce l’assoluta inconciliabilità programmatica ed organizzativa rispetto ai modelli della sinistra, che taluno vuole riproporre.

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