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Pd / Il confronto congressuale dura da un anno

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Il nostro partito è impegnato in un confronto congressuale che dura oramai da un anno. Per molto tempo la riflessione e l’agire politico del Pd sono stati circoscritti al nostro interno. Questa discussione ha, sino ad ora, portato alla definizione di leadership regionali e nazionali alle quali è giusto riconoscere credito e tempo per lavorare e portare avanti politiche e progetti per definire l’identità, il ruolo e la missione del Partito democratico.

Tuttavia le recenti elezioni regionali ci consegnano difficoltà e problemi nuovi che non dobbiamo nasconderci. Riteniamo fondamentale un impegno unitario, che abbandoni la logica delle appartenenze, vecchie e nuove, e che metta al centro della discussione i contenuti e le idee. Pensiamo debba essere prodotto uno sforzo unitario per elaborare progetti e politiche che rendano il nostro partito attraente e credibile per le forze sociali, economiche e produttive che con sempre maggiore difficoltà si riconoscono nel progetto del Partito democratico.

Il congresso provinciale di Reggio Emilia non può e non deve essere l’occasione per l’ennesima conta interna, per l’ennesima prova muscolare in nome di quella o di questa appartenenza. Le vigenti regole congressuali impongono, nel caso di più candidati alla guida dell’Unione provinciale di Reggio Emilia, la composizione - nei congressi di circoli - di liste contrapposte per l’elezione dei componenti l’assemblea provinciale e quindi del segretario. Riteniamo questa metodologia sbagliata.

Riteniamo importante che in queste settimane sia compiuto uno sforzo, da parte del gruppo dirigente provinciale del partito, per addivenire ad una proposta unitaria e condivisa, accompagnata e preceduta da una seria discussione politica sui contenuti.

Riteniamo inoltre che la composizione dell’assemblea provinciale non debba essere necessariamente collegata al solo criterio del numero degli iscritti, ma che invece occorra tenere conto della dimensione territoriale e del consenso al nostro partito. Pensiamo che assumere responsabilmente le tematiche connesse ed insite alla dimensione territoriale ed al consenso ottenuto rappresenti una modalità premiante per investire politicamente sui quei territori che hanno maggiori bisogni di rappresentanza, crescita e confronto politico.

Walter Davoli, Segretario Circolo Castelnovo ne' Monti
Yuri Torri, Segretario Circolo Casina
Fabio Ruffini, Segretario Circolo Vetto
Corrado Ferri, Segretario Circolo Baiso
Alessandro Govi, Coordinatore PD Zona montana
Simone Ruffini, Coordinatore generazione democratica Zona montana
Rosanna Bacci, Segretario Circolo Ligonchio
Peppino Razzoli, Segretario Circolo Viano
Caterina Bottazzi, Segretario Circolo Collagna
Natascia Zambonini, Rappresentante Circolo Villa Minozzo
Silvana Telani, Segretario Circolo di Carpineti
Maurizio Cascella, Segretario Circolo di Ramiseto