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“Perplessità”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Domenica mattina, svegliatomi di buon'ora e complice il bel tempo, decido di lasciare la città per una gita a Castelnovo ne' Monti, dove ho tantissimi amici. Lascio l'auto vicino a Gatta e mi incammino sul sentiero rosso-bianco n. 7 che sale a Noce (il mio preferito). E' tanto tempo che non lo percorro, ma lo trovo segnalato in modo splendido. Pregusto già l'arrivo, la Pietra, il ristorante, gli amici... Per farla breve, quasi alla Noce, trovo il sentiero interrotto da un letamaio e me ne devo tornare indietro!!!
Con ossequio.

(Michele Maramotti)

9 COMMENTS

  1. Episodio non bello ma…
    Cronaca di una giornata finita nella m….! Il sig. Michele, appassionato escursionista, tanto appassionato da affrontare alle prime luci dell’alba l’impervio tragitto che dalla città lo porta verso le nostre montagne dove, atteso dagli amici, dopo aver percorso uno splendido sentiero tra la natura incontaminata già pregustava un succolento pranzetto in qualche trattoria tipica, quando… quando, ahimè, per malasorte, sogno infranto da un enorme, insormontabile, puzzolente ammasso di letame!
    Sig. Michele, ma un appassionato ed esperto escursionista come lei come mai non ha pensato, magari sfidando il fetido olezzo sprigionato dall’ingombrante ostacolo, di percorrere qualche metro in più ed aggirarlo? Rientrando in città avrebbe potuto raccontare dell’epica avventura! Di avere sconfitto il puzzolente nemico!…
    Ora cosa può raccontare? Solo di essere stato costretto ad una ingloriosa ritirata ad opera di che cosa? Di una… lo dica lei.
    Con simpatia.

    (E. Fiorini)


  2. Caro Giorgi, il letame non è un “problema”, è una risorsa. E già che ci siamo: non emana olezzo e non è puzzolente, anzi. Ce lo teniamo ben comodo anche vicino a casa perchè da lì, dai nostri orti, vengono le prelibatezze che andava pregustando il sig. Maramotti. Il turismo da agevolare, a mio parere, è quello consapevole di questi aspetti.

    (Giovanni Nicolini)

  3. Sig. Torri
    Quanto è grande il nostro territorio? E’ tutto così come descritto dal sig. Michele?
    Chi invece legge la notizia cosa pensa? Le rispondo io: che tutta la montagna è cosparsa di letame e che è meglio restarsene a casa perchè uno parte, fa tanti chilometri, ma non è sicuro di raggiungere la meta! Questo, senza essere dei geni, è l’effetto della comunicazione pressapochista! Allora, sig. Torri, c’è da rimanere allibiti dalle risposte dei lettori o dalla notizia che in un sentiero è stato trovato un po’ di letame. Io dico che i commenti dei lettori hanno riportato l’episodio nella giusta proporzione: deprecabile sicuramente per il gesto incivile di chi ha messo il letame nel sentiero ma altrettanto deprecabile che si demonizzi un intero territorio per un episodio riguardante pochi metri dello stesso!
    Cordiali saluti.

    (E. Fiorini)


  4. Signor Alessandro Torri Giorgi, questo letame gli agricoltori della zona lo devono mangiare???… Si deve agevolare il turismo ma senza complicare troppo la vita alle persone del posto!!!!!!
    Signor Michele, sa cosa le dico??? Lei si può giudicare fortunato, perchè è nelle condizioni di potersi godere una domenica passeggiando per i sentieri, invece quasi sicuramente quell’agricoltore che ha portato lì il letame tutte le mattine (domeniche incluse) si deve alzare alle quattro e mentre lei passeggiava lui era nei campi sotto il sole a fare il fieno!!!!!! Io mi vergognerei a pubblicare un articolo come questo!!!!!!!!!!!!

    (V.D.)

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    @C Si tratta della semplice osservazione di un aspetto su come si pone il territorio in chiave turistica. Dove, è ovvio, si lavora, anche. Nei campi, nello specifico. Si può dissentire. Lo si è fatto. Anche lei. Ma l’ultima frase, V.D., con tutta gentilezza gliela rispediamo.

    (red)#C