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Quando la musica incontra le parole

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Il nostro Appennino protagonista indiscusso nella salvaguardia e nella diffusione del canto corale, ma singolare il fatto che a fare da filo conduttore in un’ inedita tre giorni di canti e cultura sarà il Coro Florinas, originario di Florinas a Sassari e nato attorno ai primi del ‘900.

Si inizierà venerdì 16 luglio alle ore 20.20 nella Piazza Matilde di Canossa con “Fughe carpinetane” (a Carpineti), unendo i canti del coro sardo a quelli del Coro Simple Voice di Cerredolo di Toano. Una serata realizzata grazie al contributo del Comune di Carpineti.

Si proseguirà sabato 17 luglio alle ore 21.15, a Castelnovo ne’ Monti, presso il centro Culturale Polivalente. Oltre all’ospitante Bismantova diretto da Giovanni Baroni, tra gli ospiti altre eccellenze delle varie realtà canore italiane: il Coro Barbarossa di Lodi, diretto da Graziano de Zen, il Coro di Florinas di Florinas, proveniente da Sassari, diretto da Giacomo Pintori ed il Coro Vocilassù di Toano, diretto da Antonio Pigozzi, per la prima volta a questa prestigiosa manifestazione. L’ingresso allo spettacolo serale, che gode del patrocinio del Comune di Castelnovo ne’ Monti, è ad offerta libera (in caso di maltempo la serata si svolgerà presso la vicina Chiesa della Pieve).

Tutto si completerà con l’evento “Note d’Estate” domenica 18 luglio 2010 alle ore 21.00 nella bella ed antica Pieve matildica di Santa Maria in Castello a Toano dove c’è grande attesa e si prevede una folta partecipazione di pubblico per il momento conclusivo di una tre giorni capace di grande musica e di singolare promozione culturale per il nostro territorio montano.

La serata nella suggestiva Pieve toanese, che sarà ad ingresso libero, è realizzata dal Coro Vocilassù col contributo del Comune di Toano e della Banca di Cavola e Sassuolo. Singolare e spettacolare la formula scelta: alle voci del Coro Florinas e Vocilassù di Toano, si uniranno la fisarmonica di Lorenzo Munari e la voce del soprano Marzia Schenetti. Un prologo medievale di Elisa Montruccoli, nei panni di Matilde di Canossa, quindi la presentazione e le letture di Paola Belli, con la regia della serata a cura di Ubaldo Montruccoli che così spiega:
“Una serata suddivisa in sette azioni che, dopo il prologo contestualizzante, evocativo del luminoso trascorso matildico, vuole creare una sorta di commistione tra la cultura appenninica e quella sarda. Una miscela di musica e parole. A fare da collante tra i due Cori, il fisarmonicista Lorenzo Munari e la soprano Marzia Schenetti, dopo Matilde ho scomodato anche quella grande scrittrice sarda che è Grazia Deledda, in parte autodidatta e Premio Nobel per la Letteratura nel 1926.
Ci auguriamo di poter regalare al pubblico piacevoli suggestioni e un momento di intensa cultura”.

“Queste tre giornate di canto - spiegano all’unisono i presidenti dei cori organizzatori Corrado Giansoldati (Bismantova) e Gaetano Borgonovi (Vocilassù) - rappresentano prima di tutto un appello ai giovani a continuare ad essere protagonisti di una tradizione canora che, in Appennino, affonda le proprie radici molto lontano. Ma è anche un ringraziamento a chi sostiene queste iniziative, se si pensa che promuoviamo la montagna in chiave turistica, tanto che presenteremo ai cori la Pietra di Bismantova, i presepi di Antonio Pigozzi e il mondo del Parmigiano Reggiano”.