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Al via la festa del Savurètt protagonisti a Carpineti con “La maratona del sapore”

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Due giorni di festa all’insegna dei sapori più tradizionali dell’autunno, come castagne e savurett, suggellati dalla firma di un’importante convenzione con Università e Consorzio di promozione. Ritorna immancabile anche nel 2010 a Carpineti la “Maratona del sapore” dedicata al savurètt, un prodotto tipico della zona appenninica che Carpineti omaggia annualmente alla fine di ottobre. L’appuntamento è per sabato 23 e domenica 24 ottobre, per un importante evento organizzato dal Comune di Carpineti con la collaborazione di numerose realtà del territorio carpinetano e di enti pubblici.

Ma per prima cosa, cos’è il savurètt, protagonista della “La Maratona del sapore”? La confettura di pere ottenuta dalla bollitura (per più di un giorno intero) di pere e altri ingredienti, che variano nelle varie ricette della zona e che ha come base la torchiatura delle pere Spalèr. Si mangia con il pane, con la ricotta, con il bollito e si usa come ripieno per i tortellini natalizi.

La “Maratona del sapore” prenderà il via nel pomeriggio di sabato 23 ottobre al Parco Matilde, la bella struttura coperta polivalente nel centro del parco pubblico. Alle 17 è previsto un importante momento ufficiale, la firma della convenzione per il “Progetto integrato per lo sviluppo della filiera del Savurètt a Carpineti”, che coinvolgerà Comune di Carpineti, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – Facoltà di Agraria e Conva Consorzio valorizzazione prodotti dell’Appennino.

La convenzione verrà sottoscritta da Nilde Montemerli, sindaco di Carpineti, il prof. Andrea Pulvirenti, capo dipartimento di Scienze Agrarie e degli Alimenti dell’Università di Modena e Reggio, e Gabriele Arlotti, direttore del Conva.
Scopo dell’accordo è creare una filiera di prodotto per il Savurett di Carpineti, normandone la produzione mediante la stesura di un disciplinare di produzione e l’iscrizione nel registro regionale dei prodotti alimentari tradizionali. Alle 18 inizierà la cottura del Savurett con il metodo antico, nel pentolone di metallo e il fuoco a legna, nel centro del paese. Alle 20, spazio alla gastronomia con un buffet degustazione di piatti abbinati al Savurett di Carpineti, di nuovo al Parco Matilde. La prenotazione è obbligatoria telefonando al 3487519089 (Rosanna). Alle 22, infine, è prevista la presentazione del cortometraggio “L’uomo che faceva i pagliai”, un video di Ermanio Beretti e Luca Guerri, con un racconto di Emanuele Ferrari, musiche di Massimo Zamboni (ec Cccp-Csi), la voce recitante di Mara Redeghieri (ex Ustmamo), fotografie di Alberto Marastoni e riprese di Luciano Giansoldati.

Si tratta di un cortometraggio “d’artista” sulla vita di Saturni Francesco, montanaro “di una volta”, testimone di uno stile di vita antico quanto le pere del Savurett e i pagliai di fieno, scandito dal ritmo delle stagioni e della natura.
La giornata di festa principale sarà domenica 24 ottobre, in piazza della Repubblica, nel centro di Carpineti, dove il savurètt continuerà a bollire fino al pomeriggio, per completare la preparazione della confettura. In piazza della Repubblica sarà possibile degustare in piazza le specialità del territorio, abbinate al Savurett di Carpineti. Negli stand gastronomici si potranno comprare formaggi, marmellate, salumi, vino ed altro prodotti dalle aziende agricole del territorio, caldarroste fornite dalle aziende del Consorzio castanicoltori dell’Appennino reggiano e prodotti agricoli del mercato contadino. L’accompagnamento musicale sarà fornito dalla scuola di musica di Carpineti “L. Valcavi”.

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8 COMMENTS

  1. Ricetta savurett
    Ingredienti: 1 kg. pere spalet, pere nobili e pere baraban; l. 1,5 vino rosso corposo; 2 chiodi garofano; 1 pezzetto cannella; 100 gr.zucchero; 1 cucchiaio miele. Pelare le pere, tagliarle a fettine e metterle a cuocere per mezz’ora a fuoco lento in un tegame col vino. A metà cottura aggiungere gli altri ingredienti e continuare la cottura per un complessivo di 24 ore.

    (gd)

  2. E’ proprio vero: ognuno ha le sue ricette!
    Mi sento di dovere dissentire dalla ricetta precedente in modo assoluto. Ho assistito alla preparazione del savurett tante volte e assolutamente la ricetta originale non prevede l’inserimento di altri ingredienti che non siano pere o mele… Niente zucchero, niente vino, niente aromi… Può definirsi la marmellata dei poveri non avendo bisogno di niente altro che un po’ di frutta e tanta tanta pazienza. Raccolta la frutta, pere e mele, bisogna”grattuggiarle”, lasciare riposare il liquido per una notte intera, filtrarlo e iniziare la bollitura lenta che durerà più di 24 ore… Qua bisogna avere l’occhio per inserire le fettine di pere al momento giusto, il tutto viene invasato bollentissimo… tanto tempo e tanta pazienza per un prodotto unico e inimitabile… Buon lavoro.

    (Monica Comastri)

  3. Niente zucchero e lunga cottura
    Concordo col commento precedente. Da quanto sta emergendo dagli studi condotti da Comune di Carpineti, Consorzio Conva, Università, elementi peculiari e distintivi del Savurett (montanaro) sono l’impiego esclusivo di frutta (pere e/o mele), la lunga cottura e il non aggiungere altro (meno che meno zucchero).

    (IE)

  4. Ecco la mia ricetta
    Grazie x le ricette del Savurett, io penso proprio che appena ho un attimo di tempo farò così: 1 kg di pere Nobili tagliate a fette, 1 kg di mele grattugiate, 2 cucchiai di miele e tanta pazienza nel fare bollire questa antica marmellata. Grazie ancora.

    (Commento firmato)

  5. Savuret ad Bais
    Sono originaria di Baiso e risiedo a Castelnovo ne’ Monti. Proprio 15 giorni fa io e la mia famiglia sotto la direzione di mia mamma abbiamo fatto il savuret alla nostra maniera. Raccolte circa una decina di casse da uva di mele, qualsiasi tipo, quelle che in genere nessuno raccoglie… due casse di pere nobili e cotogne. Abbiamo lavato le mele e una parte delle pere, le abbiamo “grollate”, cioè macinate grossolanalmente con la “grolla” (si usa per mostare l’uva), messe tutte le mele sminuzzate nel torchio, preso il succo, colato e fatto bollire nel paiolo di rame del “fogone” a fuoco lento per dodici ore, circa 4 ore prima della fine della cottura abbiamo aggiunto le pere a fette… Risultato: 35 kg di ottimo saporetto che si conserverà per anni e anni (se non lo mangiamo prima) senza fare muffa e senza aver fatto nessun trattamento particolare. Preferiamo usare le mele che nessuno raccoglie perchè troppo brutte, in quanto siamo sicuri non siano state trattate con pesticidi e in genere ce le regalano.
    Buon savuret a tutti.

    (Silvana Aguzzoli)