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Si discute delle centrali a biomasse a Felina lunedì 15 novembre ore 21 al Parco Tegge

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Quale piano energetico comunale per Castelnovo Monti? I cittadini preferiscono un piano come quello fino ad oggi presentato: calato dall’alto con 4 centrali a biomasse-gassificazione da costruire tra Castelnovo e Felina vicine anche alle scuole elementari e medie ed a fianco di un asilo, che bruciano, “gassificandolo”, anche olio dal Senegal o da filiere lunghe, un impianto fotovoltaico in zona poco soleggiata su zona verde al Parco Tegge (così come ammesso dal tecnico incaricato dal Comune in una serata a Felina) e non avere una raccolta differenziata efficiente come nei paesi più avanzati, oppure preferiscono un piano concordato attraverso un dibattito con i cittadini che preveda più risparmio energetico per cittadini ed imprese oltre che per gli edifici comunali, più fotovoltaico sui tetti anziché su aree verdi, studiare la possibilità di realizzare impianti di micro-eolico ed i vantaggi energetici della raccolta differenziata spinta porta a porta, del riciclo e della filiera corta?

Su questi importanti temi il Movimento 5 Stelle-Beppegrillo.it, che ha già presentato anche una interrogazione in Regione, organizza un dibattito costruttivo e propositivo che si svolgerà lunedì 15 novembre alle 21 a Felina, nella sala del Parco Tegge. A parlarne sarà un grande esperto internazionale di ambiente ed energia, il professor Walter Ganapini, già ospite in passato dell’Amministrazione comunale di Castelnovo ne' Monti, ex presidente di Greenpeace e già membro dell’Agenzia europea per l’ambiente. Insieme a Ganapini ci sarà Matteo Olivieri, di professione tecnico ambientale e consigliere comunale della lista Reggio 5 Stelle-Beppegrillo.it nel Comune di Reggio Emilia.

2 COMMENTS

  1. Dove il fotovoltaico?
    Sarebbe opportuno iniziare a discutere non tanto sulla convenienza del fotovoltaico – innegabile e strategica per il futuro – ma piuttosto circa la collocazione del fotovoltaico. Collocare pannelli fotovoltaici su terreni verdi – peggio che mai su aree agricole – significa ridurre spazi per quello stupefacente “fotovoltaico naturale” che è la FOTOSINTESI che ha permesso la nascita della vita sul nostro pianeta e che tuttora è l’unico vero baluardo contro l’eccesso delle emissioni di gas serra. Se riduciamo le aree fotosintetiche per sostituirle con pannelli fotovoltaici facciamo un’operazione puramente commerciale ma di fatto non contribuiamo di molto a risolvere i problemi del pianeta. Spero si parlerà anche di questo a Castelnovo ne’ Monti lunedì prossimo con anche Walter Ganapini.
    Purtroppo non vivo più in Emilia e mi sarebbe difficile partecipare.

    (Alessio)