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“L’assessore Mola presenti le dimissioni”. La risposta della giunta. Il commento del Pd locale

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Con una dabbenaggine ed un pressappochismo da fare invidia alle migliori avventure di Ollio e Stanlio, nelle settimane scorse è stato consumato uno scempio ambientale ai danni di un luogo simbolo della identità di Castelnovo ne’ Monti e dei suoi abitanti. Senza alcuna ragione plausibile è stato quasi completamente devastato l’unico parco pubblico degno di questo nome esistente a Castelnovo. Punto di riferimento nella stagione estiva di anziani e bambini per la praticabilità e la bellezza del luogo. Tigli oramai secolari, quasi tutti perfettamente sani, abbattuti senza alcuna ragione plausibile se non l’incompetenza di chi ha preso una simile decisione.

Prendendo a pretesto la caduta di un albero avvenuta nei mesi scorsi, dopo aver cincischiato per nascondere il fatto che in questi anni nessuna seria manutenzione del verde pubblico è stata effettuata, si è proceduto sulla base di limitate perizie (due? tre?) ad un abbattimento indiscriminato. Solo la protesta di alcune persone presenti al momento del taglio (ricordiamo per tutti il sig. Ugo Viappiani) ha forse impedito che la mattanza fosse totale.

Ora alcune piante svettano in un quadro di desolazione, paradossalmente acuendo le problematiche che si volevano affrontare e cioè il limitare l’effetto vela che una potatura totalmente sbagliata ha causato nel corso degli anni facendo crescere rami alti oltre cinque-sei metri poggianti su di un tronco secolare. Piante ora isolate ed esposte assai più di prima all’effetto del vento.

Non c’era nulla da inventare, bastava ad esempio consultarsi con il servizio lavori pubblici della Provincia per capire che prima di abbattere piante secolari è d’obbligo (quantomeno morale) eseguire una procedura che preveda indagini pianta per pianta. Bastava fare un giro per Castelnovo, ad esempio davanti all’ex albergo Dante, per capire come si poteva impostare un sistema di potatura corretto salvando tigli sani solo bisognosi di qualche cura.

Si poteva procedere ad una sostituzione mirata delle piante effettivamente a rischio di caduta piantumando alberi già di una certa dimensione e diluendone il costo nel corso degli anni con un'operazione dall’impatto visivo quasi nullo. Bastava anche solo prendere atto del dibattito suscitato dalla proposta di abbattere alberi sulla sommità della Pietra e dello studio dell’assessore Gabrini sul valore dell’identità di alcune emergenze ambientali.

Ma tant’è.

Ora in quel di Bagnolo svetta l’imponente facciata (assai brutta per la verità) ristrutturata stile anni ‘70 dell'ex Palazzo Ducale. La prossima estate (e per quanti anni ancora) Castelnovo offrirà ai suoi abitanti (anziani e bambini in particolare) un parco spoglio ad alla “randa” del sole che si sommerà ad un traffico caotico nel centro del paese.

Il tutto, come riferito dall’assessore Mola nell’ultimo Consiglio comunale, “per difendere l’incolumità dei cittadini” (?) lodando per altro (!?!) la richiesta di sue dimissioni dello scorso autunno. Certo per prevenire si potrebbe cominciare già con il taglio dei platani di viale Enzo Bagnoli, così pericolosamente vicini alla strada ed ai marciapiedi, per continuare con monte Bagnolo e via dicendo.

Per queste ragioni, che dimostrano l’incompetenza dell’assessore Mola nella gestione del verde pubblico, per essere riuscita a combinare ciò che cent’anni ed una guerra di mezzo non avevano fatto, chiediamo alla stessa di presentare le dimissioni da una carica della quale probabilmente non è all’altezza.

(Per il gruppo consiliare "Castel-Nuovo", Luigi Bizzarri)

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La risposta della giunta comunale di Castelnovo ne' Monti

In merito alla mozione con richiesta di dimissioni dell’assessore all’ambiente Nuccia Mola, siamo stupiti dal tono aggressivo ma soprattutto dalla superficialità del documento presentato dal capogruppo Luigi Bizzarri. Ovviamente forniremo ampie e documentate risposte in Consiglio comunale, ma intanto ci si permettano alcune considerazioni. La scelta di abbattere diversi alberi del giardino di Bagnolo, di fronte a Palazzo ducale, non è stata presa alla leggera e seguendo pretesti momentanei: è stata anzi una scelta sofferta, in particolare a livello personale per l’assessore Mola, ma presa a ragion veduta, con il sostegno unanime di tutta la giunta e dopo attente riflessioni. Per prenderla abbiamo seguito un criterio precauzionale che ci pare indiscutibile: in mano avevamo più perizie compiute sui tigli, da diversi enti certificatori, tra i quali il Consorzio fitosanitario provinciale, altri addetti ed esperti di botanica e forestazione (e non da semplici cittadini pur amanti degli alberi), dopo esami eseguiti pianta per pianta, che ci segnalavano la fragilità dei tigli, ed il rischio che correvano di spezzarsi e cadere. Perizie eseguite dopo che due inverni fa a seguito di forte vento un grosso albero era stato divelto cadendo nel giardino pubblico, fortunatamente in un momento in cui non era presente nessuno. Come lo stesso Bizzarri ha sottolineato, il parco di Bagnolo è assiduamente frequentato, da famiglie e bambini, per cui abbiamo voluto evitare ogni possibile rischio di infortunio per loro comportato dalla condizione ammalorata delle piante. Se secondo lui questo criterio precauzionale è stato eccessivo, ci spiace, ma abbiamo opinioni molto diverse e su queste restiamo. In Consiglio ha affermato che si sarebbero potuti tagliare tutti i rami dei tigli lasciando i tronchi, così da consentire che buttassero nuovi getti, ma non sarebbe stata una soluzione data la condizione di fragilità e malattia delle piante, e tra pochi anni il taglio sarebbe stato comunque obbligato. Così invece, entro pochi anni, avremo nuovamente alberi della stessa misura, sani e robusti, con un giardino peraltro più ordinato. Del resto anche a Reggio, dopo l’episodio di un albero improvvisamente spezzatosi alla presenza di molte persone nel Parco del Popolo, è stato eseguito un piano di abbattimento selettivo di piante ammalate nei giardini pubblici, e così in altri Comuni come ad esempio Vezzano. Perché gli alberi, in quanto esseri viventi, come le persone nascono, crescono, possono ammalarsi e prima o poi muoiono. I tigli in oggetto poi non erano secolari: è facile desumerlo guardando le cartoline storiche di palazzo ducale, presenti anche su volumi pubblicati dal Comune, per vedere come per molti decenni il giardino di fronte al Parco ducale sia stato brullo. L’operazione di taglio delle piante condotta nei mesi scorsi è stata portata avanti in due fasi, per cercare di ammortizzarne l’impatto visivo, e sono già state messe a dimora nuove essenze autoctone, dell’altezza di circa 3 metri. Non grandi come quelle abbattute, è vero, ma è risaputo che mettere a dimora alberi già imponenti, non solo è molto costoso, ma è estremamente rischioso in quanto il trovarsi improvvisamente in un ambiente nuovo mette a serio rischio la loro sopravvivenza. Così non è invece per piante più giovani ed ancora non pienamente sviluppate. Le nuove piante comunque conserveranno anche la prossima estate una certa ombreggiatura del giardino. Il piano di sistemazione del parco inoltre ha portato anche ad una maggiore visibilità per il bel Monumento alla partigiana, dell’artista locale Giorgio Benevelli. La situazione di fragilità delle piante, secondo tutte le relazioni degli esperti, erano dovute in particolare ad interventi errati di potatura effettuati nei decenni passati. Visto che lo stesso Bizzarri è presente in Consiglio da numerose legislature, alternativamente in ruoli di maggioranza ed opposizione, non ci pare corretto che rinfacci ora a noi ogni responsabilità. E comunque siamo convinti che la scelta compiuta, pur dolorosa, sia stata la più responsabile per la sicurezza dei cittadini, che ribadiamo per noi essere il criterio prioritario che deve garantire un parco pubblico.

(La giunta comunale)

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Il commento del Pd di Castelnovo ne' Monti

In merito alla recente richiesta di dimissioni dell’assessore all’ambiente Nuccia Mola presentate dal consigliere Bizzarri, come circolo del Partito democratico di Castelnovo ne’ Monti vogliamo esprimere il nostro parere. Il parco dei giardini di Bagnolo aveva già creato seri problemi per lo stato di salute degli alberi. La decisione dell’Amministrazione di procedere all’abbattimento delle piante, dopo aver consultato enti ed esperti preposti al controllo, ha avuto lo scopo di mettere in sicurezza il parco e tutti i cittadini che quotidianamente lo vivono. Gli alberi abbattuti sono stati sostituiti con piante giovani che col tempo cresceranno riportando il giardino agli antichi splendori. Troviamo singolare, dunque, una presa di posizione contro la decisione di investire nella sicurezza di un luogo pubblico (utilizzato soprattutto da bambini) per garantire il benessere di chi lo vive e siamo sicuri che i giardini di Bagnolo continueranno ad essere un luogo simbolico di ritrovo per tutto il paese, la montagna e i turisti che d’estate vivono nel nostro Comune.

(Simone Ruffini, coordinatore)

 

8 COMMENTS

  1. Opposizione costruttiva o distruttiva?
    Cade l’albero ai giardini e vengono chieste le dimissioni dell’assessore, dopo perizie e accertamenti vengono tagliati gli alberi per evitare che cadano e vengono di nuovo chieste le dimissioni dell’assessore!? Gli interventi che sono intrapresi per il risanamento del giardino di Bagnolo sono la conseguenza di perizie (tutto documentato) fatte dal Fitosanitario e da esperti, gli alberi tagliati che non sono piante secolari, verranno sostituite con esemplari autoctoni scelti con criterio sempre da esperti e acquistati presso un vivaio della nostra zona; dov’è il problema? Il problema è che si perde tempo a criticare cose ben fatte!

    (Commento firmato)

  2. Incompetenza, superficialità ed arroganza?
    Concordo in pieno con le valutazioni del Geom. Bizzarri sullo scempio effettuato, sulle opportunità mancate e sulla totale incompetenza dell’assessore e della giunta municipale tutta, che non perde occasione per far vedere come regni il pressappochismo, l’opportunismo e la superficialità in tutte le scelte che coinvolgono il “bene pubblico”. E’così difficile, per quanti si sono ormai mostrati così “poco abili” nell’analisi del Nostro patrimonio, chiedere e seguire i consigli di quanti, funzionari e tecnici, più esperti di Loro, lavorano quotidianamente nello stesso Edificio Municipale. Ma, in fondo, se all’incompetenza e superficilità si associa anche “l’arroganza del potere”, ahinoi… MALA TEMPORA CURRUNT.

    (Tonino Fornesi)


  3. La vede solo Lei, consigliere. Quel posto, come poi afferma poche righe più sotto, è davvero piuttosto brutto. Sia come ubicazione (di fianco alla strada) sia come strutture (l’ex liceo, pardon palazzo ducale). Sono comunque d’accordo che sia l’unico parco del paese e per questo, brutto o bello che sia, meritevole di tutte le cure (e le tutele) necessarie. Sono convinta che l’assessore Mola e i tecnici del Comune siano intervenuti con lo spirito (e mi auguro la competenza) di migliorare i giardini e renderli sicuri. Gli alberi ricresceranno. Bisognerà pazientare, ma stia sicuro che non pianteranno piloni di cemento al loro posto. Non vedo perchè un intervento, effettuato per la sicurezza di un luogo frequentato da bambini, debba determinare le dimissioni di un assessore.
    Cordialmente.

    (MF)

  4. Tutto documentato
    Ah! Forse la documentazione ce l’ha lei a casa sua, perchè l’assessore in sede di interpellanza non l’ha fornita. Ci faccia il piacere di consegnarla, così la vedremo anche noi. Siccome la stessa dovrebbe avere una certa consistenza, con un numero di fascicoli pari agli alberi tagliati, c’è la disponibilità ad aiutarla nel trasloco.

    (Luigi Bizzarri)


  5. A volte mi viene da sorridere, non da ridere (perchè ci sarebbe da mettersi a piangere). Da questa richiesta, giustissima, di Bizzarri mi viene in mente la richiesta di dimissioni di Bondi, per quanto accaduto a Pompei. Concordo con chi stia pensando che sono situazioni imparagonabili, ma credo che si risolveranno con la stessa frase “se fossi responsabile di quanto accaduto mi dimetterei, ma non ho responsabilità”, disse Bondi; a Castelnovo come finirà? La differenza tra Pd e Pdl? Una L di troppo.

    (Alessandro)

  6. Perizie trasparenti
    Chiedo cortesemente a “Commento firmato 1”,
    che sembra particolarmente informato sulle perizie del Parco Bagnoli (tutte documentate), di metterle in rete poichè in qualità di consiglieri non siamo stati in grado di visionarle. Aspetto con fiducia.

    (Federico Tamburini)

  7. Tutti per i tigli e i castagni????
    La cosa che mi manda veramente, concedetemi l’espressione, in bestia è che si discute per l’abbattimento di qualche tiglio nel parco di via Roma, peraltro già sostituiti, si chiedono dimissioni, si esprimono opinioni… quando per la “vespa cinese” che sta mettendo a dura prova i boschi di castagne e marroni nessuno a parte i castanicoltori dice niente. La domanda è: ma lo sapete cos’è la vespa cinese? E il cancro corticale? La cydia? O vi preoccupate solo dei tigli??? Forse perchè non ne possedete non ve ne importa???? O forse perchè dell’economia legata alla castanicultura non ve ne importa????
    Peccato, non sto parlando di qualche pianta, sto parlando di ettari di boschi anche secolari.

    (Barbara Valentini)


  8. Per mia fortuna non sono una “tuttologa” (come ormai sembra essere diventato chiunque) ma una semplice mamma e, quindi, frequentatrice del parco. Personalmente preferisco rischiare di prendere 2 raggi di sole in più (che qui in montagna non è che poi abbondi così tanto) ed avere la serenità che i bimbi si muovano in un’area sicura… e si dà per scontato che quel luogo lo sia, dato che è stato attrezzato con giochi pubblici! Se tale certezza viene anche solo incrinata è giusto che si prendano le dovute precauzioni. Ciò che più mi sembra però evidente e squallido in questa vicenda è la “tristezza” della politica con i suoi giochi di potere: perfino degli alberi che fino a “ieri” erano praticamente ignorati possono diventare improvvisamente di vitale importanza, nel momento in cui se ne intravede la possibilità di sfruttarli come strumento politico… Fatte queste considerazioni mi auguro che i nostri figli possano crescere in mezzo ad alberi amati e sani, aldilà delle destre, delle sinistre, delle opposizioni e controopposizioni varie.

    (Commento firmato)