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Anas: “Tasse in più per i cittadini, ma non a fronte di un servizio migliore, anzi”

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Riceviamo e pubblichiamo dall'ufficio stampa della sen. Leana Pignedoli.

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Si è conclusa ieri in Senato presso la Commissione lavori pubblici una audizione richiesta dal gruppo PD alla presenza del presidente nazionale dell'Anas Pietro Ciucci. Tra i promotori del la richiesta la sen. Leana Pignedoli, la quale è intervenuta nel corso delle due giornate di lavoro.

Ho posto al presidente Ciucci la questione preoccupante della manutenzione della viabilità statale, dell'inadeguatezza dell'Anas, dei ritardi negli interventi, dei tempi biblici per interventi che riguardano la sicurezza, portando ad esempio, per quanto concerne le tempistiche, i 12 milioni che il governo Prodi aveva stanziato per la SS 63 nel 2007 che solo ora, a distanza di quattro anni, sta arrivando alla fase finale della procedura d'appalto, grazie soprattutto alla collaborazione determinante di provincia e comuni. Unica nota positiva - ha affermato la Pignedoli - la conferma della gara in corso sulla questione Bocco-Canala che procede verso l'avvio dei lavori.

E ancora, di fronte ai 25000 km di strade che Anas deve gestire a livello nazionale, le risorse negli ultimi tre anni destinate alla manutenzione ammontano a un sesto rispetto a quelle destinate alle nuove opere. In sostanza nel triennio scorso sono stati stanziati 9,5 miliardi per le nuove opere e solo 1,6 miliardi per la manutenzione straordinaria.

Una politica della responsabilità e dell'attenzione alla sicurezza ai cittadini vorrebbe un'AnasS attrezzata per interventi immediati e un piano pluriennale su cui programmare gli adeguamenti viari. Questo significherebbe più sicurezza e meno costi per lo stato, meno emergenze sui lavori in stato di avanzato degrado e quindi più alto costo e più programmazione quindi interventi di prevenzione. Un approccio virtuoso che significherebbe, inoltre, un beneficio di lavoro costante per un'economia diffusa, lavoro per le imprese sui territori, quindi anche una funzione anticiclica.

La stessa Pignedoli ha poi esortato che è necessaria una politica della responsabilità verso il futuro, che non concentri tutto su opere ciclopiche (vedi il ponte sullo Stretto) abbandonando al degrado la viabilità esistente. E va detto che anche in questo caso c'è un forte scontro tra parole e realtà. Il presidente parla di innovazione, di nuova governance di Anas S.p.A., di introiti nuovi legati all'introduzione di pedaggi a pagamento delle Autostrade e dei raccordi autostradali gestiti da Anas che entreranno in vigore nella prossima primavera. Dunque di una maggiore imprenditorialità di Anas.

Ma tutto ciò cosa significa? Che ci saranno risorse aggiuntive per la manutenzione del patrimonio?

Nossignore - risponde la Pignedoli - come ha ben precisato Ciucci le risorse andranno a compensare i minori trasferimenti dello Stato, così come le maggiorazioni tariffarie già applicate dal 1° luglio 2010, stimate in 300 milioni in più in entrata, corrisponderanno a 300 milioni in meno trasferiti dallo Stato. In definitiva una tassazione in più per i cittadini, ma non a fronte di un servizio migliore, anzi.

Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, ovvero adeguamenti per la sicurezza di fondi stradali, ampiezze adeguate delle carreggiate, gallerie e ponti a norma, si va verso un peggioramento certo. Per il 2010, infatti, le risorse per le manutenzioni straordinarie destinate a tutto il territorio nazionale saranno dimezzate. 286 milioni (su tutto il territorio nazionale, comprensivi dei costi delle rate di mutui sulle opere 2003-2005) contro i 500 milioni degli anni precedenti.

E cosa dovremo attenderci per il 2011? La senatrice riporta esattamente ciò che è scritto nella relazione consegnata dal presidente Ciucci: "...resta al momento confermato che per l'anno 2011 (e per l'intero triennio 2011-2013) non è previsto alcuno stanziamento a favore di Anas per nuovi investimenti e manutenzione straordinaria. Tale situazione è evidentemente insostenibile...".

Sarà questo il tema sul quale nelle prossime settimane la sen. Pignedoli promuoverà un'iniziativa ad hoc all'interno del ciclo di incontri promossi insieme alla senatrice Soliani, apertosi la scorsa settimana sulla Scuola a Reggio Emilia e che proseguirà sul tema dell'agroalimentare.

La riflessione finale della Pignedoli è perentoria: un governo che disprezza la scuola pubblica, l'università pubblica, i comuni come le imprese edili che hanno manifestato proprio ieri a Roma, che non si preoccupa del degrado del suo patrimonio pubblico deve andare a casa, non ci sono altre "strade".