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“Usciamo dal silenzio”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Non ho mai pensato che essere donna potesse essere fonte di vergogna. Non avevo mai riflettuto fino in fondo sul fatto che molto di ciò che ho potuto fare fino a oggi senza fatica è il risultato delle battaglie, delle lotte e delle conquiste di altre donne. Allora mi pongo una domanda: noi donne di oggi cosa stiamo facendo per le generazioni future? Combatteremo con le armi della dignità, del sapere, degli ideali, contro l’ignoranza della televisione, contro lo schifo di chi abusa del proprio potere per comprare sesso, ci ribelleremo finalmente alla corruzione, all’arroganza che rendono le persone anestetizzate? Oppure sceglieremo il silenzio della coscienza per non pagare il prezzo della verità, continueremo a girarci dall’altra parte facendo finta che non ci riguarda, fingendo di ignorare che Karima era minorenne, diciassettenne, e continueremo ipocriticamente a chiamarle escort e non prostitute. E come faremo a spiegare alle tante Lily prostitute bambine che battono in strada alla Bruciata, che il mestiere è lo stesso, che cambiano solo gli utilizzatori finali, camionisti o politici e giornalisti? Se continuiamo ad accettare che a rappresentarci in Parlamento siano donne il cui solo merito è quello di essere belle e compiacenti, se i festini di Arcore non ci fanno ribellare, allora siamo davvero un popolo senza speranza. E senza speranza non c’è futuro. Neanche per i nostri figli.

(Cinzia Formentini)

12 COMMENTS

  1. Brava!
    Brava Cinzia, era da tempo che attendevo di leggere parole così forti e chiare scritte da una donna. Ne condivido totalmente sia il senso che la sostanza. Già che ci sono mi permetto di suggerire la lettura di @CMicromega#C in edicola da oggi, in particolare gli articoli “Il vero cristiano è antiberlusconiano” di mons. Raffaele Nogaro e “Homo berlusconensis” di Andrea Camilleri.

    (Armido Malvolti)

  2. Ce la faremo
    Io come molte altre donne che conosco condividiamo appieno queste considerazioni. Quello che mi spaventa è che dai sondaggi d’opinione pare che alla maggioranza delle stesse donne, ma anche degli uomini, vada molto bene lo stile di vita ed i valori correnti. La nostra società sembra non avere gli anticorpi per difendersi dalle cellule malate. Però la speranza che un futuro migliore è possibile bisogna coltivarla e non perdersi d’animo, “….cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio”, come diceva Italo Calvino ne “Le città invisibili”. Dobbiamo innanzitutto uscire dall’individualismo che deprime e opprime l’intelligenza delle persone… e soprattutto non dobbiamo cadere nello scoramento, il profeta delle illusioni non l’avrà vinta, riemergeremo dal pantano in cui il Paese è precipitato.

    (M.G.)

  3. Vergogna
    No, credo che essere donna oggi non possa essere fonte di vergogna. Sarebbe come dire che io da uomo mi debba vergognare per quello che fa il presidente del Consiglio.
    No, non mi sono mai vergognato di cose che fanno altri. Magari, questo sì, si deve vergonare chi sostiene e vota ancora questo personaggio, facendosi imbambolare dalle menzogne sue e dei suoi lacchè. Si lamenta dei 25 processi a suo carico… Possibile che in nemmeno uno sia colpevole (e non prescritto)? Dichiara che gli piace stare in mezzo ai giovani? No, in mezzo ALLE giovani e di bell’aspetto. Un uomo solo, circondato da una corte di adulanti pronti solo al “sì!” ad ogni sua richiesta, e finisce col perdere il senno e la percezione della reltà. Sembra di assistere alla favola del re nudo, e il Mora e il Fede fanno benissimo la parte dei sarti imbroglioni.

    (Alessio Zanni)

  4. Si può ancora chiudere la stalla prima che scappino i buoi?
    Il sussulto della signora Cinzia merita un grande rispetto ma, credo, necessiti di un’analisi un tantino più approfondita. Non basta “vergognarsi” adesso che così platealmente viene calpestata la dignità delle donne. Perché questo non è il prodotto della follia di una sola persona o di un sol giorno: da tanti anni e tutti i giorni un po’ di più, la figura della donna viene “sacrificata” sull’altare dell’egoismo e, soprattutto, del profitto.
    “Come è potuto accadere?”, è la domanda che dobbiamo farci per capire e cercare di trovare soluzioni. Io credo che nel corso dei decenni siano stati commessi enormi errori, anche dalle stesse donne, nel tentativo a volte di valorizzare il loro ruolo, a volte nella triste convinzione di “affrancarsi” dall’uomo e a volte nel tentativo di diventare più protagoniste nella società. “L’… è mio e lo gestisco io”, ripetevano, ad esempio, alcune paladine delle donne che, irrispettose dell’intelligenza delle donne stesse, hanno contribuito più allo scontro fra persone diverse ma irrinunciabilmente complementari (uomini e donne) che non a migliorarne la condizione. Il risultato è stato evidente e sotto gli occhi di tutti: libertarismo di costumi, esposizione (in tutti i sensi) dalla donna fino a renderla mercimonio. Ci rendiamo conto che oggi, per pubblicizzare un’auto, un cioccolatino, un gestore di cellulari, ecc. è quasi necessario mostrare donne seminude? O che per produrre un varietà che abbia un minimo di successo, rigorosamente misurato con il “supremo” Auditel, è necessario ogni pochi minuti un “balletto”, se così lo vogliamo chiamare, di persone che definire “in abiti succinti” è usare un eufemismo? O che basta rimanere in mutande (anche se uomini) qualche minuto in tv per aumentare l’audience? O che basta combinarne di tutti i colori per diventare “star” che tutti i giornalisti vorrebbero intervistare in loro giornali o trasmissioni? Ci rendiamo conto che tutto ciò è frutto del “basta fare soldi, il resto sono rampogne da bigotti”? In un’indagine realizzata in un polo scolastico della nostra provincia è risultato che le professioni più ambite dai nostri giovani sono: il calciatore per i ragazzi e la velina per le ragazze. Servono commenti? Giustissimo indignarsi per il tristissimo spettacolo che l’Italia dà di se in questi giorni. Vorrei però rivolgere a tutti noi una domanda: “Ce li immaginiamo De Gasperi o La Pira o Pertini o Almirante o Moro coinvolti in scene tanto volgari e truculente come quelle alle quali ci hanno abituati le cronache attuali?”. Io, francamente, no. Allora mi chiedo: “Perché?”. E mi rispondo: “Da troppo tempo abbiamo abbandonato quei valori, quell’etica, quella morale che accomunava quelle persone, nessuna delle quali classificabile come bigotta”. Tutti, non solo chi, oggi, così vigliaccamente approfitta delle donne. Certo con “colpe” non uguali, ma tutti. Come spiegare, se no, l’elevato “gradimento” di cui godono diversi squallidi personaggi, capi, capetti, leccapiedi, nani o ballerine che siano? Abbiamo tempo per ricominciare prima che sia troppo tardi? Spero. Ce la faremo? Solo se recupereremo, uomini e donne, l’intelletto che abbiamo portato all’ammasso della dissolutezza. Solo se tutti ci riapproprieremo di ciò che abbiamo contribuito a disperdere. Solo se sapremo dare, a partire da chi detiene maggiori responsabilità fino al padre o alla madre di famiglia, positivi esempi di vita vissuta, non di chiacchiere, alle nuove generazioni.

    (Elio Peri)


  5. Il @CNew York Times#C di oggi dedica un ampio dibattito alla “vicenda” Berlusconi, con vari articoli tra cui uno di Alexander Stille dal titolo ”Decadenza e democrazia in Italia” seguiti dai commenti di decine di lettori. Leggerli mi ha fatto venire un gran mal di stomaco. Perché è come se in questo paese vedessimo la nostra immagine in uno specchio distorto dalle troppe volgarità e dal menefreghismo che sembrano ormai parte del nostro patrimonio genetico. Forse dovremmo chiederci perché negli Stati Uniti intellettuali, editorialisti e semplici lettori si chiedono come è possibile che le donne italiane accettino di venir rappresentate e considerate come prostitute mentre in Italia assistiamo con un certo compiacimento all’ennesimo racconto di serate disgustose tra settantenni e minorenni. Siamo davvero solo questo? Siamo davvero le madri che si compiacciono del compenso ricevuto dalla propria figlia che si è prostituita? E’ questo ciò che rimane delle staffette partigiane o delle tante lotte fatte nelle fabbriche dalle operaie che chiedevano pari diritti? Stupisce il silenzio delle tante donne che ad ogni livello sono impegnate nella politica locale e nazionale perché ci sono occasioni in cui il silenzio ferisce più delle urla nelle trasmissioni televisive.

    (Commento firmato)

  6. Un colpo al cerchio ed uno alla botte
    Gentile Cinzia, non credo che chi batte alla Bruciata sia paragonabile a chi frequenta i giri vippaioli. Da una parte si tratta di povertà materiale e spesso anche intellettuale (oltre che di vergognosa schiavizzazione), dall’altra molto, troppo spesso, abbiamo a che fare con furbette che sfruttano la bellezza dell’asino per costruirsi un patrimonio e, se capita, anche una carriera. Con la benedizione di mamma e papà. Anche il mestiere non è lo stesso, Marchionne ed un operaio di linea lavorano nella medesima azienda ma cambiano le condizioni di lavoro e, naturalmente, la differenza che passa tra un emolumento ed un salario. Tant’è che si è trovato un termine, escort, che non pare neppure denigratorio. Se il sentimento di dignità per se stessi, l’amor proprio ed il senso di decenza non viene inculcato nel nucleo famigliare c’è poco da sperare altrove, giacchè reputo che non si può nè si deve delegare ad altri il compito preciso che appartiene al genitore: essere una guida amorevole ma ferma e costante. Nel corso della vita mi sono state offerte droghe e fatte avances inopportune, ho sempre risposto no, magari con un sorriso perchè si trattava di superiori e cercavo di minimizzare, ma il no interiore non ha mai avuto incrinature. Grazie a mamma e papà.

    (Celeste Grisendi)

  7. Vergognarsi solo ora?
    Cinzia è sicuramente mossa da una sana e genuina indignazione e questo le rende merito. Ma perchè indignarsi solo ora e solo di fronte a questo presidente del Consiglio? Da SEMPRE il potere ha attirato LE DONNE (non certo la maggior parte) e queste sì sono DA SEMPRE prostituite per esso e per esse stesse. Cara CINZIA, le donne che si “concedono” al politico di turno che detiene il potere non sono donne schiavizzate e sfruttate come quelle della BRUCIATA, ma libere di fare del loro corpo ciò che credono. E non è giusto che altre donne si scandalizzino per questo. Ognuno di noi è LIBERO di fare ciò che vuole con il proprio corpo. Tu sai meglio di me che dalla notte dei tempi il mestiere più vecchio del mondo è sempre servito a certe donne per elevarsi socialmente ed economicamente. Non sono pu…ne solo quelle che si fanno pagare a singola prestazione, ma anche quelle che si concedono per “avanzare” nella vita sociale. Forse, dopo raggiunto lo scopo, smettono di concedersi, ma ciò non cambia il loro status. Fermo restando che se una persona, in modo CONSAPEVOLE, fa sesso con una minore debba essere perseguito, mi domando come mai da ormai 3 anni quasi si cerca di abbattere questo governo solo usando il metodo delle “sbirciatine” dal buco della serratura nei letti presidenziali? Convengo che ormai questo governo da parecchi mesi non abbia più senso di esistere e allora io rilancerei una proposta che ho sentito fare di recente: cara OPPOSIZIONE, visto che non riesci in alcun modo a scalzare IL BERLUSCA dal suo scranno, se tieni davvero al bene dell’Italia fai un gesto eroico. Che tutti i PARLAMENTARI di opposizione presentino IN GRUPPO le loro DIMISSIONI davanti al Capo dello Stato. Il Parlamento senza opposizione non può esistere e in questo modo obbligherebbe il Capo dello Stato ad indire NUOVE ELEZIONI entro e non oltre la prossima primavera. In questo modo il potere decisionale sul futuro dell’Italia tornerebbe in mano ai soli che ne hanno la potestà, cioè I CITTADINI. Ma questo non accadrà mai, perchè l’opposizione come la maggioranza non rinunceranno mai ai FAVOLOSI EMOLUMENTI che senatori e parlamentari (uso le minuscole con proposito) ricevono se portano a termine il loro mandato. Forse l’opposizione non ha poi così a cuore il bene dell’Italia come dice di avere. Questo sì che ci dovrebbe portare a VERGOGNARCI di chi siede sugli scranni romani!!!

    (Fabio Mammi)

  8. Da che pulpito?
    Mi chiedo perchè bisognerebbe dar retta alla parole di Belpietro il quale è stato lui ad invitare l’opposizione a dimettersi (e questo Mammi lo sa bene, ma chi è che ha così tanto coraggio da citare il nome del giullare di corte Maurizio?), quando l’unico che ha colpe è il governo? Cioè, il governo fa danni ed è l’opposizione a dover dimettersi? Poteva farlo Berlusconi durante l’ultimo governo Prodi ma non lo ha fatto e non perchè tiene alle proprie poltrone come sostiene la tesi del sig. Mammi ma perchè sarebbe un atto stupido e totalmente senza senso, come ammettere una colpa quando di colpe non se ne ha.
    E poi che cosa vuol dire “da sempre il potere ha attratto le donne”? Sono state le donne a cercare Berlusconi per i festini o il contrario? Anche la mafia da sempre cerca il potere ma non per questo bisogna ospitarla in casa anche se c’è chi lo ha fatto, ma si sa, gli equini bisogna pur tenerli in forma. Mi piace il sessismo come argomento perchè è incredibile quanto l’uomo cerchi di sfruttare la donna a proprio piacimento (sia a letto che in parlamento) per trarne benefici e poi sempre pronto a scaricarla quando gli si rivolta contro. Non è naturale, è perverso se non sadico. Dopo le “parallele convergenti” di Moro, le Dispari Opportunità di Berlusconi & co.
    Per ultimo, spezzo una lancia nei confronti dell’opposizione (Asmir sei impazzito? forse). Non è vero che non sa più come combattere il governo e quindi si affida ai soliti scandali per farlo cadere, non ne ha più semplicemente le forze. Le persone ci sono ma se la volontà vien meno non ci salti più fuori. Chi te lo fa più fare ormai di combattere un governo dove dopo l’ennesimo (e non sto qui a riscriverli tutti, non basta il server per contenerli) scandalo il giorno dopo ha a disposizione la televisione ed alcune testate giornalistiche pronte a difenderlo con le solite arrampicate sugli specchi. Ormai non si tratta più di opposizione inefficace ma anche di gente stanca di tutto questo e nessuno lo ha ancora capito. Penso che non sarà l’opposizione a far cadere Berlusconi, non sarà il KGB e non sarà Lalic Asmir. Sarà il suo stesso comportamento che lo porterà ad un livello tale da andare contro i suoi stessi elettori (per quanto lobotomizzati siano) e torneremo alla solita filastrocca italiana alla Piazzale Loreto o Tangentopoli, dove milioni di italiani fascisti in un giorno diventano antifascisti, dove milioni di socialisti diventano Dipietristi… ma da buoni italiani, con il passare del tempo, riscoprono i vecchi valori quali fascismo e antidipietrismo. Cioè, più di chiedere le dimissioni cosa dovrebbe fare? Più di giustificarle, cosa dovrebbe inventarsi? Penso che persino nella repubblica delle banane di Allen arrivati a questo punto il leader maximo si sarebbe dimesso. Si tratta di dimissioni, non ti stiamo mandando al patibolo; è la cosa più democratica che ci sia. Ammetti le tue colpe, da buoni italiani ti perdoneremo tutto e già che ci siamo ti dedicheremo una piazza, come abbiamo fatto con Craxi.
    Dicono che l’opposizione dovrebbe parlare di politica invece che dei scandali, ma a che livelli di politica siamo arrivati? Prostitute e corruzione in tutti gli ambienti sono politica? Se volete parliamo del felicissimo liberismo sfrenato o dell’abolizione della proprietà privata, di corporativismo oppure della scala mobile ma a giorno d’oggi vi sembra possibile? La vostra risposta sarà sicuramente no, per questo è così stupido invitare a spodestare Berlusconi con la politica quando è stato l’elemento principale a distruggerla.
    A me sinceramente dà veramente fastidio il comportamento di qualcuno, anzi, di molti. Critiche a pioggia nei confronti di giornalisti con argomentazioni quali “sempre pronti a dir su ma mai a far qualcosa”, quando le loro stesse argomentazioni gli si possono rivolgere contro data l’alta ipocrisia e scarso senso di appartenenza ai valori. Da che pulpito?
    Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

    (Asmir Lalic)

  9. Per Mammi
    “Forse l’opposizione non ha poi così a cuore il bene dell’Italia come dice di avere”. Ma da che pulpito viene la predica!!!!! Abbiamo un premier che ha dimostrato che ha tutto a cuore meno che il bene del nostro Paese. La sua concezione di governare è quella del IO SONO IL CAPO E VOI SIETE I MIEI DIPENDENTI!! Vorrebbe l’Italia a sua immagine e somiglianza ma non è così che funziona. Provi a vergognarsi lei, Signor Mammi, sul fatto di chi siede sugli scranni romani nello schieramento politico della maggioranza. Con l’attuale legge (schifezza) elettorale il Cavaliere ha nominato tutto il suo entourage. Medico privato, avvocato di fiducia, ex o attuali dirigenti di Mediaset, ecc. ecc. Mancano solo i maggiordomi e le governanti poi li ha nominati tutti. Secondo lei questi qua hanno a cuore l’interesse dell’Italia? Ma mi faccia il piacere!!!!!!!
    Cordiali saluti.

    (Antonio)

  10. Per Lalic e per Antonio
    Leggere le frasi e capire il senso. Questo bisognerebbe fare in un forum di commento popolare. Togliete per un attimo i paraocchi e ascoltate. Nel mio commento ho scritto che questo governo da mesi ormai non fa più il bene dell’Italia e ho anche scritto che se si vuole detronizzare il BERLUSCA non vi è altra maniera di quella da me proposta. Cercate di vedere il quadro nella sua totalità, non fermatevi sui piccoli particolari senza contestualizzarli.
    Caro LALIC, ribadisco CON FERMEZZA che se una “donnetta” riceve una telefonata dal BERLUSCA può sempre indignarsi e mandarlo a quel paese. Quì nessuno ha fatto niente contro la sua volontà, sia ben chiaro. Stigmatizziamo finchè vogliamo il comportamento del premier perchè è giusto farlo, ma ribadisco che non stiamo parlando di vergin pulzelle e riconfermo ciò da me scritto: E’ SEMPRE STATA COSI’, se ci si sveglia solo ora vuol dire che prima si dormiva saporitamente. La proposta di BELPIETRO, caro LALIC, andava ascoltata dall’inizio alla fine ed allora aveva un senso logico. Vediamo come vanno le cose in ITALIA: siamo una democrazia parlamentare e quindi se un governo ha la maggioranza dei parlamentari, foss’anche di uno solo, la legge prevede che esso provi a governare. Non importa, per la legge italiana, se i parlamentari sono stati comprati, affittati o semplicemente convinti. Questo dice la legge. Da sempre in Italia i piccoli partiti hanno fatto e disfatto governi cambiando camicia e bandiera ad ogni soffiar di venticello e sempre per puro interesse. A volte di partito, spesso per se stessi. Possiamo star qui 10 anni a domandare al Berlusca di dimettersi, ma finchè lui ha i numeri continuerà a starsene seduto sul suo scranno, perchè sa che se si dimette viene sommerso dai processi. Si dirà: MEGLIO, E’ GIUSTO COSI’!!! Certo, per molti è così, ma non per lui. Ci tiene alla sua sporca pellaccia. Allora cosa ci rimane da fare. Da solo non se ne va, allora che si dimettano tutti, si vada dal Capo dello Stato e si indicano nuove elezioni.
    Antonio, non indignamoci perchè il Berlusca si circonda del suo entourage di MEDIASET e, come dicevo prima, è sempre stato così in Italia. Mastella si circondava di parenti, i vecchi politicanti cercavano sempre di affiancarsi amici e persone di fiducia, da sempre è così. Sapete cosa davvero mi indigna. L’indignazione unilaterale. Ma non vi dice niente la storia politica italiana, i vari DE MITA, CRAXI e tutti i maneggioni di allora. Non vi dice niente DINI e la sua consorte. Che pochezza il paese che non trae insegnamento dal suo passato.
    BUONA VITA a tutti voi.

    (Fabio Mammi)

  11. Puntualizzazioni
    Caro Sig. Mammi, le elenco gentilmente alcune precisazioni su alcuni passi del suo discorso che non mi tornano:
    – “Qui nessuno ha fatto niente contro la sua volontà, sia ben chiaro”. Ci mancherebbe! Pagare una donna dopo una prestazione sessuale e reiterare l’azione è REATO, sfruttamento della prostituzione; infatti anche l’avventore di una prostituta la quale va sulla strada di sua spontanea volontà commette reato. Se poi l’atto si consuma contro la sua volontà si passa allo STUPRO!
    – “Non importa, per la legge italiana, se i parlamentari sono stati comprati, affittati o semplicemente convinti.” No, per legge se il pagamento è validato da prove, questa è CORRUZIONE.
    – “Sapete cosa davvero mi indigna. L’indignazione unilaterale”. No, ma questo è un parere personale, a me indigna di più la gente che cerca di difendere ancora un FARABUTTO che si “concede” in festini orgiastici, reca visita alla propria squadra di calcio e si occupa solo di trovare il cavillo per non comparire davanti ai giudici. E poi vuole fare il paladino della famiglia. Che schifo quell’Italia.

    (Alessio Zanni)

    P.S. – Non tiriamo fuori l’opposizione, in questo caso. Qui stiamo analizzando il primo rappresentante del Pdl; gli altri schieramenti hanno problemi (altrettanto seri) che vanno analizzati specificamente in altre discussioni.