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“No a metodi di ricerca e di estrazione degli idrocarburi non convenzionali”

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"In Emilia-Romagna non saranno consentiti metodi di ricerca e di estrazione degli idrocarburi non convenzionali". Lo ha detto l'assessore regionale alle attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli, in relazione alle domande per la ricerca di idrocarburi presentate in questi mesi dalla società Hunt Oil. Sulla vicenda è intervenuto con una interrogazione il capogruppo del Pd, Marco Monari, in cui si evidenziava che Hunt Oil "ha utilizzato negli Stati Uniti una tecnica di estrazione di gas basata sulla fatturazione idraulica, che ha sollevato preoccupazioni in quanto ritenuta da una parte della comunità scientifica dannosa per la salute ed il territorio".

"Tuteleremo al massimo il territorio ed i cittadini che lo abitano. L'Appennino emiliano-romagnolo - continua Muzzarelli - è tanto pregiato quanto delicato perciò continueremo a porre vincoli severissimi alla ricerca su territori franosi e delicati, nei parchi ed in prossimità di beni storici ed architettonici. Ricordo anche due ulteriori aspetti di queste procedure. In primo luogo, attualmente siamo in fase di valutazione di impatto ambientale (Via) per la ricerca e non per la coltivazione, per la quale serve, in ogni caso, un'altra Via e che non comporta alcun obbligo né automatismo di dare parere favorevole. Inoltre, nella nostra Regione anche il pozzo di perforazione per la ricerca deve essere sottoposto ad una Via apposita. I cittadini sappiano quindi che le norme, la politica e le azioni della Giunta regionale saranno sempre più orientate a garantire la loro sicurezza e quella del territorio. Noi le faremo rispettare, come sempre, perché per noi questi sono valori prioritari".

1 COMMENT


  1. Il procedimento di idrofratturazione a scopo di estrazione di gas usa molta acqua miscelata a molte diverse sostanze chimiche e a un “proppante”. Le sostanze chimiche rilasciate nell’ambiente possono inquinare le falde acquifere e i fiumi e se sono nocive possono mettere a rischio la salute umana. Inoltre gli inquinanti, se entrano nel ciclo dell’acqua, possono danneggiare i foraggi e conseguentemente il latte delle mucche che producono il Parmigiano Reggiano.
    Pensiamoci bene.

    (Commento firmato)