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GMG a Madrid? Me gusta!

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E’ l’anno della GMG: dopo Sidney 2008 la Giornata mondiale della gioventù, giunta alla dodicesima edizione, ritorna nel vecchio continente facendo tappa a Madrid. Anche un nutrito gruppo di ragazzi della montagna vi parteciperà. Undici giorni in terra iberica dal 16 al 21 agosto, nel segno della condivisione e della fede e dell’incontro

Centinaia di migliaia, spesso milioni i ragazzi presenti a ogni GMG, provenienti da ogni parte del pianeta e richiamati dal Santo Padre per condividere la propria fede e vivere una settimana all’insegna della spiritualità cristiana. Anche i ragazzi dell’Oratorio di Castelnovo ne’ Monti hanno deciso di partecipare.

Ma non è così semplice: il viaggio, l’alloggio e altre spese rendono la trasferta alquanto onerosa, soprattutto se si considera il periodo economico attuale che non permette grossi acquisti e obbliga a grandi sacrifici. Nasce quindi il desiderio di voler abbassare il costo dell’esperienza madrilena, di diminuirne il prezzo per dare a tutti la possibilità di partecipare a questo evento così unico nel suo genere. Loro, i ragazzi, sono un gruppo e l’esperienza è di quelle che si portano dentro per tutta la vita, per cui vogliono esserci tutti. Quattro chiacchiere con loro fanno subito capire che Madrid è una meta da conquistare, che niente è dovuto, e come afferma Giulia, “Noi come Oratorio ci siamo viziati con dei grandi eventi, che ritengo siano quello di cui ragazzi della nostra età hanno bisogno. Eventi dove si ci incontra, si cammina insieme, si condivide in un momento in cui è difficile fare cose sane. Quello che vogliamo fare è testimoniare che nel nostro paese c’è un gruppo di giovani che s’impegna che crede, che ha fede, ma che soprattutto ha ancora fiducia”. Lucia sottolinea come sia importante far capire che le iniziative sono del gruppo, e di come si ci senta orgogliosi di appartenervi. I ragazzi però sono ben consapevoli che la Spagna sarà solo una tappa di un percorso importante e ambizioso che hanno intrapreso. Quello di dare vita al nuovo oratorio. Oltre i muri. A renderlo vivo e abitato. La sfida più importante, insieme a tutta la comunità. Comunità non solo parrocchiale a cui chiedono aiuto e sostegno anche economico per “portare tutti,” circa settanta ragazzi. Inoltre c’è il desiderio promuovere alcune iniziative per raccogliere fondi.

Dopo vari incontri e numerose proposte, i ragazzi della parrocchia di Castelnovo ne’ Monti sono riusciti a trovare le giuste iniziative da presentare per poter raccogliere i fondi utili alla causa. Vendita di torte alla chiesa della Resurrezione dopo le messe, pesche-giochi per i bambini in giro per il paese, vendita delle magliette ufficiali della GMG, oppure attraverso l’organizzazione di cene e serate musicali nel salone della Pieve e in altri locali di Castelnovo (saranno presenti al concerto dei QNSB al Parco Tegge il 10 giugno, ndr).

C’è la voglia di fare, di unirsi, di creare un gruppo che sia già forte prima della trasferta in terra spagnola. Un gruppo che vuole conquistarsi per davvero la GMG, collaborando e unendo le forze in modo rendere l’esperienza meno cara (per i genitori) e facendola iniziare mesi prima della partenza.

Ma sono tante altre le idee che frullano nella mente dei giovani dell’oratorio della “Pieve”.

Una di queste è il concorso “Facce da Madrid”. Le foto dei partecipanti, presto saranno appese nelle vetrine dei negozi castelnovesi e di fianco ad esse sarà presente una frase composta dagli stessi, la quale descrive il pensiero, l’aspettativa di ogni singolo ragazzo sulla GMG madrilena. Sarà possibile votare la frase più bella e il suo compositore/vincitore avrà un ulteriore sconto di 100 euro sulla quota del viaggio.

C’è poi l’idea di sviluppare un diario, da pubblicare quotidianamente sul web, che raccolga le esperienze e i pensieri dei ragazzi durante la loro permanenza a Madrid. Questo creerebbe un ulteriore legame tra chi è partito e chi è rimasto a casa, tra la comunità a Madrid e quella a Castelnovo, tra chi è andato e chi non li ha potuti seguire. Soprattutto per coloro che avrebbero voluto esserci, ma non hanno potuto.

Simone conclude: “Non si tratta infatti di una semplice raccolta fondi, di una richiesta di elemosina o un tentativo per intenerire qualcuno. Bensì vi è la voglia di creare un gruppo di amici che si uniscono per raggiungere un traguardo comune, più grande e lontano. Un gruppo di persone che vuole lavorare e collaborare per arrivare a Madrid insieme. Un gruppo di ragazzi che vuole mostrare alla comunità ciò che è in grado di fare e di dare. In bocca al lupo e buon viaggio, giovani!”.

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