Home Cronaca Sul Cusna vigila Mascia

Sul Cusna vigila Mascia

115
2

Sabato 2 giugno il consiglio della Sezione reggiana del Cai si è riunito al Rifugio Cesare Battisti. La riunione è stata anche l’occasione per incontrare la nuova gestrice del rifugio, che si trova a 1761 m nel cuore del Parco nazionale, tra il Cusna e il Monte Prado. Da aprile infatti a gestire il Battisti del Cai è una giovane ragazza di Viano, Mascia Prodi, grande appassionata di montagna, che ha preso il posto di Roberto Bagnoli, storico gestore del rifugio, che ha passato la mano per dedicarsi ad una attività simile ma in una zona collinare. Mascia è volontaria della Protezione civile Ana, collabora da tempo ai corsi del Cai di ciaspole e ferrate, sta per conseguire la qualifica di accompagnatore sezionale di escursionismo e fa parte dell’organico della neonata Scuola di escursionismo del Cai reggiano. Nella gestione del rifugio è aiutata dal fidanzato, Gianluca Bigi, anche lui nell’organico della scuola di escursionismo. I consiglieri del Cai, dopo la riunione, hanno potuto apprezzare la cucina del Rifugio, curata dalla cuoca Alina.

La giornata si è conclusa con la consegna a Mascia Prodi, da parte del presidente del Cai, Iglis Baldi, e del vicepresidente Aldino Marmiroli, di una nuova barella per il soccorso invernale che verrà collocata nel bivacco sempre aperte adiacente al rifugio.

La barella è stata acquistata grazie ai contributi del Cai, del Soccorso Alpino e dei genitori di Cristian Artioli, il giovane alpinista reggiano caduto nel 2007 nel Gruppo del Monte Bianco. Cristian, istruttore del Cai, era un grande amante della montagna e del Battisti, che proprio poco prima della sua scomparsa aveva deciso di dedicare tutto il suo impegno e la sua passione al rifugio Battisti. Particolarmente toccanti le parole della famiglia inviate al Cai, in cui esprime un ringraziamento a tutti e in particolare al Soccorso Alpino, “sperando che questa barella non venga mai usata, e che resti per sempre vuota. Ancora ci piace pensare Cristian fra i boschi, sui monti o dietro ai fornelli del rifugio tra una risata e un piatto di zuppa di farro”.

2 COMMENTS

  1. Auguri
    Se tutto va bene ci vediamo a febbraio quando, per la seconda volta, con “Balla coi lupi”, dormiremo all’aperto con i nostri cani. Ma prima sarà come è ormai tradizione grande festa al Rifugio. Per adesso un solo grande augurio (non mi piace “in bocca al lupo”!|).

    (Artù)