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Gasherbrum 2: il giorno dopo… e il programma dei prossimi giorni nelle parole di Nicola

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Sul sito www.gasherbrum2011.it Fabrizio esterna le sue sensazioni durante e dopo la salita alla vetta e lo fa con questa parole:

E' nero quando usciamo dalla tenda a 7000 m. del C3.
Salire qui il giorno prima è stato impegnativo, ma con l'accordo di quanti stanno tentando questa montagna, la fatica è ripartita e condivisa.
La frontale sfregola tra le roccette che sopra C3 non finiscono mai.
Così la neve portata dal vento.
Quando ormai la fatica comincia a cambiarti, ed è lei a guidare, la luce di soppiatto entra nella tua visuale.
Tutto comincia a diventare bianco.
E' il bianco a sostituirsi al nero.
L'ultima parte della montagna, che si schiude alla nostra immaginazione, non può ancora essere contemplata, c'è ancora un passo da fare.
C'è ancora un passo da fare.
Questa ondata di bianco ci avvolge.
Bianca è la luce, bianca è la neve, bianca è la nebbia.
Fatica che tiene in bilico l'equilibrio tra l'essere presente e l'allontanarsene un po'.
Il respiro deve essere costantemente forzato e cadenzato, come se tu avessi perso la memoria biologica.
Il controllo di te è meglio evitare di perderlo.
Dopo undici ore di combattimento tra te e l'altro ti accorgi che qualcosa attorno a te sta cambiando.
E' prepotente.
Alzi gli occhi e sopra non trovi che azzurro.
Azzurro. Come l'aria.
Azzurro che quasi brucia.
La mia vetta è una gioia più mia che della montagna.
Interiore. Fortissima.
Un lungo percorso, suonato con strumenti sempre più acustici..
Poi la discesa, attenta, interminabile.
Oggi siamo al CB, ed è come svegliarsi la mattina, raggianti, certi di avere sognato alla grande.
Anche se l'immagine rimasta ha i contorni un po' incerti.
Una nuova mattina.

E Samuele ringrazia "il mondo intero" per questa conquista

A Giovanni mio nonno per quello che mi ha insegnato, alla Marta, ai miei Sei Nipoti, mio Padre, figlio di Giovanni e mia Madre. A STECCA, qualcosa di più che un fratello e la Chiara, mia Sorella e Azzo, Mario, la Marghe, Matteo, Gemma e famiglia, Emilio, uomo che non conosce l'invidia, Gessica e Emmi, Greta: mio fratello, Michela, Beatrice, Allegra e con loro Ester e Lino. L'altro Fratello Fassano: Marco, Sara,"gigio" e Mattia, Pastore e famiglia,"stavolta non ha vinto nessuno!" Belf, senza il quale non si puo ridere Monica Annette e il futuro "gigantista": Jacques. Il grandissimo Mauro Bieler, Sonia, le loro ragazze e coloro che mi hanno coccolato per diversi inverni. Anna e Nello. Alla Kikka, animo sensibile e sempre in pena! Al "druido" Giampa e la Vale, Lillo, poeta irrequieto e Randa Dj. A sua "santita" mio Zio Dante e a chi lo sopporta! Grazie Tiziana!Ad Angelo Baldini, che ha saputo leggere le varie situazioni anche da lontano e al mitico "valli"!.A tutti i miei parenti "piansani" in senso buono, ai quali, con sorpresa, piace la montagna più di quanto pensassi! All'avvocato che adesso a gla in tal... é vero wuoller?a A Rius, grande appassionato di sport e a tutti i ragazzi del mio sci club "il Cerreto". A Gigi della Marfisa che spero ci rinviti a bere qualcosa dopo aver portato il gagliardetto degli Alpini in cima al "zucalotto"! A coloro che mi hanno aiutato a realizzare questo sogno concretamente l'ex "briatore" Ciano Coriani, Cristian e Raffa! Al GRANDE Marci che mi ha attaccato la passione e il rispetto per la montagna!A "Razzo", neanche la ripetizione di tutti i 14 ottomila per due volte vale quello che hai fatto e continuerai a fare con gli "assi"! Per ultimi ma non per inportanza ai miei compagni: al "Ruffo" al quale va tutto il mio rispetto per la scelta professionale e responsabile, che ha dovuto prendere tornando dai campi alti con le proprie forze! E' piu difficile rinunciare che arrivare in cima. A "da polenta" Nicola senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile!A Fabrizio per il quale non ci sono parole!
E a Leila, che con la sua discreta presenza ci ha accompagnato fino alla vetta...

Gasherbrum...e il programma dei prossimi giorni nelle parole di Nicola, il capo spedizione.

La vetta, ogni alpinista lo sa, non è il punto d'arrivo ma uno dei traguardi da raggiungere e superare, per poi avviarsi verso uno nuovo ed entusiasmante, portando con sè il bagaglio di esperienza e di emozioni di quello precedente!
Quindi, ripartiamo verso Gilgit e lo facciamo con lo stesso spirito che ci ha guidato sino qui, bando alle mollezze e cercheremo di raggiungere Skardu entro 4 giorni, non potendo attraversare il Gondogoro La a causa di alcuni incidenti che hanno coinvolto i portatori proprio sul versante di Hushe del passo.
Giunti a Skardu, dove recupereremo l'amico Hamzah (liason officer atipico) lasceremo perdere i voli e attraverso la Karakorum Highway devieremo a nord per incontrare i bambini ospiti del Ceena Welfare Service per consegnare i soldi raccolti dalla vostra solidarietà (estorta in cambio delle magliette disegnate da Lele e prodotte da Fraise de Bois).

Sul sito www.gasherbrum2011.it, nella sezione "foto", belle immagini della salita alla vetta.