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I ticket sanitari entrano in vigore lunedì 29 agosto

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I ticket sanitari, previsti dalla manovra economica del governo, entrano in vigore anche in Emilia-Romagna a partire dal 29 agosto. Lo annuncia la Regione, che spiegherà le modalità di applicazione nel corso di una conferenza stampa apposita che si svolgerà giovedì 25 agosto a Bologna. Ad essa parteciperà Carlo Lusenti, assessore regionale alle politiche per la salute.

 

2 COMMENTS

  1. Scandaloso
    E’ scandaloso tutto questo, quando si pensa che i nostri parlamentari non pagano nulla, nemmeno il barbiere, noi comuni mortali, costretti a dichiarare il reddito perchè dipendenti e/o pensionati, ancor peggio disoccupati, una vita di lavoro per costruire una piccola casa sotto quale vivere costruita con tanti sacrifici, mai un abito della festa, fare studiare i nostri figli senza nessun beneficio economico e tasse sempre più alte; arrivare a fine mese tirando la cinghia, etc. etc. VERGOGNA! Ho passato una visita dopo una caduta per infortunio sul lavoro e se ho voluto cercare di capire il danno subito ho pagato ben 100 € recandomi all’U.S.L. da medico libero professionista. Ho problemi alla schiena, pago le medicine, ho problema agli occhi, pago i colliri… Non potrei utilizzare il videoterminale per più di 3-4 ore al giorno oppure fare pause per la vista ed invece se non voglio perdere il lavoro faccio anche fino a 10 ore al giorno nei periodi in cui c’è bisogno… Io almeno un lavoro ce l’ho anche se dopo tanti anni arrivo a circa 1.200 € con tanta responsabilità. Mi hanno alzato la pensione di altri 3 anni quando sarei potura andare coi 40 di servizio (ne ho 38…), poi la pensione me la pagheranno con l’età anagrafica e la liquidazione dopo 2 anni dal collocamento a riposo. Con che cosa mangerò in quei due anni? Poi a Reggio si vive e l’assistenza non è delle peggiori anche se per le prestazioni diagnostiche occorre aspettare mesi e mesi; non ci sono letti, ma se paghi il giorno dopo trovi posto. Allora mi chiedo a che servono le urgenze? A che serve la prevenzione? I nostri politici assenteisti percepiscono stipendi incredibili, dopo 2 anni e 6 mesi SE NE VANNO IN PENSIONE, ma prima creano danni a discapito della gente che da sempre ha pagato le proprie tasse; e che stipendi ed i benefit e la liquidazione? Dobbiamo risanare il debito pubblico, ma chi l’ha creato? Che inizino loro, non togliere quello che i nostri genitori con sudore e sacrifici ci hanno lasciato. E i nostri figli che fine faranno? Poi hanno il coraggio di chiamarli MAMMONI. Ma loro quando andranno a lavorare? E nel frattempo chi li mantiene? Chi cura gli anziani se ci fanno rimanere a lavorare fino a 60/65 anni che ne abbiamo bisogno noi di assistenza? Spero che qualcuno faccia la rivoluzione. Non leggo i giornali, non guardo la tv, ascolto le notizie per radio… Almeno non li vedo. Corrono dietro a delle stupidaggini per distoglierci dalla realtà, perchè non spiegano i diritti dei cittadini soprattutto di coloro più bisognosi? Nessuno lo fa… Nemmeno i sindacati e se chiedi ti viene risposto “vedremo se sarà possibile intanto faccia domanda”. Continuano a litigare, bell’esempio per la nostra gioventù! Casi politici, ANDATEVENE A CASA, FATE SOLO DEL MALE AGLI ITALIANI ONESTI. Vi ricordate quando i nostri genitori andavano all’estero per mandare a casa un po’ di soldi per la famiglia? Avevano 15/16 anni, ma se volevano mangiare era così. Non hanno fatto fortuna, hanno solo aiutato i loro genitori altrimenti non avrebbero potuto mangiare nè fare studiare i figli volenterosi. Siamo tornati indietro di 60 anni. Questa è libertà, giustizia, UGUAGLIANZA? State perdendo tempo per distrarre l’Italia dalla vera crisi economica. Avete dato pensioni con 15-19-25 anni di contributi; gente con la vita davanti, spalle robuste, che avrebbero potuto fare dell’Italia uno degli stati più ricchi europei? Cosa volete ancora? Togliete persino i diritti a chi vi ha mantenuto per tutta la vita, a chi ha costruito ed è morto per la libertà, il lavoro e quello che più fa schifo, avete tolto i diritti ai malati, disabili veri!

    (Commento firmato con amarezza nel cuore)