Home Cronaca “Attenzione al risorgente nazifascismo”

“Attenzione al risorgente nazifascismo”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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In un Paese dove si instaura il reato di clandestinità, dove si pensa con le ronde di rendere più sicuri i cittadini, dove con proposte di chiaro stampo nazista si propone di prendere le impronte digitali ai bimbi rom, dove attraverso il licenziamento si crede di contrastare la disoccupazione e dove si fa la guerra ai terroristi oltre confine ma si proteggono i terroristi neri degli anni di piombo, stupisce e allarma che non si utilizzi altrettanta risolutezza nel contrastare il fenomeno dello squadrismo fascista molto diffuso nella capitale e il riorganizzarsi di strutture para fasciste e neo naziste.

Già nella nostra Fabbrico in occasione della ricorrenza della storica battaglia del 27 febbraio, un manipolo di "orgogliosi" fascisti con tanto di vessilli, fa da penoso contorno al corteo partigiano. Ora, ma non da oggi, il 3 settembre si daranno appuntamento a Revine i nazisti di mezza Europa e per giunta il 24 e 25 settembre si raduneranno a Genova le camicie nere di un nuovo fantomatico partito nazionalista italiano.

Un insulto per il capoluogo ligure, decorato con la medaglia d'oro per la Resistenza, prima città italiana dove il 26 aprile i nazisti del generale Mainhod firmarono la resa nelle mani del partigiano Remo Scappini.

L'Anpi nel manifestare tutta la propria preoccupazione per il susseguirsi sempre più frequente di simili e squallide manifestazioni, anche attraverso un convegno promosso a Festa Reggio, chiede con forza ad autorità competenti ed istituzioni di mobilitarsi con maggiore attenzione nei confronti del maramaldeggiare crescente del nazismo e del fascismo non solo in Italia.

Occorre aver rispetto per la storia di tanti italiani morti per sconfiggere queste idee balorde, per cui non è tollerando o vigilando che si assolve ad un compito ben preciso; la legge parla chiaro su questo ed occorre rispettarla, nazismo e fascismo non hanno cittadinanza alcuna, in ogni angolo del mondo.

La storia di questo Paese, la nostra storia, il sangue di migliaia di partigiani morti per un'Italia non di certo come quella di oggi, non ammette simili offese, non ammette amnesie, titubanze e la sbadataggine del governo di turno.

Occorre essere sempre vigili, la storia insegna, perchè non è ammissibile che nell'Italia del 2011 venga cancellato il 25 aprile proprio per mano dello Stato ed il medesimo Stato non sappia far nulla di meglio che tollerare quanti ancora credono nel passato di violenza, razzista, nazionalista e fascista sconfitto proprio il 25 aprile.

(Anpi Reggio Emilia)

4 COMMENTS

  1. Soffia uno strano vento
    Il Partito nazionalista italiano, una formazione neofascista fondata da Gaetano Saya nel 2009, attraverso il web ha fatto partire una campagna di adesioni alla prima adunata delle legioni. Il programma per la liberazione dell’Italia è articolato in 25 punti e prevede tra l’altro che possono essere cittadini italiani solo i connazionali di sangue italiano, che gli immigrati in Italia dopo il 1977 debbano immediatamente lasciare il paese, chiede la statalizzazione di tutte le imprese, gli istituti di credito e le industrie, l’introduzione della pena di morte per usurai, profittatori e politicanti. Le donne non possono ricoprire alcun incarico nel partito e l’impegno per la realizzazione di questi punti da parte dei dirigenti deve essere totale, anche esponendo la propria vita. Tra le altre cose guerra dichiarata anche agli omosessuali, ai comunisti che permettono agli stranieri l’invasione della nostra nazione. Un giornalista di @CRepubblica#C ha ricevuto pesanti minacce per aver riportato l’inchiesta che documenta la storia del Pni. Soffia uno strano vento. La crisi economica, politica e sociale preoccupano e spaventano, ma non devono portarci a considerare folklore iniziative come queste. Perchè la storia ci ha insegnato che la democrazia e la libertà sono un bene da tutelare.

    (Cinzia Formentini)


  2. In una società come la nostra dove chi più la “spara” grossa e chi più “urla” viene ascoltato e ha i suoi agognati 5 minuti di popolarità, si sta da tempo sottovalutando il potere delle parole. Abbiamo più volte sentito politici usare frasi razziste e al limite (se non anche superato) dell’incitamento all’odio razziale, per citare alcuni nomi (ma cito per difetto…): Gentilini, Borghezio, Calderoli, Speroni… ecc. Dicendo sono solo parole non facciamo altro che “giustificare e tollerare” un male che invece non va nè giustificato nè tollerato ma anzi estirpato alla radice. Il partito di Saya è solo la punta di un iceberg… di un mondo sempre più potente e oramai nemmeno tanto nascosto. Io sono preoccupatissima e ritengo che sia un problema a cui occorre porre rimedio.

    (Monja Beneventi)

  3. Per l’Anpi
    Come gruppo montagnantifascista ci sentiamo di ringraziare l’Anpi per il supporto che ci ha sempre dato nelle attività informative rivolte ai giovani e all’organizzazione della festa del 25 aprile a Felina. Da alcuni anni abbiamo segnalato il problema della deriva intollerante e fascista che si stava espandendo tra i più giovani, soprattutto abbiamo fatto molta informazione riguardo Casa Pound. La mia impressione è che la questione Casa Pound sia stata sottovalutata anche dall’Anpi, che nelle manifestazioni contro questa sede non ha mai partecipato con la dovuta forza. Spero che da questo settembre si possa cominciare un nuovo percorso e spero vivamente che l’Anpi faccia sentire anche a livello nazionale la sua, IMPORTANTISSIMA, voce contro la brutta piega che questo paese sta prendendo.
    Con estremo rispetto.

    (Mattia Rontevroli)