Maria madre e discepola, come appare nella miracolosa Immagine della Ghiara, unisce da secoli nella comune devozione Reggio Emilia e Fivizzano. Lo ha ribadito ieri, domenica 28 agosto, mons. Giovanni Santucci, vescovo di Massa Carrara-Pontremoli nell'omelia della Messa presieduta al passo del Cerreto per il decennale della maestà eretta in onore della Madonna della Ghiara. In un simpatico toscano, il vescovo Giovanni si è rivolto ai tanti fedeli convenuti per sottolineare come oggi si tenda a mettere “nel condominio” assieme a interessi, affari, gesti, ricchezza anche Gesù; nell'antichità, nel Panthoen e nell'Areopago c'era posto per tutte le divinità. Ma Cristo non vuole questa collocazione; vuole suggerire originali e autentiche vie di speranza; il Vangelo offre nuovi modi per avere gioia. La felicità non consiste nell'avere, ma nel rendere felice la persona a cui si vuole bene. E mons. Santucci ha fatto riferimento alle Beatitudini, che privilegiano i poveri, coloro che piangono, mentre oggi si considerano beati i ricchi, coloro che fanno ciò che vogliono; e poi un riferimento dotto alla “pax romana” descritta negli “Annales” di Tacito: si sottomettono i popoli e si sopprimono gli avversari, una pratica in uso anche oggi. Ecco allora diventa indispensabile soffermarsi sul Vangelo, risorsa per la vita, al quale attingere la via nuova della speranza, della gioia e della pace. Affermava Pascal che la vita è un'avventura da cui nessuno esce vivo. Occorre donare la propria esistenza, compiere gesti di futuro, di speranza, seguire ideali di giustizia e verità, prendere la croce di cui parla Cristo, cioè saper donare la propria esistenza per il Vangelo perché nel mondo ci sia gioia. La Madonna in adorazione del Figlio, come rappresentata nell'affresco del Bertone in Ghiara diventa il modello: “contemplata aliis tradere”, cioè adorare per comunicare agli altri la realtà d'amore del Padre che è Gesù, e per essere testimoni dell'amore di Dio.
Hanno concelebrato col vescovo Santucci i parroci don Luigi Mandelli di Collagna e Cerreto Alpi, don Evangelista Margini di Castelnovo ne' Monti, don Bernardo Marovelli preposito di Fivizzano, i serviti padre Fiorenzo, padre Carlo e padre Anacleto, con il diacono Benito Zinani. Erano presenti, con la fascia tricolore, i sindaci di Collagna, Paolo Bargiacchi, e di Fivizzano, Paolo Grassi. Don Marovelli e padre Gobbo hanno sottolineato la rilevanza della maestà che unisce nella comune devozione alla Madonna della Ghiara i territori di Reggio e Massa, l'importanza di tenere viva questa devozione, di valorizzare questo incontro annuale di preghiera alla Vergine, l'inteso legame spirituale tra i santuari della Ghiara di Reggio e dell'adorazione di Fivizzano.