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“Interrogazione parlamentare per il Comune di Vetto”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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A poco ci interessa la richiesta del sindaco Sara Garofani di costituire in mora il ragioniere dimissionario del Comune di Vetto Novembrini. Sulla stessa pende la responsabilità grave di avere personale di fiducia che agisce in grave danno al patrimonio del comune montano. Il sindaco Garofani dovrà spiegarci come mai non si è mai accorta degli ammanchi delle casse del Comune e solo grazie ad una interrogazione presentata nel giugno scorso dai consiglieri dell’opposizione locale di centrodestra Fiori, Ruffini, Crovi e Pioppi è emerso uno dei presunti casi di peculato più gravi accaduti in provincia di Reggio; tale interrogazione mira a chiarire ciò che è accaduto anche negli esercizi precedenti. Lo stesso sindaco è stata ridicolmente difesa dai colleghi di centrosinistra dei comuni appenninici prima ancora di conoscere la vicenda per intero ed il suo percorso giudiziario.

Attraverso il presidente della Commissione giustizia del Senato, sen. Filippo Berselli, stiamo predisponendo un'interrogazione parlamentare volta a chiarire definitivamente la vicenda oltre che a richiedere con urgenza il commissariamento del Comune di Vetto d’Enza guidato dalla presidente della Comunità montana Pd Sara Garofani.

(Giuseppe Pagliani, capogruppo Pdl in Provincia)

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3 COMMENTS

  1. …il teatrino della politica…
    Continua il teatrino della politica. Oggi tocca all’interrogazione parlamentare e alla richiesta di commissariamento del Comune di Vetto.
    Solo una domanda, anzi due:
    1) cosa dovremmo dire e chiedere noi italiani allora al presidente del Consiglio visto come sta guidando l’Italia e il danno economico che lui e la sua maggioranza provocano al paese?
    2) Non sarebbe opportuno e utile che politici o pseudo-politici o persone prestate alla politica (così si definiscono quelli dentro al palazzo), riflettessero davvero sulla questione morale, sullo spreco e sui prvilegi di cui godono traedone le dovute conclusioni?
    TUTTI A CASA!!!!!!!!!!!!

    (MB)

  2. Egregio Sig. Pagliani
    Non voglio entrare direttamente nella polemica, ho solo una richiesta di chiarimento da farle, visto lo spessore intellettuale della sua comunicazione. Le chiedo gentilmente di informarmi quale è l’organo di competenza che in un ente pubblico controlla i bilanci? Volevo anche sapere a cosa serve il revisore dei conti in un Comune. Per i colleghi che lei chiama RIDICOLI a me viene da piangere conoscendo i suoi.
    Attendo una risposta, possibilmente, la ringrazio anticipatamente.

    (L.C.)

  3. Chi sa parli!!!!!
    Il Comune di Vetto si sta trasformando in un castello fortificato anzichè essere una casa aperta a tutti. La democrazia partecipata è la condizione per garantire uno sviluppo socio-economico di tutto il territorio montano. Quanto sta avvennendo a Vetto dimostra la crisi del modello del Partito democratico in tutta la montagna reggiana. I fatti di Toano, centrale biomasse, le elezioni a Villa Minozzo e Collagna dimostrano che il modello su cui si regge il Pd nel territorio montano è fallito, così come è fallita l’intesa cattolici-ex comunisti. Una cosa è certa: se abuso di potere c’è stato va perseguita la figura del dirigente comunale, ma le responsabilità di tutto ciò ricadono, perchè il controllo non è avvenuto, sul sindaco del Comune di Vetto. Saranno gli organi preposti a decidere il da farsi. Ma chi occupa la doppia funzione di sindaco di Vetto e di presidente della Comunità montana dovrebbe trarne le conclusioni e mettersi da parte. La demmocrazia la si esercita affermando la logica del chi sa parli. La nostra montagna ha bisogno di rinnovare la classe politica nelle persone e nel metodo. Ai cittadini credo vada rivolto l’invito ad usare tutti gli strumenti democratici per fare valere le loro ragioni anche fuori dal castello fortificato.

    (Marino Friggeri, coordinatore organizzativo Api, Alleanza per l’Italia)