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Interventi nei boschi per 600.000 euro col sostegno del Parco Nazionale

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In una conferenza stampa tenutasi stamane presso la Comunità Montana il Parco col Presidente Fausto Giovanelli ed il direttore Giuseppe Vignali ha presentato un programma di interventi del valore di oltre 600.000 euro che si intende realizzare coi fondi della misura 227 del PSR 2007/2013.

Il Parco si avvarrà della collaborazione dei Consorzi forestali: di Succiso rappresentato dal Presidente Oreste Torri, di Cerreto Alpi rappresentato da Erica Farina e dell'Alta Val Secchia rappresentato da Adriano Cerri.

Era presente il dr. Giorgio Govi quale tecnico forestale che ha progettato gli interventi.

Nell’Anno Internazionale delle Foreste - decretato dall’ONU per il 2011, per porre al centro dell’attenzione di Governi e amministratori la necessità di sostenere e favorire la gestione, la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo - il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano intende sviluppare un piano d’intervento, sfruttando al meglio gli strumenti economici destinati alla manutenzione del territorio, come la Misura 227 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna. L’obiettivo è quello di salvaguardare il patrimonio boschivo, renderlo fruibile e, soprattutto, creare occupazione, sia coinvolgendo direttamente ditte specializzate in interventi nel verde, sia nel comparto turistico.

 Le risorse che si intende utilizzare sono state stanziate dalla Comunità Europea che ha elaborato il testo “Politica di sviluppo Rurale 2007/2013” poi declinato nel “Piano strategico nazionale per lo sviluppo rurale” per l’Italia del 21 Giugno 2010. Anche l’UE ha voluto definire una strategia per le foreste, riconoscendone il loro ruolo vitale nel contrastare i cambiamenti climatici, e ha identificato le autorità regionali come partner essenziali per ideare e mettere in atto queste strategie. Ed è proprio il  Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia 2007-2013 (PSR) a premiare gli interventi all’interno dei Parchi e dei Siti d’Importanza Comunitaria, distretti territoriali che sul crinale appenninico sono per lo più coincidenti.

 I Consorzi e gli usi civici rappresentano la proprietà privata dei boschi e sono un alleato indispensabile per tutte le azioni rivolte alla manutenzione del territorio. In questo caso si sono resi disponibili a cofinanziare le azioni candidate sulla misura 227 dal Parco nazionale creando un’innovativa sinergia pubblico / privata per azioni di difesa attiva e qualificazione turistica.

«E’ impossibile iniziare questa riflessione sul territorio senza rivolgere un pensiero alle popolazioni colpite dall’alluvione in Lunigiana e nel Levante Ligureafferma Giuseppe Vignali, Direttore del ParcoEventi catastrofici come questi impongono delle scelte: il cambiamento climatico associato all’abbandono dei boschi e delle coltivazioni hanno reso l’Italia un territorio più fragile; è necessario investire in innovazione per fare laa nostra parte nel contenimento dei gas serra, ma è anche fondamentale investire nei settori tradizionali come la manutenzione del territorio e la prevenzione. Tali investimenti possono offrire, inoltre, occasioni occupazionali alle imprese forestali. Non bisogna sottovalutare, infatti, che la difficile situazione economica ed ambientale venutasi a creare negli ultimi anni impone un programma d'intervento per aiutare imprese e occupazione, e allo stesso tempo è possibile valorizzare il territorio anche qualificando l'offerta turistica».

 Il Parco ha individuato alcuni interventi prioritari:

- Obiettivo 1: potenziamento della multifunzionalità dei boschi con particolare riferimento alla fruizione pubblica nell'area dei laghi cerretani;

- Obiettivo 2: potenziamento della multifunzionalità dei boschi con particolare riferimento alla fruizione pubblica nel Boschi del Livello di Nasseta

- Obiettivo 3: realizzazione della Variante Alta all'Ippovia dell'Appennino Reggiano e manutenzione straordinaria Rifugio Rio Pascolo nel Consorzio Alpe di Succiso

 I consorzi e gli usi civici dell'Appennino reggiano si sono dimostrati i soggetti interessati e capaci, là dove necessario, di partecipare con co-finanziamenti, attuando in questo modo un proficuo rapporto di collaborazione pubblico-privato.

 L’Obiettivo 1 è stato affidato alla Commissione Beni Separati Usi Civici Cerreto Alpi. Trattandosi di lavori a elevato tasso di manodopera l'intervento si tradurrà in occupazione per la stagione 2012.

 L’Obiettivo 2, affidato Consorzio Volontario Forestale "Alta Val Secchia", prevede anche interventi  con finalità turistiche che contribuiranno allo sviluppo di capacita imprenditoriali, rendendo le imprese forestali capaci di erogare anche altri servizi.

 L’Obiettivo 3, che vede coinvolto il Consorzio Volontario Forestale "Alpe di Succiso", è teso alla manutenzione del territorio e allo sviluppo di microfiliere Gli interventi intendono, infatti, riqualificare i boschi interessati migliorandone la loro multifunzionalità. In particolare le funzioni di difesa del suolo, la regimentazione delle acque, la valorizzazione paesaggistica e lo sviluppo della recettività turistica.  

 «Grazie alla Misura 227 del PSR, il Parco intende sostenere il lavoro in un momento difficile - spiega il Presidente Giovanelli -  Sappiamo benissimo che per creare vera occupazione e sviluppo duraturo è necessario un salto di paradigma: non si può continuare ad attingere dalle risorse pubbliche. In momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, però, è necessario sfruttare anche piccole azioni che possono aiutare a mettere in campo un po’ di fiducia. Mentre ripensiamo al futuro, quindi, sosteniamo l’esistente».  

 

 

 

2 COMMENTS

  1. – Obiettivo 1: potenziamento della multifunzionalità dei boschi con particolare riferimento alla fruizione pubblica nell’area dei laghi cerretani.
    Egregio sig. Vignali, le proporrei di rendere disponibile il dettaglio del progetto così che ci si possa rendere conto cosa si intende per multifunzionalità e soprattutto per capire come questa sarà realizzata. E’ doveroso aprire ricordando ciò che è successo in lunigiana ancor più doveroso è essere trasparenti verso azioni che dovrebbero prevenire il ripetersi di simili tragedie. Conoscere i dettagli, come esempio, di questo progetto e poterli monitorare penso ci aiuterebbe a sentirci più tranquilli. Grazie.

    (mc)