Home Cronaca Mirca Gabrini: “Ecco la nuova mappa scolastica della nostra montagna”

Mirca Gabrini: “Ecco la nuova mappa scolastica della nostra montagna”

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E’ arrivato nei giorni scorsi ad essere posto al centro di assemblee e sedute pubbliche dei consigli comunali, ma del tema dell’accorpamento degli istituti scolastici chiesto dal ministero dell’economia nell’ambito della manovra finanziaria di luglio e della legge di stabilità di novembre, in montagna si discute ormai da mesi, come spiega l’assessore alla scuola di Castelnovo ne' Monti, Mirca Gabrini, che in rappresentanza del comune capodistretto ha seguito la cosa sin dall’inizio.

“E’ in realtà fin dal mese di luglio che abbiamo promosso incontri e riunioni per discutere di come rispondere alle imposizioni del ministero che, da un lato hanno previsto la soppressione di tutte le direzioni didattiche aggregandole in istituti comprensivi e, dall’altro, innalzato il numero minimo di studenti frequentanti le scuole indispensabile per assicurar a capo delle stesse la presenza del dirigente scolastico e del direttore dei servizi generali amministrativi. La modifica dei parametri numerici ha obbligato la montagna ad una revisione nella distribuzione delle dirigenze degli Istituti. La legge ha comportato la necessità di studiare possibili aggregazioni o fusioni sia per i comuni principali dell’Appennino, come Castelnovo, che in particolare per quelli più piccoli, che da sempre sono penalizzati da parametri numerici".

"A Castelnovo - sostiene la Gabrini - abbiamo perseguito un obiettivo che va oltre tali parametri, che ci consente una progettazione di prospettiva e una sostenibilità maggiore. Attualmente la situazione vede infatti la presenza dell’Istituto comprensivo di Castelnovo frequentato da circa 430 alunni delle secondarie di primo grado di Castelnovo, Felina e Vetto, della scuola di infanzia e primaria di Vetto e la presenza della direzione didattica di Castelnovo con le scuole di infanzia di Felina e Castelnovo, e le primarie di Felina, Castelnovo Pieve e Castelnovo Giovanni XXIII, con 670 studenti complessivi, a cui fa capo anche il Ctp. La scelta è stata quella di andare alla creazione di un nuovo ed unico istituto complessivo dettata anche da una esigenza ulteriore da tenere in conto: quella della sopravvivenza dell’Istituto comprensivo di Busana che raggruppa le scuole dei quattro comuni dell’Unione. Qui, in accordo con l’Unione ed il Comune di Vetto, per giungere a parametri numerici previsti dalla nuova normativa e che garantissero una certa tranquillità è stato scelto di 'concedere' le scuole vettesi, prima incluse nell’Istituto comprensivo castelnovese, alle dipendenze dell’istituto comprensivo di Busana. Per completare il quadro della realtà di Castelnovo, voglio sottolineare con grande soddisfazione, che l’ottenimento della dirigenza autonoma per il polo professionale superiore, con gli indirizzi alberghiero-agrario-meccanico-servici sociali, grazie alla scelta della nostra amministrazione comunale, è un traguardo molto importante per valorizzare appieno una realtà importantissima non solo per il nostro comune ma bensì per tutta la montagna. Un primo passo che richiede a tutta la comunità un importante impegno per far sì che l’offerta formativa sia rispondente ai reali bisogni e al contesto socio-economico del territorio, altrimenti, si perderebbe una grande opportunità".

"Un’altra importante decisione è stata quella dell’accorpamento tra gli istituti comprensivi di Carpineti e di Casina, che già oggi hanno la medesima dirigente scolastica, Giuseppina Gentili. Resta invece immutata la realtà dell’Istituto comprensivo di Villa Minozzo che con i suoi 220 alunni circa ha scelto di non adeguarsi alle disposizioni normative ma di chiedere l’ottenimento di una eventuale deroga e nel caso non fosse concessa di accorparsi con l’Istituto comprensivo di Toano.  Le decisioni prese sono state completamente condivise, partecipate e discusse dagli amministratori della montagna anche con la provincia e l’ufficio scolastico provinciale. Sono stati coinvolti gli organi collegiali delle singole istituzioni scolastiche interessate e i rappresentanti di ogni componente della scuola: genitori, personale ata, docenti, dirigenti".

Continua e conclude l'assessore castelnovese: "Ogni decisione è difficile, specie quando si hanno responsabilità amministrative, non sempre, anzi quasi mai, si riesce ad accontentare tutti, ma so che le scelte in merito a questa riorganizzazione della rete scolastica, che ci hanno imposto dal governo, sono  state prese con la convinzione di fare la scelta migliore per gli studenti, le loro famiglie, i nostri cittadini e la nostra montagna nel  pieno rispetto della norma e con forte senso civico. L’intero processo porterà ad alcuni cambiamenti interni all’organizzazione scolastica ma nessun sacrificio per gli studenti e le famiglie”.

 

1 COMMENT

  1. Sono un genitore di Toano, ho ragionato con molte persone su questo argomento e mi sono convinto che le posizioni del mio sindaco siano quelle giuste. Faccio i complimenti agli amministratori di Toano e Villa, la via intrapresa, per quanto scomoda, è quella giusta. Non riesco a vedere in questi accorpamenti nessuna razionalizzazione volta a migliorare l’offerta formativa proposta ai nostri ragazzi, offerta peraltro che già non pare al top; i risparmi sono da fare altrove, nella scuola occorre investire subito ed in maniera intelligente, stiamo parlando solo di numeri e tabelle, dobbiamo parlare di studenti ed insegnanti. Certo, le leggi sono da rispettare, ma la politica ha il dovere di cambiare quelle sbagliate, chi accetta gli accorpamenti senza tentare nulla a mio parere indebolisce in maniera irreversibile i servizi offerti ai cittadini, un peccato. Sono certo che i genitori accompagneranno la politica sulla strada del buon senso e credo che Regione e Governo dovranno per forza considerare le nostre posizioni.
    Grazie per l’attenzione.

    (Andrea Costi)