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Marconi e Arcoleo: faccia a faccia

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Nella mattinata di oggi, lunedì 5 dicembre, il sindaco di Castelnovo ne' Monti Gian Luca Marconi ha incontrato il capo compartimento Anas dell’Emilia-Romagna, Fabio Arcoleo, a Bologna. L’incontro è stato l’occasione per un confronto a tutto campo sulla situazione della statale 63, come spiega lo stesso primo cittadino castelnovese: “Il motivo della mia visita era discutere con Arcoleo del progetto per una nuova rotatoria urbana a Castelnovo, tra viale Bagnoli e via Morandi, e da parte dell’Anas (appunto viale Bagnoli nel tratto urbano di Castelnovo) è arrivata l’autorizzazione ad andare avanti; e così faremo. Ma abbiamo avuto modo di parlare anche di altri temi emersi negli ultimi giorni, anche grazie alle segnalazioni del Comitato popolare per la SS 63. Come ad esempio la mancanza di un estintore nella galleria del Seminario: Arcoleo mi ha spiegato che tali estintori vengono periodicamente rubati dal tunnel. Essendo il più lungo della 63, con i suoi 2,5 chilometri, questo comportamento non solo è poco civile e rispettoso, ma mette anche a rischio la vita degli automobilisti nel caso si verifichi un incidente con incendio. Quindi, al di là di un appello che con il capo compartimento Anas abbiamo deciso di rilanciare insieme affinchè questi comportamenti cessino, si sta anche valutando di mettere dei sistemi di sorveglianza, anche se è spiacevole in un momento in cui le difficoltà economiche riguardano tutti, comprese le amministrazioni pubbliche ed anche Anas, che si debbano spendere soldi pubblici per l’inciviltà di pochi.

Fabio Arcoleo

Arcoleo ha poi confermato l’impegno di Anas sul tratto Ca' del Merlo–Croce, dove sono in partenza i primi tre interventi di razionalizzazione del tracciato (compreso il rifacimento dello svincolo tra la statale e la provinciale per Gatta), ma ha anche ribadito come per Anas sia un momento difficile per quanto riguarda proprio le risorse. Nonostante questo nei giorni scorsi sono stati effettuati dei piccoli ma significativi interventi di manutenzione, ed il capo compartimento ha anche concordato sulla necessità di richiamare le imprese che lavorano sulle reti tecnologiche, e per far questo spesso rompono l’asfalto, a delle sistemazioni adeguate una volta terminati gli interventi.

In merito inoltre alla manifestazione di domenica del Comitato per la statale 63 sulla frana di Piagneto ed alla frase del coordinatore Roberto Malvolti sul fatto che sarebbe meglio investire lì i fondi previsti per la Bocco-Canala, ringrazio lo stesso Malvolti per il ruolo del Comitato, importante sentinella sulle cose che non vanno della statale, ruolo riconosciuto ed apprezzato anche da Arcoleo, che ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme per cercare di affrontare questo periodo di carenza di risorse. Ma dire oggi che la Bocco-Canala non andava fatta è fuori tempo massimo: è già appaltata, i tecnici della ditta appaltatrice stanno effettuando i sondaggi geologici ed i lavori sono vicinissimi a partire, per un’opera che rientra in una serie di interventi, la serie di gallerie realizzate sulla statale, partiti ormai 20 anni fa. E’ un pezzo importante per una razionalizzazione complessiva del tracciato della statale, per cui credo

Gian Luca Marconi

sia importante in questo momento portare a casa quello che si sta ottenendo dopo anni di attesa, mantenendo sempre la massima attenzione su tutto il tracciato, da Reggio ad Aulla. E’ ovvio che sul crinale poi la statale attraversa un territorio fragile e con grandi problemi idrogeologici, specie nella zona di Piagneto dove è attiva una frana ben più ampia di quella che ha interrotto la statale nel 2008, ma non si può rinunciare ad altri interventi già pianificati, che arrivano alla concretizzazione tra l’altro dopo un iter burocratico molto complesso, attendendo di rientrare tra le opere finanziabili su graduatorie di livello nazionale, per cui non si può minimamente pensare di dire “prendiamo i fondi stanziati per un’opera ed usiamoli per un’altra”. Infine per completare la panoramica voglio ricordare, anche se qui Anas non c’entra perché la stanno portando avanti esclusivamente la Provincia ed il Comune di Castelnovo, che procedono anche le pratiche per la variante del Ponte Rosso: tutti i proprietari hanno firmato gli acquisti bonari dei terreni, escluso due con cui si sta continuando a trattare ma resta comunque la possibilità dell’esproprio, ed inoltre si sta completando il progetto esecutivo, per cui anche qui credo siano ormai vicini i tempi per la concretizzazione”.