Con un tempo infernale fuori ma un grande calore umano all’interno del foyer del Teatro Bismantova, è stata inaugurata venerdì 16 dicembre la mostra di opere dell’artista bergamasco Cesare Calvi.
Commozione da parte di tutti per il ricordo della figura di Don Vittorio Chiari a cui è dedicata l’esposizione artistica e a cui verrà dedicato il nuovo oratorio Castelnovese.
Emanuele Ferrari ha fatto gli onori di casa dicendo del piacere di ospitare la mostra in ricordo dell’amico sacerdote e ricordando come don Vittorio da ragazzo lo ha fatto avvicinare al teatro “vero”. A seguire le parole di don Geli con il grazie a Cesare per la disponibilità a sostenere con queste opere i progetti della nostra comunità cristiana in favore dei giovani. Don Giordano, per la pastorale giovanile diocesana e l’amico Arturo Ballabio, per l’esperienza fatta ad Arese, hanno tratteggiato alcuni momenti della vita di Don Vittorio e poi Calvi ha concluso con un personale ricordo della preziosa amicizia vissuta con Vittorio e raccontando dell’idea dei “Contenitori d’Anima”. La presenza del Sindaco e di tanti amministratori ha reso presente l’attenzione della comunità civile verso quest’evento voluto dall’Oratorio Castelnovese. Come era da aspettarsi non è mancato un minuto di clownery con Mally e Bano.
Nel periodo che ci separa dall’11 febbraio, giorno di chiusura dell’evento, la mostra resterà aperta tutti i giorni di apertura del teatro dalle ore 20 alle ore 23 e, nei giorni festivi e prefestivi, anche al pomeriggio dalle ore 16 alle ore 19. 
I quaranta “contenitori d’anima” –pacchi dipinti in cui su tutti spunta un volto di don Vittorio- sono ora in vendita e il ricavato andrà a finanziare il costruendo oratorio di Castelnovo.
Accanto a queste opere ci sono pure quadri di diverso genere e sculture e da ultimo, ma forse di maggior interesse in questi giorni pre-natalizi, una stampa di un ritratto di don Vittorio, col suo naso rosso tra le mani, adatto anche come regalo natalizio di chi vuol ricordare un’ amicizia e tanti valori vissuti con l’amico prete-clown.
Ci aspettiamo che in tanti passino a visitare questa mostra sia per il valore artistico in essa presente che per il rapporto affettivo che essa contiene per tanti di noi.
La partecipazione numerosa sarà essa stessa un sostegno a quanti lavorano all’oratorio.
(Mario Attolini)
