Home Cultura Nei 150 anni dell’Unità d’Italia. Tradizione e progetto

Nei 150 anni dell’Unità d’Italia. Tradizione e progetto

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In occasione delle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia si è svolto a Roma il X Forum del Progetto culturale della Conferenze episcopale italiana, presieduto dal cardinale Camillo Ruini, sul tema “Nei 150 anni dell'Unità d'Italia, Tradizione progetto”.

Il Forum ha visto la partecipazione di qualificati studiosi e ha permesso anche di fare il punto su un quindicennio di attività del progetto culturale.

Sandro Spreafico

Tre i reggiani che hanno portato i loro contributi al X Forum: Francesco Bonini, che ha vissuto a Reggio l'esperienza degli SD ed ora è docente nell'Università di Teramo, “Dieci Forum del progetto culturale. Un percorso”; Luciano Corradini, docente emerito di pedagogia, già sottosegretario all'Istruzione e presidente nazionale UCIIM “L'educazione nazionale, nel Risorgimento e nella Repubblica”; lo stesso Cardinale Camillo Ruini “Nei 150 anni dell'Unità d'Italia: prospettive”.

Gli Atti sono stati pubblicati dalle Edizioni Dehoniane di Bologna e saranno presentati venerdì 27 gennaio 2012 alle ore 17.00 presso il Centro Giovanni XXIII in via Prevostura, 4 a Reggio Emilia per iniziativa del Circolo di Cultura “Giuseppe Toniolo”, dell'Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi e del Gruppo di studio “Christifideles laici”. Interverrà il prof. Francesco Bonini, coordinatore scientifico del Servizio nazionale per il Progetto culturale della Cei; compiuti gli studi universitari all'Università ed alla Scuola normale superiore di Pisa, si è perfezionato in storia presso la Scuola normale superiore di Pisa. Ha svolto attività di ricerca presso l'università di Pisa e presso l'Institut d'etudes politiques di Parigi.

Francesco Bonini

Interlocutore al tavolo è il prof. Sandro Spreafico, laureato in storia nell'Università di Bologna, storico dell'età contemporanea e autore di saggi di storia sociale e religiosa, docente negli istituti superiori; è stato presidente dell'Uciim reggiana e ora del Gruppo di studio “Christifideles laici”.

 

 

 

 

(Giuseppe Adriano Rossi)