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Cresce la popolazione scolastica della nostra provincia

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La popolazione scolastica reggiana è in costante crescita ormai da un decennio a questa parte, tendenza che viene confermata anche quest'anno dai dati elaborati dalla Provincia e pubblicati nell'Annuario della scuola reggiana 2011-2012, toccando quota 82.254 studenti nelle scuole di ogni ordine e grado dell'intero territorio provinciale. A predominare è il segmento della scuola elementare con oltre 26.186 studenti e a seguire la scuola superiore che arriva a 20.393 unità (a cui si aggiungono altri 342 ragazzi, considerando anche il sistema di formazione professionale). A seguire, in ordine di grandezza: le scuole medie con oltre 15.604 iscritti, le scuole dell'infanzia frequentate ogni giorno da oltre 15.604 bambini e, infine, i servizi educativi per la prima infanzia (fascia 0-3 anni) che contano quasi 4.936 bambini accolti nei diversi tipi di strutture disponibili. Ad eccezione della prima infanzia (da 0 a 6 anni) dove i servizi sono prevalentemente comunali o offerti da soggetti privati convenzionati, la maggior parte della popolazione scolastica, precisamente il 78,1 per cento del totale, si colloca in istituti statali. “Sono dati a nostro avviso molto positivi, per due ragioni in particolare: perché ci danno il segno di una comunità che cresce e si rinnova e perché confermano il valore dell'istruzione pubblica, sui cui la Provincia non ha mai smesso di investire neppure di fronte alla crisi, considerano la scuola come una priorità assoluta ”. Così l'assessore all'Istruzione della Provincia Ilenia Malavasi, che ha illustrato la pubblicazione questa mattina nel corso di una conferenza stampa, commentando i dati insieme ai presenti: la dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Silvia Menabue, il curatore della pubblicazione Luciano Bonacini, la dirigente del servizio Programmazione scolastica della Provincia Paola Canova, l'ispettore dell'Ufficio scolastico provinciale Luciano Rondanini. L'ultima edizione dell'Annario della scuola reggiana è consultabile e scaricabile integralmente dal sito della Provincia www.provincia.re.it.

Riordino delle scuole superiori: un primo bilancio. La Provincia sul fronte dell'istruzione svolge un ruolo fondamentale, finalizzato in particolare a garantire una programmazione dell'offerta formativa delle superiori coerente e di qualità. A questo si aggiunge la competenza sulla sicurezza degli edifici e dei poli che, dalla Montagna alla Bassa, vengono frequentati quotidianamente migliaia di persone, tra studenti, docenti e operatori del mondo della scuola. “Ogni anno la Provincia investe su questo fronte parti consistenti del proprio bilancio – ricorda l'assessore Malavasi – e complessivamente questa amministrazione ha investito dal 2004 ad oggi ben 60 milioni di euro per l'edilizia scolastica, mentre è dal 2005 che non riceviamo alcun trasferimento statale”.

Questo anno scolastico ha rappresentato un banco di prova importante, dopo la riorganizzazione delle scuole superiori avvenuta in attuazione della Riforma Gelmini: si è puntato sulla filiera educativa “verticale”, cioè sulla creazione di veri e propri poli con vocazioni e identità forti. “I fatti ci confortano nelle scelte che, coraggiosamente e non senza polemiche, abbiamo fatto a suo tempo -sottolinea l'assessore Malavasi – nella convinzione di aver intrapreso un percorso in grado di rafforzare il legame con il tessuto produttivo e le nostre imprese”. Un investimento culturale innanzitutto che aveva l'obiettivo di dare pari dignità a tutte le scuole - licei, tecnici o professionali - quindi pari opportunità agli studenti: il risultato è che la distribuzione degli iscritti tra le tre aree di istruzione nel nostro territorio rimane omogenea: il 32,6 per cento di iscritti per l'area liceale; il 33,6 per cento per l'area tecnica; il 33,8 per cento per l'area professionale, mentre il dato nazionale è nettamente sbilanciato verso un'istruzione liceale, con una media del 49,2 per cento.

Contro l'abbandono scolastico, il sistema integrato di formazione professionale. “Considerare il momento della scuola superiore come una fase nella vita dei nostri ragazzi che, oltre a formarli come cittadini, li prepara al mondo del lavoro è oggi più necessario che mai – prosegue l'assessore Malavasi - La disoccupazione giovanile raggiunge livelli preoccupanti, pertanto ogni intervento, a partire dalle politiche educative, deve essere mirato a contrastare questo fenomeno”. A questo proposito il sistema integrato tra scuola superiore e formazione professionale, previsto a partire da quest'anno dalla Regione Emilia Romagna, consente ai nostri ragazzi di passare senza difficoltà da un contesto formativo all'altro e arrivare comunque ad una qualifica professionale, contrastando così dispersione e insuccesso scolastici”. Gli iscritti alla formazione professionale (tra istituti professionali ed enti preposti) sono quest'anno più di 1.500 e i profili più quotati sono quelli di operatore della ristorazione con 410 allievi, di operatore amministrativo di segreteria con 262 allievi e di operatore meccanico con 135 allievi.

Gli studenti diversamente abili nel sistema scolastico. Gli studenti diversamente abili rappresentano complessivamente il 2,7 per cento dell'intera popolazione scolastica (dai nidi fino alle scuole superiori), con una presenza crescente nel segmento dell'obbligo scolastico (scuole elementari, medie e superiori) e piuttosto elevata rispetto ad altre realtà locali della stessa regione Emilia Romagna. Un dato positivo che va interpretato alla luce della capacità delle nostre scuole e istituzioni di dare risposte alle scuole e alle famiglie di ragazzi in difficoltà. Il rapporto tra studenti diversamente abili e insegnanti di sostegno è di 1 docente ogni 2 studenti portatori di handicap. A questo tipo di supporto, si aggiunge un consistente impegno degli enti locali: i Comuni che investono ingenti risorse proprie per l'integrazione degli studenti diversamente abili e la Provincia che investe ogni anno in progetti importanti come il progetto-Tutor (di supporto e accompagnamento nelle ore extrascolastiche), che quest'anno per la prima volta si allargherà, grazie ad un investimento complessivo di 188 mila euro, anche agli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento (la dislessia è il disturbo più diffuso).

La scuola come strumento di integrazione. Che la scuola rappresenti un importante strumento di integrazione lo si evince anche quando si guarda ai dati relativi alla presenza di studenti stranieri negli istituti reggiani. Gran parte del costante aumento di popolazione scolastica dagli anni Novanta ad oggi è infatti riconducibile agli effetti del più ampio fenomeno migratorio: ad oggi gli studenti stranieri sono oltre 12 mila, cioè 15,7 per cento dell'intera popolazione scolastica provinciale. Tra i Paesi di origine di questi ragazzi si registra una maggiore concentrazione proveniente dal Nordafrica, a seguire dall'est Europa e dai paesi asiatici (in particolare indiani, pachistani e cinesi).

Un focus sulle borse di studio. Ogni anno l'Annuario contiene un approfondimento su un tema specifico e quest'anno il focus è sulle borse di studio. L'erogazione delle borse di studio che viene effettuata ogni anno dalla Provincia rappresenta uno dei principali interventi economici direttamente a favore degli studenti e delle loro famiglie e prevede inoltre un beneficio maggiorato per studenti meritevoli e studenti diversamente abili. Lo scorso anno in provincia di Reggio ne hanno beneficiato ben 2.267 studenti, a cui sono stati erogati complessivamente oltre 1,3 milioni di euro.

Dall'approfondimento dei dati contenuto nell'Annuario emerge un'interessante analisi socio-demografica rispetto alla distribuzione territoriale delle famiglie che fanno richiesta di questo contributo: in particolare il 47 per cento delle borse di studio erogate sono andate principalmente a famiglie residenti nel Comune capoluogo. Seguono il distretto di Guastalla con il 13 per cento; quello di Montecchio con il 12 per cento; poi i distretti di Scandiano con l'11 per cento, Correggio al 10 per cento e Castelnovo Monti al 7 per cento.

Infine, da un monitoraggio sulle erogazioni dell'ultimo triennio (2009-2011) è emerso che il 57 per cento delle borse di studio è andato a studenti italiani, mentre il 43 per cento a studenti stranieri.

Anche quest'anno la Provincia ha aperto il bando per le richieste di contributo, che possono essere presentate già dallo scorso 25 gennaio e fino al 27 febbraio. I dettagli del bando e i moduli necessari per le richieste si trovano sul sito della Provincia www.provincia.re.it, nella sezione Scuola e diritto allo studio.