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Castelnovo / Si è spento Pierino Rivolvecchi, per vent’anni consigliere comunale

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Pierino Rivolvecchi

È morto alle soglie dei cento anni Pierino Rivolvecchi di Felina, portando con sé un secolo di storia. È infatti forse uno degli ultimi protagonisti dell’attività clandestina del partito comunista durante il regime fascista, una pagina su cui ancora non si hanno ricerche esaustive. A chi lo interrogava negli ultimi anni, Pierino si limitava a dire con naturalezza di aver distribuito volantini per il partito comunista clandestino della nostra montagna. Un ideale, quello comunista, mai venuto meno come testimonia il posto d’onore nella sua casa per la bandiera rossa “personale” su cui una brava ricamatrice del paese aveva riprodotto a punto pieno la falce e il martello e la scritta “Partito Comunista Sezione di Felina”.

Nato a La Stetta in comune di Carpineti, il 6 maggio 1912, a 18 anni cominciò a distribuire i volantini che altri compagni stampavano di nascosto, cercando, con successo, di eludere la sorveglianza fascista. Staffetta partigiana durante la Resistenza per i gruppi che salivano in montagna, nel dopoguerra fu consigliere comunale nelle amministrazioni Sozzi, Stazzoni, Marconi.

Primo di 8 fratelli, uno dei quali, Ultimio, vittima della prigionia in Germania, contadino, conobbe la fatica dell’emigrazione e della fonderia prima di trovare stabilmente occupazione come carpentiere alla Ciles, la cooperativa muratori di Felina. Perduta ancora giovane la moglie Martina Mercati, è stato amorevolmente assistito nella vecchiaia dalla figlia Mirella, fino a pochi anni fa apprezzata insegnante di lettere nella scuola media di Felina, dal genero Brenno e dalle nipoti Danila e Cristina, mentre la pronipotina Viola ha rallegrato i suoi ultimi mesi.

Saranno gli inni che lungo tutto il Novecento hanno espresso la volontà di progresso dei lavoratori, insieme alle sue canzoni preferite, ad accompagnarlo domani, domenica alle 14, insieme alla famiglia, ai compagni, agli amici e agli “avversari politici” di un tempo che hanno avuto modo di apprezzarne e testimoniarne ancora oggi l’azione piena di rispetto, dalla casa della figlia in via Casa Perizzi 5 al cimitero dove verrà impartita la benedizione alla salma.

4 COMMENTS

  1. Per chi lascia non rimane traccia. Per i familiari il dolore non è colmato dal ricordo. Per tutti l’esempio di uomini retti come lui, di protagonisti della storia della nostra repubblica e della nostra montagna non muore ma ci nutre ed alimenta ancora l’impegno a lottare sempre per un mondo migliore. Semplicemente, come semplici sono gli uomini come Rivolvecchi.

    (Sergio Fiorini)