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Ricordando Suor Nunzia

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Ho qui, davanti agli occhi, l'ultima lettera di Suor Nunzia, datata 23 gennaio 2012. Questa lettera, Suor Nunzia - che non vedeva più - l'ha dettata a madre Angela che per l'occasione le ha fatto da segretaria. Leggendola mi sembra di averla qui davanti, sentire la sua voce e vedere il suo sorriso e desidero trascrivere alcune sue frasi dedicate a tutti noi che l'abbiamo conosciuta: ''Suor Nunzia dice di comunicare a  TUTTI il suo vivo ricordo di preghiera e di grande affetto. Nella sua mente rivede tutte le persone che  ha conosciuto, amato e curato durante i molti anni della sua permanenza  a  Castelnovo, tutti, tutti ricorda e affida alla Madonna con le loro famiglie. Sì, sente di aver donato tanto ma dice di aver ricevuto da tutti tantissimo!!''. La lettera termina con un abbraccio e la sua firma molto incerta ma autentica.

Mi è sembrato giusto condividere il suo scritto come Lei desiderava e mi sembra giusto ricordare il libro della Sua vita - UNA STORIA DEL NOVECENTO INIZIATA ALLA CASCINA BAUDRANO - un interessantissimo spaccato sul mondo contadino della valle  di Lerma, nell'alessandrino, dove era nata 96 anni orsono. Il libro è edito dall'Accademia Urbense e dato alle stampe per l'insistenza del nipote Giacomino che dell'Accademia era socio, con l'intento di non disperdere quello che pensava essere un patrimonio storico e personale ricchissimo. Per fortuna nostra e di chi il libro l'ha letto, Giacomino non si è stancato di insistere fino a quando Suor Nunzia ha acconsentito a rendere pubblica la sua storia. Io ho avuto il grande onore di essere stata chiamata da Suor Nunzia che mi ha affidato i suoi preziosi quaderni  per ''riordinarli ".

In realtà da riordinare c'era poco, si trattava di una testimonianza  narrata senza alcun artificio, con lo slancio e l'immediatezza che hanno caratterizzato tutta la sua vita, una testimonianza d'amore verso la famiglia prima, poi nella scelta della vita religiosa. Una splendida figura di  una donna che si è adeguata ai tempi e alle situazioni, molto legata al suolo natio, al suo ruolo nella società  e nelle battaglie col Rosario in mano, in totale abbandono alla Divina Provvidenza. Un grande insegnamento, un volume che credo sia in moltissime case castelnovesi e che, ogni tanto, bisognerebbe rileggere.

Grazie, cara suor Nunzia, grazie per essere stata per moltissimi anni un punto di riferimento per chi veniva in ospedale.

Grazie per essere stata sempre solerte, sorridente, comprensiva e gentile, grazie per il Suo insegnamento d'amore per la vita, pur nei sacrifici, nelle rinunce e nel dolore.

(Paola Agostini Lavagnini)

 

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