Home Cultura Anche a Reggio Emilia il primo Ecomuseo tra Secchia ed Enza

Anche a Reggio Emilia il primo Ecomuseo tra Secchia ed Enza

10
0
Rossenella

E' nata l’associazione di promozione sociale denominata Ecomuseo delle Valli dell’ Enza e del Secchia nasce a Reggio Emilia. Presentata il 5 marzo, è frutto di un lungo e intenso lavoro proseguito per più di due anni di ricerca e di studio. E’ il primo Ecomuseo presente nelle provincie di Reggio e Modena e vede la partecipazione di numerosi operatori turistici, bed&breackfast, alberghi, ristoranti, guide professionali, Scuola di Scultura su pietra di Canossa, grafici e molte altre professionalità presenti sul territorio. Per intenderci meglio spieghiamo in breve, cos’è un’ Ecomuseo? L'Ecomuseo è un istituzione culturale che assicura in forma permanente, su un determinato territorio e con la partecipazione della popolazione, le funzioni di ricerca, conservazione, valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che vi si sono succeduti. Giovedì 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, l’Ecomuseo delle Valli dell’Enza e del Secchia ha avuto il piacere di presentarsi con il primo suggestivo evento, che si è svolto all’interno dell’edificio del Comune di Canossa in Località Rossena 83, sede ufficiale della medesima associazione, attuale ubicazione dell’ufficio Iat “Le Terre Matildiche”. L’evento ha avuto inizio già dal primo pomeriggio, grazie alla disponibilità della coordinatrice Annalisa Fanfoni, de la Scuola di Scultura su Pietra di Canossa:  il pubblico ha potuto  visitare  la medesima scuola,  dove è stata allestita appositamente per l'occasione un’affascinante mostra di sculture, ricca di manufatti incantevoli realizzati dalle artiste in diretta. Francesca Brundolino -presidente dell’Ecomuseo, insieme al vice-presidente, Fabrizio Carponi, hanno tenuto i discorsi di apertura dell’iniziativa organizzata, evidenziando l’importanza del territorio matildico, che merita di essere valorizzato e conservato negli anni.

"L’Ecomuseo - spiega Francesca Brundolino - è un museo a cielo aperto, dove ciascuno di noi può avere un ruolo determinante". Per Fabrizio Carponi "l’associazione si impegna a promuovere un turismo sostenibile, un turismo 'slow' (lento) capace di interagire sia con il nostro stesso territorio che con l’esterno".

L’Ecomuseo delle Valli dell’ Enza e del Secchia ha inteso ringraziare il vice-sindaco del Comune di Canossa, Fernando Cavandoli, presente alla serata di inaugurazione, dove espressamente ha sostenuto che "partecipare a questa iniziativa è stato un piacere più che un dovere" e che  "il sito storico di Canossa merita tutto l’impegno che questo gruppo di operatori potrà svolgere".

Durante la serata, intrattenuta da un piacevole buffet offerto dal Ristorante Ranch La Cueva, si è più volte celebrata l’importanza della Donna nella società moderna ma anche in quella medioevale, ricordando le vicende della vita della Grancontessa Matilde di Canossa, donna di potere in tempo di uomini. Nella prima serata, con grande partecipazione della cittadinanza presente, si è potuto in fine visitare in notturna la Torre di Rossenella, a cura dell’Amministrazione Comunale di Canossa e dell’Associazione Matilde di Canossa, dove a sorpresa si è potuta ammirare la torre medievale in veste alquanto insolita e  femminile, poiché la scelta del colore dell’illuminazione del sito storico è stata il rosa, in omaggio a tutte le Donne.  Informazioni “Ecomuseo delle Valli dell’Enza e del Secchia”: presidente Francesca Brundolino - cell. 333/8983730, vice-presidente Fabrizio Carponi – 339/2943736. E-mail: [email protected]