Home Cronaca “Poiatica diventerà la più grande discarica nazionale e forse non solo!”

“Poiatica diventerà la più grande discarica nazionale e forse non solo!”

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Federico Tamburini

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Ho partecipato con interesse al workshop di Casina di sabato scorso sull’opzione “rifiuti zero”. La nutrita partecipazione di amministratori della montagna e della pianura ha testimoniato che il tema è urgente e che si può affrontare  al di la degli steccati ideologici e partitici. E’ significativa l’impostazione che il sindaco Rinaldi ha voluto dare alla riuscita due giorni di Casina e si basa a mio modo di vedere sulla cultura del territorio e sulla responsabilità nei confronti delle nuove generazioni. E’ la prima volta che una amministrazione  “di sinistra” del nostro territorio affronta un tema caldo in modo aperto, disposta all’ascolto e con l’umiltà di mettere in discussione in modo civile e concreto lo stato dell’arte della gestione dei rifiuti nella sua complessità.  Nessuno dimentica che attualmente il forte vincolo dei Comuni con Iren è inscindibile nel brevissimo periodo ma confrontarsi sulle esperienze di altri territori (Capannori, Ponte delle Alpi) non significa esclusivamente mettere alla berlina Iren ma stimolare un confronto culturale civile e democratico che tiene conto delle istanze portate avanti dai movimenti e dai comitati recettori peraltro delle istanze che partono dai cittadini. Complimenti quindi a Casina che dimostra ancora una volta di mettere in campo una cifra culturale di tutto rispetto alla ricerca del dialogo , dell’approfondimento e della partecipazione di cui molti amministratori parlano ma che pochi mettono in pratica.  E’  la ricerca del consenso  elettorale e politico che troppo spesso condiziona il comportamento e le scelte degli amministratori  ma Casina ha dimostrato che per mezzo di  queste iniziative  vale la pena di pensare che le cose possano cambiare, che si possa difendere la qualità del nostro splendido territorio e che lo  si possa preservare per le prossime generazioni indipendentemente dal riscontro nel consenso politico.  L’assessore Ciacci ci ha raccontato con la consueta dimestichezza quanto si può fare quando la volontà politica si incanala nel binario dell’interesse vero dei cittadini e del bene comune: molte delle iniziative che compongono l’esperienza di Capannori non sono esattamente novità assolute e  che alcuni dei nostri comuni hanno, a volte, già  sperimentato a macchia di leopardo. La differenza sta nella determinazione feroce di applicare a 360 gradi, tutte insieme, il puzzle di iniziative che compongono l’opzione “rifiuti zero” e parlando di “mezze scelte” non si può non registrare la posizione dell’assessore Tutino che ha lanciato per Castelnovo e Carpineti il progetto di una raccolta “porta a porta” di tipo soft  che ha sollevato nei partecipanti non poche perplessità. Peraltro la situazione dei rifiuti in provincia è precaria e purtroppo prevede un ulteriore carico per la nostra montagna che cercherò di spiegare :  l’inceneritore di Cavazzoli  sarà spento entro maggio, secondo Tutino, e nel sedime troverà posto una area di compattazione per i rifiuti destinati alle discariche per il periodo 2012/2015. Il nuovo impianto di TMB trattamento meccanico biologico varato dalla Provincia entrerà in funzione non prima del 2015 e quindi và da se’che per i prossimi tre anni i rifiuti reggiani  finiranno nelle discariche reggiane cioè Novellara e Poiatica di Carpineti.

Tutino ha poi confermato la chiusura della discarica di  Novellara e quindi rimane solo Poiatica che diverrà quindi la più grande discarica non solo provinciale né regionale bensi’ nazionale. Praticamente la più grande pattumiera del Nord Italia!!!! Credo che la montagna con i suoi 35.000 abitanti non possa e non debba farsi carico da sola del problema rifiuti della provincia e l’invito   è di studiare da subito percorsi alternativi e sistemi indennitari  che l’incremento di volume di quella bomba ad orologeria che è la discarica di Poiatica di Carpineti scaricherà sicuramente sul territorio e sull’ambiente.

Chiudo incoraggiando Casina nel proseguire questo cammino di democrazia diretta che passa attraverso l’ascolto,l’informazione e il confronto coi cittadini sui temi del “bene comune” candidandola al ruolo di piccola capitale culturale della montagna. Buon lavoro. 

(Federico Tamburini, "Persone e montagna")

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2 COMMENTS

  1. Possiamo augurarci che Casina faccia passi da gigante, ma al momento (situazione per la quale non è imputabile il sindaco Rinaldi) è il Comune che sul tema della raccolta dei rifiuti è in assoluto il più indietro, anni luce rispetto ad altri della montagna (compreso Castelnovo dove vive Tamburini), con un servizio assai scadente dato che sono più di 10 anni che non investe nulla per innovarlo. Spero che la “convegnistica” non voglia essere il paravento per coprire questa situazione che qualunque casinese constata facilmente tutti i giorni…

    (Commento firmato)

  2. Scusi, Tamburini, ma per le sue affermazioni si è documentato? Perchè a quanto mi risulta la discarica di Poiatica ha dimensioni che non sono paragonabili alle più grandi discariche italiane (es. Malagrotta nel Lazio)… ed anche in Lombardia ce ne sono di vicine per metratura…
    Grazie.

    (Aderito)