Home Cronaca “A Reggio il 60% di raccolta differenziata”

“A Reggio il 60% di raccolta differenziata”

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Una prima stima ufficiosa dei risultati di raccolta differenziata del 2011 è stata comunicata ieri dall’assessore all’ambiente Mirko Tutino alla giunta provinciale, che ha reso noto come lo scorso anno si sia raggiunto nel reggiano il 60,62% di raccolta differenziata, superando con un anno di anticipo l’obiettivo previsto dal Piano provinciale di gestione rifiuti (Ppgr) del 2003.
Il dato della raccolta differenziata, comunque, non deve essere esaminato da solo. I rifiuti intercettati per abitanti hanno subito una lieve flessione passando dai 761 kg per abitante del 2010 ai 759 del 2011. Particolarmente positivo è il dato relativo ai rifiuti indifferenziati che vengono inviati a smaltimento, che scendono di quasi 9mila tonnellate passando dai 168mila del 2010 ai 159mila del 2011. La flessione del rifiuto non differenziato ha avuto conseguenze immediatamente positive sulla necessità di impianti di smaltimento e ciò avviene senza che ancora siano state attivate le strategie del Piano d’ambito.

Da segnalare, inoltre, come nel 2011 l’aumento della raccolta differenziata non sia causato dalla raccolta dei rifiuti assimilati derivati delle imprese (in particolare legno e metalli, che anzi sono in lieve calo) ma da un aumento significativo dell’organico e da una lieve crescita delle raccolte di vetro e plastica. I comuni che superano il 60% di raccolta differenziata passano da 14 a 21, tre dei quali superano il 70%. Entro maggio i dati saranno formalizzati e corredati di maggiori dettagli.

“I risultati ufficiosi che l’Osservatorio provinciale rifiuti dell’assessorato all’ambiente della Provincia ha raccolto ci indicano che con il Piano d’ambito siamo sulla strada giusta – commenta l’assessore Tutino - Nel 2011 sono le raccolte domestiche a segnare l’aumento della raccolta differenziata. Sono risultati positivi, che segnano che non siamo al punto zero e dimostrano il senso civico dei cittadini e l’impegno dei comuni. Ma non ci si deve fermare: per ridurre al minimo i rifiuti da smaltire e mettere i cittadini in condizione di differenziare ed avviare a recupero due terzi dei rifiuti prodotti nel quadriennio 2012-2015 si attiverà una strategia strutturata, che coordinare le diverse azioni dei Comuni. Dal 2012 i comuni che adotteranno i nuovi modelli di raccolta saranno sostenuti anche sul piano economico, perché le comunità che compiono i maggiori sforzi non possono essere lasciate da sole. Già nel 2011 abbiamo ridotto il fabbisogno di smaltimento di circa 9mila tonnellate e questo è un dato estremamente positivo”.

La situazione comune per comune alla fine del 2010