Da oggi la Provincia di Reggio Emilia ha un laboratorio mobile in più per effettuare, attraverso il personale di Arpa, un sempre più attento e approfondito esame della qualità dell’aria su tutto il nostro territorio. Il nuovo mezzo – attrezzato grazie al contributo della Fondazione Manodori per misurare polveri Pm10, ozono, biossido di azoto, benzene, monossido di carbonio ed altri inquinati – è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l’assessore provinciale alle infrastrutture Alfredo Gennari, il consigliere della Fondazione Manodori Emilio Ricchetti e i vertici di Arpa: il direttore generale regionale Stefano Tibaldi, la direttrice provinciale Fabrizia Capuano e Luca Torreggiani, responsabile della rete di monitoraggio reggiana.
Dotato di tutte le migliori tecnologie e in grado di misurare anche le polveri ultrafini, il nuovo mezzo mobile si aggiunge alle sei stazione fisse attualmente in funzione in città e provincia e sarà messo a disposizione dei comuni per rilevare la qualità dell’aria là dove saranno segnalate eventuali nuove criticità. “Era da tempo che, insieme ad Arpa, la Provincia di Reggio Emilia desiderava dotarsi di un nuovo e moderno laboratorio mobile ed ora, grazie al fondamentale sostegno della Fondazione Manodori, riusciamo a coronare questo sogno”, ha detto l’assessore Alfredo Gennari sottolineando come il mezzo sarà anche utilizzato per una campagna di educazione ambientale nelle scuole. Da domani a venerdì 20 aprile, il mezzo mobile sarà infatti al Polo scolastico di via Makallé a disposizione di studenti e insegnanti, e successivamente stazionerà al D’Arzo di Montecchio (2-14 maggio), al Corso di Correggio (15-28 maggio) e al Russell di Guastalla (29 maggio- 11 giugno), per poi riprendere a settembre il tour nei rimanenti plessi scolastici. “Sarà un’occasione importante anche per promuovere tra i ragazzi stili di vita e comportamenti, come il privilegiare ai mezzi privati quelli pubblici, la bici o… le gambe, in grado di contribuire a migliorare la qualità dell’aria”, ha aggiunto l’assessore Gennari.
“Questa iniziativa, attraverso un mezzo mobile che per qualità della dotazione e ampiezza degli spazi non ha paragoni in tutta l’Emilia-Romagna, conferma l’attenzione di Arpa e delle istituzioni reggiane nei confronti della salute pubblica, in una provincia in cui il benessere, le intense attività umane e le caratteristiche ambientali della Pianura padana inevitabilmente si ripercuotono negativamente sulla qualità dell’aria”, ha affermato il direttore regionale di Arpa Stefano Tibaldi, mentre la direttrice provinciale Fabrizia Capuano ha espresso “la soddisfazione di Arpa per uno strumento importantissimo che renderà ancora più efficace l’importante lavoro che, già dagli anni Ottanta, viene realizzato nel Reggiano grazie alla rete fissa di monitoraggio”.
Decisivo è stato il sostegno della Fondazione “Pietro Manodori”, che con un contributo di 80.000 euro ha reso possibile l’acquisto e l’allestimento del mezzo mobile. “Abbiamo appoggiato con grande convinzione questo progetto – ha spiegato il consigliere Emilio Ricchetti – che unisce salute, ambiente ed educazione, ovvero tre tematiche alle quali la Fondazione è sempre stata particolarmente attenta. Collaborare con le istituzioni è per noi fondamentale, perché queste meglio di tutti sono in grado di receperire le istanze del territorio alle quali cerchiamo di dare risposta”.
Il nuovo mezzo mobile, ha infine spiegato il responsabile della rete di monitoraggio Luca Torreggiani , sarà utilizzato anche per soddisfare le richieste dei sindaci su specifiche criticità, come ad esempio la vicinanza di zone residenziali a strade di grande traffico o a nuovi insediamenti industriali, ma anche ad allevamenti zootecnici, un settore sul quale l’Arpa ha recentemente rivolto la propria attenzione.
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