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“Nel 2012, purtroppo, c’è ancora chi dipinge il regime fascista come esempio di purezza e di rettitudine…”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Sentiamo il dovere, in un momento di grande confusione politica, di portare all’attenzione pubblica le lettere dei partigiani condannati a morte sotto il regime fascista. Questo per informare le nuove generazioni che la libertà di cui godono è stata guadagnata con un estremo sacrificio. La dittatura fascista, come ogni altra dittatura, è stata la causa della morte e della privazione dei diritti umani. Riportiamo queste testimonianze per cercare di non fare cadere le nuove generazioni nel baratro dell’intolleranza verso il prossimo. I partigiani, spesso giovani, hanno dato la loro vita per donarci un futuro migliore. In condizioni di grande precarietà e privi della propria libertà hanno deciso con coraggio di morire per un ideale di speranza.

Nel 2012, purtroppo, c’è ancora chi dipinge il regime fascista come esempio di purezza e di rettitudine. A tutte le persone che fanno del loro pensiero una propaganda revisionista chiediamo che rimangano al passo coi tempi e con la verità della storia, affinchè lo scempio delle libertà non si ripeta, affinchè si collabori per rimanere umani, anche nelle situazioni  difficili. Come Anpi di Felina continueremo a lavorare per tramandare le testimonianze di chi quegli anni tragici li ha vissuti sulla propria pelle, anni caratterizzati dall’ideologia della  conquista e della supremazia verso i più deboli. Le ultime parole di questi ragazzi dicono di più di qualsiasi altra cosa. L’impegno di tutte le forze politiche libertarie di allora; liberali democristiane, socialiste, comuniste, anarchiche, ecc. hanno conquistato la libertà anche per i i revisionisti di oggi. La Resistenza è stata una necessità e queste persone sono state i veri arditi del “secondo Risorgimento”.

(Sezione Anpi di Felina)

Vedi le lettere

 

 

2 COMMENTS

  1. Credo che il pericolo maggiore sia l’indifferenza di troppi verso chi propugna propaganda revisionista. Ieri sera al consiglio comunale di Carpineti, quando si è giunti all’ordine del giorno proposto dall’Anpi sulla questione di Casa Pound, il gruppo di minoranza composto da Lega, Udc e Pdl è uscita dalla sala consiliare rifiutandosi di discutere questo odg, motivando la loro scelta col fatto che questa roba non deve interessare il consiglio comunale e “di conseguenza i cittadini”. Come carpinetano mi sento indignato, credo sia una forma di arroganza decidere cosa può o non può interessare i cittadini.

    (Nunzio Ferrari)

  2. D’accordissimo con il commento precedente! Quell’ordine del giorno nell’intento dell’Anpi, che mi sento di rappresentare, era sì di denuncia del riemergere di movimenti neofascisti, razzisti e xenofobi ma anche una proposta di collaborazione della nostra associazione con gli enti locali per condividere strategie di comunicazione e di formazione dei giovani sui rischi di idee che legittimano l’uso della violenza. Chi pensa che questo non debba interessare il Consiglio comunale è fuori dal tempo e dalla storia!

    (Fiorella Ferrarini)