Una delegazione piuttosto folta è in partenza da Castelnovo ne' Monti per recarsi in Germania, dove nei prossimi giorni, a Kahla, si svolgeranno le annuali commemorazioni internazionali per ricordare le migliaia di vittime di questo che fu uno dei campi di prigionia e lavoro più duri e con maggior tasso di mortalità di tutto il Terzo Reich. Un campo dove numerosi furono anche i deportati giunti dall’Appennino reggiano, molti dei quali non fecero più ritorno. A poca distanza da questa cittadina nella Turingia tedesca nel periodo della seconda guerra mondiale si trovava il campo del Walpersberg, dove in una serie di cunicoli sotterranei lunghi chilometri venivano costruiti gli avanzatissimi caccia a reazione Messerschmitt 262. Qui i nazionalsocialisti cominciarono, a partire dall’aprile del 1944, la costruzione dell’impianto sotterraneo per la costruzione di aerei. Ben 1200 aerei del tipo “Me 262” dovevano ogni mese decollare dalla pista. Più di 15.000 uomini dovettero lavorare sulla e nella montagna, tra questi più di 13.000 come lavoratori coatti e prigionieri di guerra stranieri, costretti in condizioni inumane, sotto la guida dell’incaricato generale per l’impiego di manodopera, Fritz Sauckel. Ufficialmente 1.000 di loro, ma probabilmente molti di più, persero la vita per colpa delle pessime condizioni, l’alimentazione insufficiente, il lavoro duro e faticoso e per il barbaro arbitrio delle guardie.
I deportati di Castelnovo che vissero la terribile esperienza di questo campo e che non ne fecero ritorno furono Inello Bezzi, Anselmo e Renato Guidi, Pierino Ruffini, Attilio Coli, Ermete Zuccolini e Francesco Toschi. Sulla collina sede un tempo del campo, nel memoriale si trova una lapide in loro ricordo posizionata dall’Amministrazione comunale di Castelnovo già alcuni anni fa. A rendergli omaggio, così come a tutti gli altri caduti di diverse nazionalità europee (italiani, belgi, russi, francesi, olandesi, cecoslovacchi, polacchi) che saranno celebrati nelle commemorazioni, si recheranno il sindaco Gian Luca Marconi ed una delegazione della giunta comunale. Insieme a loro il viaggio sarà compiuto da un gruppo di parenti dei caduti castelnovesi, in particolare le famiglie Pedori e Zuccolini, che saliranno in Germania con propri camper. Le commemorazioni per le vittime dell’ex-stabilimento si tengono dal 1964. Dopo il 1989 le commemorazioni proseguirono soprattutto grazie ad ex lavoratori coatti.
Il programma del 2012 prevede un forte accento delle commemorazioni sulla trasmissione degli avvenimenti storici e la comunicazione tra i partecipanti. Le giornate centrali degli eventi commemorativi saranno l’11 ed il 12 maggio.