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Un lettore chiede a Leana Pignedoli… e Leana risponde subito (vedi nei commenti)

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Leana Pignedoli

Un nostro lettore ci segnala che sul sito affaritaliani.libero.it è stato pubblicato l'elenco dei 94 senatori che si sono opposti al ridimensionamento delle pensioni d'oro dei supermanager  chiesto da un emendamento, poi comunque approvato, voluto da Idv e Lega.

Tra questi nomi figura anche quello della nostra senatrice Leana Pignedoli ed il lettore chiede di sapere il perchè di questa posizione, visto anche che alcuni suoi colleghi di gruppo hanno invece disobbedito e votato a favore dell'emendamento.

Redacon fa da tramite a questa richiesta e confida in una risposta.

 

39 COMMENTS

  1. Le rispondo con la medesime delucidazioni che ho fornito ai giornali.
    “La voce che sta girando in queste ore che accusa i Senatori del Partito Democratico di avere votato contro il taglio delle ‘pensioni d’oro’ è una notizia falsa e fuorviante e per questo sento l’esigenza di fare chiarezza. Le così dette ‘pensioni d’oro’, stimate in un numero inferiore a 10 in tutto il Paese e appartenenti a manager pubblici di grande rilievo come il responsabile dei Servizi segreti italiani, colui il quale è responsabile della sicurezza dello Stato, sono state tagliate dal Governo Monti (anche con il nostro appoggio) diversi mesi fa imponendo un contributo di solidarietà. L’emendamento in discussione la settimana scorsa non andava a modificare tale decisione e, come spiegato dalla relazione tecnica redatta dal Ministero dell’Economia ad esso riferita, non produceva effetti negativi per i saldi di finanza pubblica. Questo significa che quel comma non determinava una maggiore spesa per le casse dello Stato e ciò dimostra che quanto affermato da troppi è falso. Non abbiamo mai votato contro la riduzione delle pensioni d’oro e il Partito Democratico non ha in nessun modo cambiato idea a tal proposito. Questo è l’ennesimo caso di disinformazione non so se dolosa o frutto di incompetenza.
    Per spiegare l’accaduto occorre chiarire che: 1. nel dicembre 2011 scorso il decreto-legge “Salva-Italia” ha stabilito un taglio alle retribuzioni degli alti dirigenti pubblici superiori ai 300.000 euro annui; 2. quella disposizione ha determinato una situazione nella quale numerosi alti dirigenti pubblici che hanno già maturato i requisiti per il pensionamento sono fortemente incentivati a scegliere di andare in pensione subito, invece di continuare a lavorare (così come invece ha chiesto loro il Governo) per evitare che il nuovo stipendio, oggi decurtato, determini una riduzione corrispondente del trattamento pensionistico a cui altrimenti avrebbero già diritto. Per evitare questo, il Governo si è impegnato a fare in modo che, rimanendo in servizio, essi non subiscano quel pregiudizio. 3. In un decreto-legge adottato ultimamente, il Governo ha quindi inserito una disposizione che stabilisce che il taglio operato con il decreto “Salva-Italia” non possa incidere sul trattamento pensionistico già maturato da quei dirigenti alla fine del 2011 nel vecchio regime, bensì incida soltanto sul trattamento che maturerà a loro favore dal 1° gennaio in poi, decidendo essi di restare in servizio. Va sottolineato che tale disposizione corrisponde a un orientamento giurisprudenziale costante della Cassazione e della Corte costituzionale, secondo il quale il trattamento pensionistico per il quale una persona ha già maturato i requisiti, ma che non viene attivato poiché essa decide di continuare a lavorare, costituisce un diritto acquisito che non può essere inciso da nuove disposizioni. La disposizione inserita dal Governo nel decreto-legge mirava dunque anche a evitare una pioggia di loro ricorsi dei dirigenti interessati, ricorsi che a breve arriveranno (grazie a Lega, PDL e IDV) e che avranno ottime possibilità di successo, successo che, concretamente, si tramuterà in esborsi da parte dello Stato non indifferenti, che peseranno sulle tasche dei cittadini. Questo il Partito Democratico e il Governo lo volevano evitare.
    Così stando le cose, ci è parso ragionevole l’accordo tra i partiti della maggioranza nel senso di respingere l’emendamento soppressivo presentato dalla Lega. E quando in Senato mercoledì scorso si è delineata la defezione quasi in blocco del Gruppo del Pdl (con la significativa eccezione dei suoi esponenti di vertice), ho approvato la scelta del PD di mantenere invece l’impegno preso con il Governo, nonostante questo rischiasse di esporci alla disapprovazione dell’opinione pubblica meno informata.

    (Leana Pignedoli)

  2. La risposta al quesito del lettore interessa molto anche me che, stupita e anche avvilita, ho postato su facebook la notizia che ha suscitato commenti molto malevoli. Con la Pignedoli hanno votato NO al taglio delle pensioni d’oro molti senatori del PD tra cui la Finocchiaro e Ignazio Marino… Spero che si voglia dare a questa ennesima scelta che tutela gli interessi della casta e che è incomprensibile per noi che siamo “fuori dai giochi” del potere, una risposta per non continuare a farci sentire “becchi e anche bastonati”.

    (Paola Agostini)

  3. Urge una precisazione prima che lo faccia la Senatrice: le pensioni d’oro dei super manager sono stata già ridimensionate. Questo di cui si parla era un emendamento che abrogava un articolo del decreto sulle commissioni bancarie, che conteneva la norma a favore delle pensioni dei manager pubblici. L’articolo cancellato integrava un comma del decreto Salva Italia che imponeva un contributo di solidarietà per gli stipendi dei manager pubblici oltre i 300.000 euro annui. L’articolo stabiliva che questo “taglio” di stipendio era ininfluente ai fini della definizione della pensione per la parte calcolata con il metodo retributivo. “Questo articolo – aveva spiegato in aula il sottosegretario Claudio De Vincenti – fa sì che i dirigenti della pubblica amministrazione che hanno già maturato i requisiti di pensionamento, che volontariamente prolungano la loro attività, al momento dell’andata in pensione avranno l’assegno calcolato sulla situazione maturata al 22 dicembre 2012”.
    Molti senatori interpellati hanno dato le loro motivazioni. Sostanzialmente hanno sostenuto che hanno votato così perché gliel’ha chiesto il Governo (e la capacità di pensare con la propria testa dov’è?).
    Aspetto le motivazioni della Senatrice Pignedoli, sperando in una buona dose di sincerità.
    Saluti.

    (Francesca Davoli)

  4. Un senatore risponde ad una domanda in modo chiaro, con affermazioni verificabili, facendo un discorso di logica e buon senso su cui possiamo non essere d’accordo, possiamo discuterlo, ma non possiamo tirare fuori agendine e tacchini. Non sono affatto d’accordo su questo tipo di opinioni.

    (mc)

  5. Buongiorno, sono il lettore, o forse uno dei lettori che hanno segnalato la cosa. Non entro nel merito dei “tecnicismi”, potremmo andare avanti ore e poi la maggiore parte di noi (me compreso!) ci capirebbe poco. Deduco (probabilmente erroneamente) che tale votazione ha seguito questo indirizzamanto per non ledere diritti acquisiti… Potremmo aprire una grossa parentesi su questa considerazione, visto che molti cittadini “comuni” con diritti acquisiti hanno dovuto subire ora, in passato, e credo accadrà anche in futuro, qualche “smussatura” a tali diritti. Certo, per questi decreti o votazioni per impedire la violazione di diritti acquisiti non ce ne sono state. Quello che però mi fa pensare in modo maggiormente “malevolo” e “malizioso” è che qui: http://violapost.it/?p=7083 ho letto le più svariate motivazioni, quindi sulla base di questo arovellarsi di spiegazioni, giustificazioni, motivazioni senza un filo conduttore comune, denoto un po’ di confusione ed imbarazzo, quindi tradotto la cosa può apparire non del tutto trasparente, poi, per l’amor del cielo, forse capita solo a me o “pochi” altri, troppo superficiali nelle valutazioni per carpire il vero senso di cose così importanti…
    Non è un problema, è una goccia in mezzo al mare, ma un po’ di amarezza, se posso dirlo, rimane.

    (Andrea Ganapini)

    P.S. – Qui: http://www.pietroichino.it/?p=21039 la motivazione di Ichino… sembra un po’ un copia/incolla con cambiate solo le particelle pronominali (ci-mi), non saprei quale è il copia e quale l’incolla…

  6. Certo che a “pensiero unico” siete fantastici. TUTTI I SENATORI COINVOLTI hanno scritto la medesima tiritera, parola per parola. E’ evidentemente un comunicato del partito che gli emeriti senatori prendono e pubblicano forse senza neppure leggerlo. Che tristezza, neppure una parola che vanga dalla loro personale penna, niente di scritto da loro stessi, niente di creato dalle loro teste pensanti (che evidentemente non pensano in modo autonomo). Evidentemente hanno altro di meglio da fare…
    Quanta tristezza.

    (Francesca Davoli)

  7. Non sono iscritto a nessun partito e voglio premetterlo. So che innanzi tutto le pensioni d’oro non riguardano “la casta” ma manager pubblici. Ho letto su ANSA (mi pare una buona fonte) che le agendine “regalate” costano 41.000 euro e i costi che sfiorano un milione di euro si riferiscono a tutte le agendine fatte stampare, la maggior parte delle quali viene venduta e non regalata, portando al costo netto di 40.000 euro (comunque troppi!!) di cui parlavo sopra. Mi sembra che la spiegazione della senatrice e, in generale, dei senatori coinvolti sia esaustiva. Detto ciò vorrei soffermarmi su quanto scritto dalla signorina Francesca. Onestametne per me è rassicurante il fatto che vi sia una risposta univoca su fatti tanto complessi, se è univoca molto probabilmente è veritiera. Le parole scritte di “proprio pugno” contano poco, quel che conta è la firma che viene apposta in calce, a mio giudizio.
    Sono andato sul sito consigliato dal signor Ganapini e mi è parso che le spiegazioni che si discostano dal “copia e incolla” che lei accusa siano volte a dare maggiori informazioni, più specifiche, spesso anche più complesse. Mi aspetto che oognuno faccia i suoi sacrifici, “casta” compresa. Ma continuando ad additare senza guardare mai dove c’è il buono le cose non miglioreranno mai.
    Se lei, Francesca, fa bene il suo lavoro e continuamente le viene detto, anche pubblicamente, che passa le sue giornate a tirarsi le dita, a un certo punto inizierà ad oziare sul serio. Facciamoci qualche domanda, imponiamoci qualche riflessione. E’ per il bene di tutti.

    (Andrea Bianchi)

  8. Ignazio Marino si era detto fortemente contrario, ma poi ha scritto sulla sua pagina facebook che nonostante avesse ‘battagliato’ all’interno del partito (PD) gli è stato ricordato che doveva attenersi alla linea del partito e quindi… Ricordo ai senatori Pignedoli, Marino e altri che il loro impegno, prima che verso il loro partito, viene verso di noi cittadini; loro sono lì a rappresentarci e non a rappresentare una linea di partito e basta!!! La differenza fra un uomo e un burattino è che prima dell’obbedienza viene la coscienza! Da ex votante e militante PD (ormai da qualche anno), sono sempre più convinta della mia scelta di lasciare un partito sempre più lontano dalla gente e sempre più un ‘partito di potere’ legato alle lobbies sia a livello locale che nazionale. Un po’ di sana vergogna no????

    (Monja Beneventi)

  9. Come non tiriamo in ballo le agende? Spendono 950.000 € e Lei vuole passarci sopra? Ma stiamo scherzando o cosa? Prendono 10.000 € al mese e non possono pagarsi 10 agende da regalare ad amici e parenti? Questo non è populismo, è la semplice realtà dei fatti.

    (Luca)

  10. Scusi, Sig. o Sig.ra (mc), risposte chiare? Esaustive? Secondo lei la risposta, presa tale e quale da qualche comunicato del PD, è chiara ed esaustiva? Dai su, non prendiamoci in giro. La difficoltà che oggi la politica ha è proprio quella totale incapacità di fornire risposte, e non parlo di PD o PDL, ma di tutte le forze politiche. E sa perchè non le danno? Perchè non le hanno.
    Perchè ogni volta che si chiede chiarezza si deve essere snobbati, liquidati con un copia/incolla o addirittura non considerati? Non ritengo la risposta adeguata perchè non è frutto della Senatrice. Non voglio montare IL caso, la gente però è ormai matura e deve esserlo vista la situazione che questa politica negli anni ci ha regalato, per capire ed interpretare quello che accade con la propria testa.
    Sarò pure populista e sinceramente non mi interessa, ma credo che dobbiamo davvero ragionare secondo coscienza e non più assecondando o ragionando in termini di partito politico, fintanto che la situazione sarà davvero tornata ad una dimensione umana e tangibile.

    (Andrea Ganapini)

  11. E invece, cara senatrice, io penso che siate stati colti con le mani nel sacco, tentando, come altre volte, di far passare in silenzio leggi proteggi nomenklatura. Io da parte mia non vi appoggerò più e spero di fare proselitismo. Per lei, mi auguro, ma ne dubito, che torni a vita privata. 2 legislature (giri della giostra) sono sufficienti. Ha servito la comunità, ora spazio ad altre energie. La politica non dovrebbe essere una professione (ben remunerata) ma un servizio alla collettività.

    (Paolo Bartoli)

  12. Scrive Trilussa:

    Ner modo de pensà c’è un gran divario:
    mi’ padre è democratico cristiano,
    e, siccome è impiegato ar Vaticano,
    tutte le sere recita er rosario;

    de tre fratelli, Giggi ch’er più anziano
    è socialista rivoluzzionario;
    io invece so’ monarchico, ar contrario
    de Ludovico ch’è repubbricano.

    Prima de cena liticamo spesso
    pe’ via de ‘sti principî benedetti:
    chi vò qua, chi vò là… Pare un congresso !

    Famo l’ira de Dio ! Ma appena mamma
    ce dice che so’ cotti li spaghetti
    semo tutti d’accordo ner programma.

    (mv)

  13. Sì, sig. Onelio, adesso arriverà Grillo, salverà l’Italia, darà del lavoro a tutti, non avremo più problemi e vivremo felici e contenti. Io chiamerei anche altri comici a dirigere la nostra nazione, così vivremo in un bel film… “le comiche 3”.

    (Luca Cagnoli)

  14. Il sig. mc ha uno strano concetto di democrazia e libertà di opinione. Se un cittadino comune (Robertino Ugolotti) si esprime su un argomento di dominio pubblico deve andare a casa. Se lo fa un Senatore della Repubblica tutti sull’attenti! Nel merito dell’argomento, poi, ho letto e riletto la risposta della Pignedoli, arrivando alla conclusione che sia la classica, poco chiara e difficilmente verificabile tiritera di un politico colto con le mani nel sacco!

    (Vida)

  15. La Senatrice Pignedoli ha tutto il diritto, ed il dovere, di difendere sue, peraltro legittime, scelte che poggiano, in ogni caso, su dettati legislativi. Ma qui sta il problema. Come faccia un esponente di quel partito che dovrebbe difendere e tutelare gli interessi dei lavoratori, dei ceti cioè storicamente più deboli, almeno così racconta la sua centenaria storia, a non rendersi conto che “il sistema” sta implodendo e non è davvero più sopportabile questa casta di cui la senatrice, non so quanto Suo malgrado, ne fa parte, francamente mi pone infiniti dubbi. Ad esempio, il caso del Presidente del Parco Sen. (ex), Avv.to, Prof.re Fausto Giovanelli; senza volere entrare nel merito del perchè non siano state identificate altre figure e competenze per questo ruolo, peraltro impensabile che non ve ne fossero, è davvero inquietante che in Commissione questa “nomina” sia passata con il voto di un parlamentare PDL, ex AN, che corrisponde al nome del piacentino Tommaso Foti, era proprio il caso che il succitato diventasse pure titolare in ruolo di cattedra in un’istituto scolastico, per giunta statale? Intendiamoci, anche in questo caso assolutamente nulla di illegittimo; la sua ben più che lauta pensione da ex parlamentare gli è dovuta da norme e leggi di questo stato chiamato Italia, il rinnovo di una nomina in un Ente, che credo corrisponda alla sua più alta carica pure un alto e congruo appannaggio, rientra nella legittima costituzionalità. Cosi come l’entrata in ruolo per una cattedra di insegnamento è un diritto di ogni cittadino. Ma per chi appartiene ad un partito, se non erro nel caso il PD, che nei suoi assunti storici, culturali, filosofici, fa della difesa dei “lavoratori” suo precipuo e più importante dovere, senta l’irrefrenabile necessità dell’insegnamento, senza che questo giustifichi una necessità di reddito che il Presidente del Parco credo abbia già da quanto sopra esposto, è “indecente”, nel momento in cui questa scelta toglie un’opportunità di lavoro ad un giovane precario della scuola che pure è anni che non riesce a trasformare il suo precariato, appunto, nella certezza di un “ruolo”. Non credo che questa cattedra abbia finalmente lenito al Sen (ex), Avv.to, Prof.re Fausto Giovanelli le sofferenze di una precarietà professionale e di reddito……!! E già che ci siamo qualcuno mi spieghi cortesemente anche come sia possibile che un governo, come questo del Prof.re Monti, peraltro omaggiato dal laticlavio a vita, che invece di riformare davvero l’oramai intollerabile prelievo fiscale solo alle classe più deboli, o tali divenute come il derelitto ceto medio, sia puntellato anche da quel partito, il PD che invece, sempre per i suoi assunti storici, culturali, filosofici in difesa e tutela dei “lavoratori”, dovrebbe ribellarsi con tutte le sue forze a questo inaccettabile, e credo anche incostituzionale, governo. Voluto, e qui davvero siamo all’inquietante paradosso, da un Presidente della Repubblica che prima di salire sul colle più alto di Roma è stato un influente ed importante leader del PCI, PDS, PD. Effettivamente qualcosa mi sfugge. Qui non si tratta di essere più o meno “informati” come chiosa alla fine la Senatrice nel suo intervento; no, qui si tratta di non poterne davvero più. E non ci voleva certo quel tribuno in chiave moderna di Beppe Grillo per urlarlo. Ma la casta appare ancora sorda a qualsiasi richiamo…

    (Paolo Comastri)

  16. Sig. Bianchi, se Lei reputa che la risposta sia esaustiva è un bene, per me nelle modalità non la è stata ma nessun problema, si tratta di punti di vista e di pareri. Appunto non voglio montare IL caso e nemmeno avviare una tribuna (o tribunale) politico, non è mia intenzione e non è assolutamente nelle mia capacità. Da normale cittadino ho avuto una normale curiosità sulla gestione dei nostri soldi.
    Quello che io reputo molto particolare, rivolgendomi anche al sito che ho menzionato e che Lei riporta, è questo strano atteggiamento da parte dei vari Senatori di fare dei distinguo: “…io però avrei votato contro, ma il partito…”, “…il Governo ha chiesto di fare…”, “…c’è stato un errore durante la votazione…”. Non sono andato a chiedere alla Senatrice Pignedoli una spiegazione già convinto che ci fosse del torbido, come appunto ho detto, se anche ciò fosse vero, sarebbe solo una goccia in mezzo al mare, ma ho chiesto se possibile un parere.
    La mia insoddisfazione arriva dal fatto che la risposta è stato un copia/incolla di un comunicato stampa, che alcune decine di minuti prima avevo letto sul sito dell’ On. Ichino, e a pezzi e bocconi anche in altre parti e anfratti del web, tutto qui. Per me la cosa è tranquillamente conclusa, ho la mia posizione, fine.
    Sul discorso di fare riflessioni ed analisi mi trova assolutamente in accordo, anzi sarebbe bene davvero che ognuno cominciasse a farsi domande e mettere un po’ in crisi quello in cui ha creduto fino a poco tempo fa, giusto nell’ ottica di avere e creare un parere personale che non è solo cieca convinzione ma anche dubbio che cerca qualche risposta.

    (Andrea Ganapini)

  17. Per quello abbiamo già provato un comico di professione e si sono visti i risultati.
    Forse se fosse Benigni le potrei dare ragione, uomo colto e di intelletto, per Grillo, mi dispiace deluderla è un mediocre comico e mediocre politico(mio modestissimo pensiero).

    (Luca Cagnoli)

  18. @ Andrea Bianchi:
    GUARDA CASO, (ben buffo devo dire), io SONO PROPRIO TRA QUELLI a cui viene sempre, “anche pubblicamente, che passa le sue giornate a tirarsi le dita” (citazione dal suo intervento).
    Sono: INSEGNANTE (quindi tra quei dipendenti pubblici che si sentono sempre dire che non fanno un bel niente dalla mattina alla sera…) DI SCUOLA PRIMARIA (quindi tra quelli che non lavorano certo troppo e che, secondo l’opinione pubblica, hanno 3 mesi di ferie) e pure PRECARIA quindi immagini lei quando sono NULLAFACENTE!!!!!!
    Ma come spesso capita, tutti questi luoghi comuni sono sciocchezze e IO, che mi sento sempre dire queste cose, invece che arrivare ad OZIARE SUL SERIO, LAVORO DI PIU’!!!!!!!
    Rendo sempre più evidente il VALORE E L’IMPORTANZA DEL MIO LAVORO facendolo con SEMP’RE PIù IMPEGNO, lottando con i denti tutti i giorni per provare a fare qualcosa di buono.

    Ho risposto anche se non ho capito cosa c’entri questo discorso con il problema discusso in questo articolo:
    Rimane che io penso che tutti ciò sia VERGOGNOSO, mentre, immagino lei no.
    Saluti cordiali

    (Francesca Davoli)

  19. Bella discussione veramente!!!, vari punti di vista che rispecchiano il campanilismo che contraddistingue questo paese,
    A mio modesto parere il problema non è se la Pignedoli vota a favore o contro, ma se possono ESISTERE compensi da 300.000 € o anche superiori, se possono coesistere lo stato dell’economia e del debito del nostro paese con stipendi da faroni elargiti a personaggi come Cimoli, oppure al presidente di Finmeccanica.
    Due esempi avvalorati da quanto accaduto, Alitalia regalata e debiti ripianati dallo Stato, Fimneccanica colocata a € 3.50 oggi dopo 10 anni 2.80, ma non per questo i menager non sono stati pagati.
    Cari concittadini questo è il problema, tutti i partiti hanno messo loro “cari” amici nei punti di potere, e di ritorno qualcosa hanno ricevuto.
    C’è da chiedersi se questo è giusto, se è giusto che un dirigente dei servizi segereti percepisca più del Presidente degli USA, oppure se si possano avere liquidazioni di milioni di EURO.
    Alcuni diranno “erano periodi di VACCHE GRASSE” rispondo:
    Balle Balle Balle con un debito pubblico alle stelle, SENATORI oculati avrebbero dovuto risparmiare per evitare di trovarci dove siamo ora.
    Concordo con quello che ha scritto Comastri, la gente è stanca e vede solo i privilegi della “CASTA” e dall’altra IMU, caro benzina, tasse e tante altre cose.
    Concludo riportando quanto scritto anni fa:
    Il nostro paese ha bisogno di onestà, di ecquita e di esempi, oggi non si può dire che la classe politica sia stata lungimirante.

    Grazie

    Malvolti Roberto

    • Mi scusi, Senatore, anche se la tentazione di partire con un Carissimo Fausto è fortissima.
      …In una intevista rilasciata a questo giornale Lei dichiarava “di devolvere l’intera indennità a favore dell’Atelier di Ligonchio” ma non è questo il punto. Lei, sempre in quell’intervista, dichiarava ancora che il Parco con “un bilancio di 3,8 milioni dispone di 5,5 dipendenti”. E’ dal 9 febbraio 2012 alle ore 18:37 che mi chiedo come si può chiamare quello da .5. Se mi si volesse aiutare Le sarei davvero grato, perchè sa…. una mezza idea me la sarei fatta.

      (mv)

  20. Per tornare al punto iniziale, comprendo che chi opera in politica a livelli alti è costretto a prendere decisioni non banali, come quella contestata alla sen. Pignedoli: meglio trattenere dal pensionamento questi importanti funzionari dello stato o meglio mantenere il segnale di sobrietà nei compensi? Governo e partito danno un’indicazione, che si fa?
    A mio avviso occorre andare alla radice del problema, anche per equità con coloro che “importanti funzionari” non sono e che viceversa sono semplici cittadini, magari giovani che andranno in pensione chissà quando in base ai soli contributi versati.
    La soluzione è che dall’1 gennaio 2012 tutti vadano in pensione con i nuovi requisiti di età e con il metodo contributivo e cioè in base ai contributi versati e totalizzati. Il “tutti” include non solo gli importanti funzionari (che in tal modo non avrebbero incentivo ad andare in pensione prima a motivo del tetto sul salario), ma anche la sen. Pignedoli stessa ed i suoi colleghi, oltre a tanti altri che beneficiano di privilegi pensionistici di varia natura.

    (Stefano C.)

  21. Peccato che a forza di difendere diritti acquisiti si stia bruciando completamente una generazione. Il debito pubblico sale, le entrate fiscali scendono, se non date il buon esempio verrete spazzati via anche voi dalla crisi.

    (Lorenzo Fabbiani)

  22. ………..pensare che sono nostri dipendenti questi politici!!!! Ci massacrano, non fanno nulla per noi (anche se sono del posto), sono boriosi!! Ma se si considerano così bravi perchè non intraprendono un’attività privata, pagano le tasse e non vivono da signori con le loro capacità!!!!!! Un paradosso: come se un’azienda privata pagasse un manager, questi fallisse e l’azienda continuasse a stipendiarlo!!! Incredibile!!!!!

    (Roberto)

  23. “…e Leana risponde subito”. Di solito in queste situazioni in effetti conta la prontezza dei riflessi, tanto poi le cose si fermano lì in superficie. Questa volta con 3.000 letture e un tot di opinioni si va un po’ in profondità, nel bene e nel male. A suo modo una novità: un po’ d’aria fresca, non c’è dubbio.

    (Commento firmato)

  24. Tanti cittadini hanno iniziato ad aprire gli occhi….
    Sopratutto dopo la venuta dell’euro si è verificato un cambiamento nell’equilibrio sociale; gli stipendi dei dirigenti e dei politici, dei “manovratori”dello spettacolo, del manager in generale, insomma, di tutti coloro che sono all’apice, sono aumentati a dismisura. E’ anche vero che tanti di loro si sono “approvati”gli stipendi da favola, si sono autopromossi a pieni voti, creandosi il tesoretto. I loro stipendi e le loro pensioni aumentavano, aumentavano….., mentre quelli del povero lavoratore diminuivano, diminuivano …..e ci siamo trovati in una situazione di fortissimo divario sociale, per le penalità, i blocchi, i congelamenti in busta paga, Ora che Monti ha ridato un giro di vite al ceto medio, che cosa sperano ancora di intascare? State raschiando il fondo…..e se non vi affrettate ad arraffare, presto non ci sarà più niente anche per voi.
    (L.D.)