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“Sorpresa e soddisfazione”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Con sorpresa ma anche con grande soddisfazione, i residenti nelle frazioni del comune di Casina servite dalla strada comunale Leguigno–Migliara–Casina, firmatari il 4 aprile del 2009 di una petizione rivolta all’Amministrazione locale guidata dall’allora sindaco Carlo Fornili, hanno visto accolta la loro richiesta di una più idonea e sicura sistemazione dei 5 dossi artificiali realizzati in località Leguigno e Migliara.

Ieri, giovedì 17 maggio, senza alcun preavviso, gli operai del Comune hanno provveduto a sistemare e ad allungare le rampe di accesso dei dissuasori in oggetto così come suggerito dai promotori della petizione (i firmatari della presente: Ermanna Chiesi, Mario Gatti, Nunzio Guidetti) in una relazione tecnica inviata agli amministratori e agli uffici comunali competenti il 14 gennaio 2010. In particolare si faceva presente che “...La causa dei maggiori inconvenienti è comunque la pendenza i (%) del raccordo: mentre all’estero si propone una pendenza ottimale che varia tra il 4,2 e 5,5% ed in ogni caso non è ammessa superiore al 10%, le rampe dei 5 dossi sulla strada comunale Casina–Leguigno–Migliara presentano una pendenza almeno del 20%, valore di circa quattro volte maggiore quella ottimale. Quindi, nel caso in cui per motivi tecnico-costruttivi non si decidesse di abbassare gli attraversamenti pedonali si dovrebbe almeno adeguare la pendenza al 10%. Con una tale pendenza e assumendo un’altezza di 7 cm sarà necessario realizzare la rampa di raccordo avente larghezza minima pari a 70 / 80 cm; la larghezza attuale è invece inferiore ai 40 cm...”.

In merito alla vicenda era intervenuto anche il difensore civico avv Danilo Giovanelli, che in una nota del 5 febbraio 2010 sollecitava l’allora Amministrazione ad una “…doverosa e tempestiva risposta..” adottando le seguenti osservazioni:

Anon può essere ignorata la richiesta di quella parte di popolazione che ravvisa nei dossi più una situazione di pericolo e scomodità che di maggiore sicurezza;

Bsussistendo il limite di velocità di 50 km/h, non si comprende perché i dossi istallati abbiano dimensioni tali da limitare la velocità a 30 km/h;

C - la delibera adottata (n. 110/08) sembra richiamare più generiche esigenze di sicurezza, valide per ogni strada, che precisi elementi di particolare e speciale pericolosità da giustificare l’adozione dei dossi;

D - la puntuale e dettagliata relazione del “Comitato” merita ampia considerazione e dettagliata risposta con particolare riferimento alla normativa vigente (D. Lgs 285/92 e Regol. DPR 495/92).

Ringraziamo l’attuale sindaco Gianfranco Rinaldi per avere mostrato attenzione ad un problema così delicato e complesso come la viabilità e la sicurezza e per la tempestività con cui è intervenuto. Ci piacerebbe conoscere le motivazioni che hanno spinto l’attuale giunta (per 3/4 composta da assessori che avevano adottato la delibera “Fornili”) a cambiare idea e a sostenere l’intervento di modifica.

L’iniziativa da noi sostenuta non voleva essere e non è stata una protesta o una crociata fine a se stessa, bensì una proposta di collaborazione per trovare, insieme all’Amministrazione, soluzioni efficaci, economiche e sicure per garantire la tutela degli utenti più deboli e la moderazione della velocità del traffico, senza penalizzare chi percorre quella tratta tutti i giorni e più volte  (per lavoro o necessità familiari) nella consapevolezza che la strada, soprattutto in montagna, è un bene di tutti.

Rimangono comunque ancora aperte alcune problematiche sulle quali ci piacerebbe continuare a confrontarci:

1) di LEGITTIMITA’ di quel tipo di intervento su una strada che non può certo definirsi insistere in zona residenziale visto il passaggio di mezzi agricoli, autocarri, pullman di linea, mezzi di soccorso, ecc.;

2) di OPPORTUNITA’, visto che se da un lato i dossi-rallentatori pare risolvano un problema, da un altro creano ulteriori difficoltà e disagi;

3) di SICUREZZA, soprattutto nel periodo invernale, quando pioggia e ghiaccio rendono particolarmente insidiosi rallentamenti  bruschi e improvvisi per attraversare i manufatti a non più di 20 -30 Kmorari o quando nebbia e neve rendono praticamente invisibili i dossi stessi. 

(Ermanna Chiesi, Mario Gatti, Nunzio Guidetti)

 

1 COMMENT

  1. E così, per l’impossibilità di pochi di uscire di casa 30 secondi prima, si diminuisce la sicurezza di due grandi frazioni che hanno praticamente tutte le case affacciate sulla strada (ora si passa senza dover nemmeno rallentare…).
    Grazie!

    (Commento firmato)