Home Cronaca Le bollette sono pazze, ma esplode la bomba Iren

Le bollette sono pazze, ma esplode la bomba Iren

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L'avvocato Enrico Bazzano

C'è una questione reggiana che ci riguarda da vicino. Matteo Olivieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Comune a Reggio, ha formulato, ieri, una interpellanza in consiglio del capoluogo nella quale pone domande molto pressanti per i vertici della multiutility.

Partendo dalla premessa che Roberto Bazzano è presidente esecutivo della società Iren spa, quotata in Borsa, di cui il Comune di Reggio Emilia è uno dei più importanti azionisti assieme ad altri comuni del territorio, Olivieri chiede alla giunta e a Delrio se risponda o meno al vero che Iren "attribuisce incarichi professionali (per milioni di euro) allo studio legale internazionale Freshfields Bruckhaus Deringer Llp" di cui il figlio dello stesso Roberto, ossia l'avvocato Enrico, è socio.

Sempre nella interrogazione si chiede conferma se risponda o meno al vero che lo stesso studio legale ha seguito il progetto Olt, per la costruzione di una piattaforma rigassificatrice al largo di Livorno.

Ci si chiede ancora se "oggi il suddetto studio legale segue anche le vicende Sinit – Sinergie Italiane, partecipata di Iren Mercato ora in liquidazione per un maxi deficit di 92 milioni di euro". A proposito di incarichi si chiede anche se risponde o meno al vero che siano stati assegnati incarichi allo studio legale del consigliere di amministrazione di Iren spa, l' avvocato Ernesto Lavatelli, che pare ricoprire cariche di amministratore anche in Iren Ambiente spa ed Fsu la scatola societaria che fa capo ai comuni di Genova e Torino nel controllo di Iren.

Ma vengono poste anche altre domande, che se confermate, sarebbero alquanto interessanti per le risposte che si otterranno. Come, ad esempio, quella in cui si chiede se il presidente Bazzano, di anni 68, ha già maturato – in qualità di dirigente di Iren Acqua Gas - il diritto al trattamento di quiescenza, ma, come risulterebbe da un verbale di Iride S.p.A. del 2009 (ante fusione), rimane in servizio. E se percepirà tutte le spettanze di fine rapporto come dirigente quando il rapporto si interromperà, sia l’indennità di preavviso che quella suppletiva. La cosiddetta “buonuscita” corrisponderà a circa 1,5 milioni di euro? E tale somma si riferisce alle funzioni di dirigente o assomma anche la “buonuscita” delle attuali funzioni di presidente esecutivo?

Questo perché, a quanto pare, al contrario, con il regolare pensionamento e un contratto di collaborazione con la società si potrebbero risparmiare tutti gli oneri previdenziali che la società versa per un dipendente già pensionabile. Ma ancora, proprio in queste ore nelle quali nelle nostre cassette postali giungono bollette molto salate, si chiede anche se il presidente Bazzano percepisce, oltre al lordo di euro 500.000 circa dalla società, euro 50.000 annui dalla associazione Federutility (www.federutility.it) di cui è presidente in quanto presidente di Iren. E, contrariamente alla regola dell’obbligo di riverso per i compensi nelle partecipate, si chiede al Comune se è vero che il Bazzano trattiene per sè detta somma.

Le domande poste dal consigliere comunale circa la posizione del presidente Iren inducono ad una sobria riflessione. La memoria torna ad anni prima della fusione Enia-Iren, quando le bollette di allora non erano una angoscia. Allora, aprire la busta del conto del gas non costituiva un colpo al cuore e al portafoglio. Si portava il bollettino in posta perché i contanti che ognuno tiene in casa erano adeguati al versamento allo sportello postale. Oggi, da più parti, constatiamo una certa agitazione quando si apre la busta con l’inequivoco “logo” di Iren. Corre un brivido mentre si taglia la carta e la mente corre veloce al saldo del conto corrente: "Ne avrò abbastanza per pagare?". E' pura velleità, sempre più spesso, saldare in contati il costo del riscaldamento. Chi scrive non conosce persona che tenga in casa tali consistenze. Al contrario, capita di pensare a quelle famiglie che ricevono simili bollette, ma non riusciranno a farvi fronte, magari con anziani e bambini che del riscaldamento hanno bisogno come “bene di prima necessità”.

Una domanda, allora: questi pensieri in libera uscita sfiorano anche il presidente Iren, il dottor Bazzano? E di coloro che non hanno timore di consultarsi il saldo di conto corrente… Oppure no?

Non senza curiosità attendiamo esaurienti risposte alle domande del consigliere comunale. Sarebbe auspicabile, oltre alla esaustività, anche una congrua tempestività: la stessa che è abitualmente richiesta alle persone nel pagare nei prossimi giorni una nuova tornata di bollette. E che, naturalmente, hanno il diritto a qualche chiarimento circa la destinazione dei soldi che pagano.

* * *

Il testo completo dell'interpellanza.

Lista Civica Reggio 5 Stelle beppegrillo.it

Consigliere Matteo Olivieri

Reggio Emilia, 25 maggio 2012

Al Signor Sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio

Alla Presidente del Consiglio Comunale Emanuela Caselli

All’Assessore Competente

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Con preghiera per il rispetto dei tempi regolamentari nella risposta alla presente

Premesso che:

- Roberto Bazzano è Presidente Esecutivo della società IREN spa, quotata in Borsa, di cui il Comune di Reggio Emilia è uno dei più importanti azionisti;

L’interpellante chiede al Sindaco e alla Giunta di verificare e rispondere argomentando alle seguenti questioni:

- Se il Bazzano, anni 68, ha già maturato – in qualità di Dirigente di Iren Acqua Gas - il diritto al trattamento di quiescenza, ma, come risulterebbe da un verbale di Iride S.p.A. del 2009 (ante fusione), rimane in servizio.

- Se il Bazzano percepirà tutte le spettanze di fine rapporto come dirigente quando il rapporto si interromperà, sia l’indennità di preavviso che quella suppletiva.

- Se la cosiddetta “buonuscita” corrisponderà a circa 1,5 milioni di euro, e se tale somma si riferisce alle funzioni di dirigente o assomma anche la “buonuscita” delle attuali funzioni di Presidente Esecutivo;

- Se al contrario, con il regolare pensionamento e un contratto di collaborazione con la società si potrebbero risparmiare tutti gli oneri previdenziali che la Società versa per un dipendente già pensionabile;

- Se il Bazzano, presidente, percepisce, oltre al lordo di euro 500.000 circa dalla Società, euro 50.000 annui dalla associazione Federutility (www.federutility.it) di cui è presidente in quanto Presidente di Iren;

- Se il Bazzano, contrariamente alla regola dell’obbligo di riverso per i compensi nelle partecipate, trattiene per sè detta somma;

- Se il Bazzano, presidente, in qualità di coordinatore del settore acqua e mercato, ha diversi ruoli operativi nelle società IREN ACQUA GAS (e controllate) e IREN MERCATO;

- Se le società in cui il Bazzano svolge ruoli di amministratore attribuiscono incarichi professionali allo studio legale internazionale Freshfields Bruckhaus Deringer LLP sede di Milano Via dei Giardini, 7 20121 Milano tel: +39 02 625301di cui il FIGLIO DI ROBERTO BAZZANO ossia l’avv. ENRICO BAZZANO è socio (http://www.freshfields.com/people/profile/11/4289);

- Quali somme sono erogate a suddetto Studio Legale e se risponde al vero che assommano a milioni di euro;

- Se il suddetto Studio Legale ha seguito il progetto OLT, per la costruzione di una piattaforma rigassificatrice al largo di Livorno;

- se oggi il suddetto Studio Legale segue anche le vicende SINIT – Sinergie Italiane, partecipata di IREN Mercato ora in liquidazione per un maxi deficit di 92 milioni di euro http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2012/04/05/news/sinergie-addio-e-ascopiave-firma-assegno-da-28-milioni-1.3779680;

- se sono stati assegnati incarichi allo studio legale del Consigliere di Amministrazione di IREN spa Avv. Ernesto Lavatelli, che ricopre cariche di amministratore anche in IREN Ambiente spa ed FSU, la scatola societaria che fa capo ai Comuni di Genova e Torino nel controllo di IREN.

(Matteo Olivieri, capogruppo Movimento 5 Stelle)

 

6 COMMENTS

  1. Già… attendiamo esaurienti risposte! Una domanda me la pongo anch’io… Come mai certe questioni vengono poste da chi appartiene ad un movimento nato dalla base e non le hanno poste coloro che appartengono ad organismi politici organizzati e rodati da decenni che si penserebbe dovessero avere approfondite conoscenze del sistema socio-politico-economico, mezzi e competenze sviluppate in anni di attività politica? Già… attendiamo esaurienti risposte.

    (AnnaMaria Gualandri)

  2. Eh sì, esaurienti risposte, e speriamo che qualche copia incolla li assista, vedi retro. Davvero non ne possiamo più. Oltre che aprendo le bollette Iren, Enel, etc, etc… a me un colpo al cuore viene anche leggendo queste cose. Ma ancora di più mi viene e leggere le risposte inutili che arrivano e che non tolgono a noi normali cittadini le grandi difficoltà di questi giorni.

    (Lorella)

  3. Gent.ma Annamaria, quelli che appartengono ad organismi politici rodati non porranno mai certe questioni tutte le forze politiche sono in questi consigli e anche loro mangiano, il loro gettone di presenza è lauto, senza contare che sono tutti o quasi politici di mestiere e se un pivello di nuova nomina vuole vederci dentro lo emarginano polticamente e non solo. Queste municipalizzate da oltre un quarantennio fanno il bello e cattivo tempo, sono un cartello e ripianano i bilanci aumentando le tariffe che i poveri diavoli fanno fatica a pagare. I vertici guadagnano milioni di euro e ne sprecano altrettanti nella cattiva gestione, anche qui dobbiamo mandarli a casa tutti, compresi i poltici che li nominano.

    (Domenico Amidati)