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“Un sogno per Viero”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Egregio dr. Viero, Le scrivo preoccupato. Ho fatto un sogno. L’ho vista entrare nella mia classe di 30 ragazzi di un professionale per la meccanica al suono della campanella, con registro e gessi in mano, al mio posto. Non ho avuto dubbi, con la sua esperienza bocconiana e internazionale in project finance, se la caverà di certo e non farà peggio di me. Si dovrà però accontentare dei miei 1.300 euro al mese, anche se per solo 18 ore di lezione. A parte riunioni, genitori, compiti da correggere…
La mia preoccupazione è un’altra, infatti. Mi sono visto alla Sua scrivania.
Subito ho pensato al Suo stipendio, qualche decina di volte superiore al mio e ho sorriso. Ma subito dopo sono arrossito! E tutto sudato ho pensato ai 2 miliardi (duemiliardi) di debiti. Ma poi ho ricordato che gestisco energia, acqua, rifiuti… i migliori business in assoluto del momento; e ho sorriso di nuovo. Non mi posso preoccupare! E se anche non so nulla di project ecc. non sarà difficile fare utili.
Qualche credenziale da spendere ce l’ho, del resto. Sono ingegnere meccanico, insegno macchine a fluido e idraulica ai miei ragazzi, vengo dall’esperienza di un piccolo paese in Appennino dove vivo e dove vedo un piccolo consorzio di acquedotti gestire in autonomia e con bilanci positivi ottima acqua a prezzi onesti.
Di nuovo i sudori e il rossore. Ricordo ora che proprio Lei, proprio qui in montagna, dove vivo, poco tempo fa ha tenuto un incontro, tra una parola di project fin…, acquisizioni e dismissioni, indici economici… avrebbe detto spietatamente che in sostanza Iren quassù non ha convenienza (ci vuole davvero molto coraggio, lo devo ammettere). E infatti, dopo poco, ecco messa in vendita la sede di Felina!
Ma come?! Forse non compare negli indici del project financing, lo avrebbe certamente saputo… ma tutta l’acqua che scende da queste montagne!? Abbondante e buona, da vendere a valle… per non parlare delle centrali idroelettriche su cui Iren sta investendo! Almeno un “grazie”… anche tacito (o meglio tacendo).
Ma improvvisamente, un sollievo, un’ottima credenziale! Conosco e amo questo territorio, conosco molte sorgenti che ancora non avete prosciugato, pardon “captato”…
Di nuovo l’angoscia, sudore e rossore! Ho affidato, ops… Lei ha affidato l’appalto della gestione dei rifiuti e della discarica di Poiatica a due ditte segnalate (una condannata) per traffico di rifiuti dalla DDAntimafia… incredibile, la realtà supera la fantasia !!
Però gestisco una multiutility, dovrei essere tranquillo: anche se questa parola mi ricorda quegli improbabili accessori da cucina, venduti nottetempo in strani canali satellitari, in grado di produrre (con un solo motore!) dal caffè, al frappé passando dal purè, ovviamente mentre affetta zucchine.
Così penso alla vecchia Agac. Quei furgoncini arancio così rassicuranti, certo più piccoli e distanti dal financial project, che con spirito quasi cooperativo si muovevano con un semplice mandato: Azienda Gas Acqua. E coi bilanci in attivo che venivano reinvestiti sul territorio…
I sudori aumentano, ora i giornali parlano di dubbi riguardo a una parentopoli in Iren, incarichi milionari a figli, fratelli, cugini…
Poi un lampo, improvvisamente tutto si quieta e mi assale un senso di pace e tranquillità assoluta. Ora sono certo. Anche io, seduto alla Sua scrivania, non potrò fare peggio di Lei.
Guardi, passata la prima ora in classe i miei ragazzi diventano agitati, è vero. Però in fondo sono simpatici. Lo stipendio è quello che è ma, risparmiando un po’ sulle bollette, si arriva anche alla fine del mese.
Ci pensi su.
Cordialità.

(Francesco Colli)

 

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