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Crisi / Perchè solo gli economisti?

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Tv e giornali ne parlano molto. Ma quasi invariabilmente vengono intervistati economisti. Perchè? Parliamo ovviamente della crisi finanziaria-economica che sempre più ci attanaglia. Ci si affanna nel suggerire e provare possibili medicine. Ma per rimediare a meccanismi "perversi" (creati da noi, di cui poi noi stessi diveniamo prigionieri), non servirebbe indagarne come si deve le cause anzichè descrivere praticamente in diretta l'andamento altalenante del valore di titoli di Borsa e spread condendo il tutto con spiegazioni contingenti e momentanee?

Perchè non si chiama mai in causa, ad esempio, qualche storico preparato? Non si ritiene che quanto sta accadendo - al di là delle vicende della banca americana che sono state l'occasione dell'innesco della spirale che da anni ci avvolge e ancora non si sa dove ci porterà - sia collegato a quanto si è venuto sviluppando e preparando negli anni e decenni precedenti e quindi là occorra andare a dare un'occhiata?

Riportiamo una frase di Marc Bloch, esimio storico francese vissuto nella prima metà del secolo appena trascorso: "Siccome l'errore che si commette nell'individuazione della causa di un fenomeno si converte, come capita quasi necessariamente, in un'erronea valutazione del rimedio, ne consegue che l'ignoranza del passato non solo nuoce alla conoscenza del presente, ma compromette, nel presente, l'azione medesima".

Qualcuno avrà studiato quanto sta accadendo forte di cognizioni non solo di tecnica bancaria e di finanza internazionale e di altro del genere ma di visione più complessiva? Non sappiamo. Viviamo alla giornata, legati all'incontro del tale politico con il presidente e la cancelliera ecc. ecc. Per questo, forse, molti temono di rivivere un passato disgraziato.