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Fondazione Don Zanni: a che punto siamo?

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Sono trascorsi oltre due anni da quando, per la prima volta il 18 gennaio 2010, venne illustrato pubblicamente il progetto di costruire una casa d’accoglienza per mamme con bambini in situazioni di difficoltà, recuperando la struttura in degrado di Casa Nostra, a Felina. Durante quella serata, grazie agli interventi dei numerosi partecipanti, arrivarono condivisioni e stimoli per far decollare con decisione l’iniziativa. Ci è voluto quasi un anno per elaborare lo Statuto ed il 3 novembre 2010 si è costituita legalmente a Reggio Emilia la Fondazione Don Artemio Zanni.

Otto mesi dopo, il 6 giugno 2011, la Fondazione è stata riconosciuta ONLUS dando così la possibilità a tutti coloro che lo vorranno di ottenere detrazioni fiscali per offerte, donazioni e di devolvere il proprio 5x1000 alla Fondazione in sede di dichiarazione dei redditi (cod. fisc. 91154030356).

Piano piano, si è iniziato a divulgare il progetto un po’ ovunque suscitando interesse da parte di tante persone. Molti ci chiedono... a che punto siamo? Altri ci stimolano a fare presto perché ci sono tante situazioni di urgente bisogno. Ma soprattutto tante persone, non solo del nostro paese ma ovunque, ne stanno parlando e ci stanno aiutando con diverse iniziative. Quattro sono i punti sui quali si è lavorato in tutto questo tempo.

Divulgazione del progetto. Senz’altro è stato l’obiettivo principale della neo Fondazione: far conoscere a tutti quello che andremo a fare e dare a tutti la possibilità di contribuire alla sua realizzazione. Non è stato difficile: è avvenuto tutto molto spontaneamente. Ci sono stati incontri, serate, articoli di giornale ma la cosa importante è che ognuno ha iniziato a viverla e a trasmetterla ad amici... a parlarne. Ed oggi migliaia di persone sanno che sarà di nuovo Casa Nostra.

Recupero della memoria. La Fondazione in questo vuole essere chiara: recuperare la memoria non sarà solo ristrutturare, ricostruire, abbellire ma sarà soprattutto recuperare un luogo significativo in termini di memoria perché testimone del bene comune, un bene aperto a tutta la comunità. L’obiettivo è quello di riprendere quell’amore che Don Zanni aveva verso i piccoli e che riusciva a trasmettere alle persone coinvolgendole nei suoi progetti. Sono stati organizzati incontri nelle scuole. Sono nati spettacoli sulla vita di Don Zanni. Sono state raccolte testimonianze e sono stati contattati alcuni dei ragazzi di Don Zanni. Ma la cosa più grande è che dopo un periodo di silenzio e di ricordi (più che normale) sta piano piano ritornando la voglia di riprendere quel cammino verso i piccoli che Don Zanni ha percorso per una vita intera.

Raccolta fondi. Quando sentiamo parlare di Fondazioni la prima cosa che pensiamo o notiamo è che le fondazioni nascono con un cospicuo patrimonio da amministrare, gestire, spendere ecc. Non è così per la Fondazione Don Zanni. Il primo socio aderente, e a noi piace molto ricordarlo, sono stati gli alunni della scuola elementare di Felina i quali, grazie ad un’iniziativa didattica sulla vita di Don Zanni e con qualche sacrificio, hanno messo da parte una sommetta. Hanno sentito dire che stava nascendo un progetto Casa Famiglia per mamme con bambini in difficoltà ed hanno così destinato la somma raccolta a favore della Fondazione. Con la divulgazione del progetto le iniziative a favore della Fondazione si sono moltiplicate, non solo nella nostra parrocchia ma un po’ dappertutto nella nostra montagna. La cosa importante è che solo con la partecipazione di tutti non solo realizzeremo le opere edilizie ma daremo continuità alla memoria di Don Zanni anche per le generazioni a venire. Attualmente la raccolta ha superato i 120.000 euro e tutto quello che è stato eseguito fino ad ora non ha comportato spese. E’ stato fatto tutto gratuitamente.

Progettazione tecnica ed iter burocratico. La progettazione degli immobili si sta evolvendo su più fronti:

− è stato ultimato il rilievo dell’attuale situazione degli immobili, redatto dallo studio tecnico Moscatelli di Cella (RE). Si è trattato di un lavoro lungo, paziente e dispendioso;

− sugli immobili è stato inoltrato accertamento di vincolo presso la Sovraintendenza. La pratica è ora a Bologna;

− sono stati avviati incontri con l’Amministrazione comunale per definire le modalità di presentazione della pratica edilizia. Il Consiglio comunale, all’unanimità, ha votato parere favorevole alla nascita della Fondazione;

− in data 11.1.2012 il Consiglio della Fondazione ha approvato il progetto di ristrutturazione di massima. Il progetto è stato redatto dall’architetto Alessandro Canovi in collaborazione con l’ing. Stefano Croci;

− tale progetto è stato illustrato al Consiglio pastorale ed affari economici il 24.1.2012 riscuotendo apprezzamento;

− è iniziata la stesura su CAD del rilievo dei fabbricati e la successiva elaborazione del progetto di ristrutturazione in tridimensionale. Lavoro paziente e meticoloso eseguito dallo studio dell’ing. Marcello Manfredi. Anche alla Curia è stata consegnata la documentazione ed essa sta seguendo con molto interesse lo sviluppo dell’iniziativa. Le pratiche sono già in buono stato di avanzamento.

Questo articolo ricorda, all’inizio, alcune date importanti, precisamente tre. La prossima riteniamo sarà quella della presentazione ufficiale e pubblica del progetto. Anche noi non vediamo l’ora, soprattutto di iniziare i lavori, però occorre ancora un po’ di pazienza per dar modo all’iter tecnico-burocratico di compiere tutto il suo percorso. L’obiettivo prioritario è quello di accogliere la prima famiglia il prima possibile. I lavori avverranno per stralci e il primo si occuperà del recupero della Casa Verde per alloggiare 3 nuclei familiari e la sede della Fondazione. Desideriamo ringraziare innanzitutto tutti coloro che ci stanno aiutando in qualsiasi modo. Vorremmo farlo personalmente ma non è così semplice e ci scusiamo per qualche dimenticanza. La Fondazione ringrazia per il lavoro svolto gratuitamente e con alta professionalità gli studi tecnici prima citati.

(Paolo Albertini - Tratto dal "Bollettino della zona pastorale di Felina, Gatta, Gombio, Villaberza, San Giovanni del corrente mese di giugno 2012)

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