Home Ci hanno lasciati E’ morto Marco Costetti, per tutti “Happel”

E’ morto Marco Costetti, per tutti “Happel”

34
27
"Happel" (Foto Eros Tamburini)

E' morto improvvisamente oggi, a Castelnovo ne' Monti, a 65 anni, il popolare "Happel" (calciatore e allenatore austriaco), Marco Costetti. Era conosciuto un po' da tutti, qui in montagna, soprattutto nell'ambiente sportivo. Era difatti appassionatissimo di calcio, per il quale si era speso durante gli anni come allenatore di una squadra dal nome particolare e piuttosto personalizzato: OBHT. Vale a dire: Old Boys Happel Team.

Lascia la sorella Rosanna. I suoi funerali avranno luogo domenica 15 luglio, alle ore 15, partendo dall'ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti per la chiesa parrocchiale di Gatta, dove sarà celebrato il rito funebre. Quindi sarà accompagnato al cimitero locale.

Domani sera, sabato 14, alle 20,30, recita del Rosario presso l'obitorio del nosocomio castelnovese.

* * *

Cordoglio dell'Amministrazione comunale

L'Amministrazione comunale, ed in particolare il sindaco Gian Luca Marconi, esprimono cordoglio e vicinanza alla sorella Rosanna per l'improvvisa scomparsa a soli 65 anni di Marco Costetti. La sua bottega di barbiere era un punto di riferimento per discutere di sport, ed in particolare di calcio, del campionato e della "sua" Inter. Una passione che Marco aveva saputo trasformare in qualcosa di più, in una sorta di vocazione, sostenendo ed impegnandosi per oltre 40 anni nel calcio amatoriale, avvicinando alla pratica sportiva tanti ragazzi, divenendo un amico di tutti. In questo momento siamo davvero vicini alla sua famiglia ed a questi tanti amici che Marco, o "Happel" come molti di noi lo ricorderanno, lascia improvvisamente.

* * *

- Rosanna Costetti vuole ringraziare coloro che hanno accompagnato Marco (Happel) nel suo ultimo viaggio (16 luglio 2012)

 

27 COMMENTS

  1. Passavo quasi tutte le sere dalla tua barberia prima di rientrare a casa dopo una giornata di lavoro. Erano impagabili le tue dissertazioni filosofiche per spiegare l’andamento di una partita, OBHT o Inter che fosse, in cui potevi spaziare dall’Impero Romano alla deriva dei continenti. Ci hai fatto giocare per tanti anni, ora ci guiderai, insieme a Paolo, dal Paradiso. Una sola cosa ti sarà impossibile: quantificare tutto il bene che ti abbiamo voluto!

    (Vida)

  2. Ogni giorno passavi, scambiavamo una parola e bevevamo il caffè al Castello. Hai cominciato a lavorare da Osvaldo che eri un ragazzino e da allora non hai mai abbandonato la Sarzassa.
    Lasci un vuoto ma nei nostri cuori rimarrai sempre.
    (gianni zannini)

  3. Sei e rimmarrai sempre nei nostri cuori: come cantore del coro bismantova, come allenatore di calcio della A.C. MONTAGNA e della squadra OBHT.
    Ieri sera alla fine delle prove del coro ti abbiamo dedicato un canto…..
    Un saluto caro dal TRAPO

  4. Cara Rosanna,ci siam viste giovedì, dopo molto tempo, e mi dicevi la preoccupazione che avevi per la salute di tuo fratello. Anche se preoccupata di certo non pensavi a una sua scomparsa. Mi hai espresso la solitudine che provavi non avendolo in casa, perché eravate voi due soli… e ti capisco!!! Ora, leggo che to fratello se n’è andato e penso che le parole sembrano non avere senso e provo a dirti che devi tirar fuori dentro di te la forza per reagire. Io ricordo sempre le parole che mi disse la Cara Celina Rabotti nel 1982 e mi son servite, e molto! Il CORAGGIO non lo vende nessuno… bisogna farselo da soli! Parole sante. Io le ripeto a te: speriamo ti siano di aiuto! Un abbraccio Rosi.

    (Luisa Valdesalici)

  5. Chiacchierare con lui era gradevole e stimolante, perché non c’era argomento che non si potesse affrontare, e su ognuno di questi sapeva esprimere una argomentata opinione. Così come era piacevole sentirlo raccontare di fatti e di aneddoti dei tempi andati, da cui traeva spesso uno spunto per ragionare anche sui giorni nostri.

    (Paolo B.)

  6. Ti ho conosciuto come un “avversario” nel Torneo Amatori con il tuo O.B.H.T. e ogni anno a Gatta o al Coni ci scontravamo per cercare la vittoria… Alla notizia questa mattina della tua scomparsa, ci sono rimasto… Porgo sentite condoglianze alla sorella Rosanna.

    (Simone P.)

  7. Non sapevamo nulla sino a che stamattina mia moglie non ha visto il necrologio. Abbiamo ricevuto una fucilata! Non è accettabile che una persona di quello spessore se ne sia andata in questo modo! Cara Rosanna le parole se le porta il vento ma la stima e l’affetto sono eterni. Siamo veramente affranti. Con tanta amicizia.

    (Marusca e Raimondo)

  8. Chi con te ha condiviso tante partite tanti aneddoti simpatici ed a volte tristi, dovrebbe parlarti dentro e ricordarti mille sfumature, che a tanti potrebbero risultare ignote e dettarti fiumi di parole per rendere partecipi gli altri dei pensieri e progetti irrealizzabili sui quali si sono costruiti oltre quaranta anni di Amicizia. Ma sicuramente è un mio limite, una mia debolezza il fatto di non riuscire ad armarmi di “crosta” e chiedere qua e là chi era Happel a mo’ di intervista, poi soddisfatto trasmettere in redazione un tot di battute create ad hoc e sentirmi tranquillo lavandomi la coscienza se la possiedo. Non vorrei apparire astioso o particolarmente polemico, ma in questa era che fagocita tutto e subito, stamane ho sentito “amici” dire ci manca già… Nessuno muore fino a quando ogni sua sfumatura condivisa che ti ha fatto crescere con l’esempio e con il ricordo vive al presente e non al passato, un passato che dopo due giorni è un al “giorno d’oggi un remoto”. Mi ha ferito anche lìapprezzamento di amministratori “notabili” riguardo la perdita di un uomo che per quaranta anni ha scorrazzato intere generazioni avviandole allo sport e l’aiuto verso questo Uomo Vero lo sintetizzo con una cifra: ZERO, per esserti occupati dei nostri ragazzi, un anno l’OBHT trovò il campo a Paullo di Casina… L’unico che con piacere ringrazio pubblicamente e che ha aiutato Happel è stato Gian Lorenzo Alfeo Tondelli, ex navigatore di rally, riconoscente di tanto operato, Enzo ha una figlia, Sara, quindi nulla a che fare con il calcio. Il filantropo chiese cosa costava un campionato Dilettanti CSI e se si poteva vincerlo. Marco rispose del costo e sinceramente spiegò che con lui potevano giocare tutti, buoni e meno, quindi… Tondelli senza battere ciglio pagò l’iscrizione al campionato e rivolgendosi a me mi diede l’incarico di scegliere una muta bella e dare un nome a “suo dire decente a questa armata Brancaleone”. Fu un lampo, Old Boys Happel Team, da allora siamo circa una trentina di anni addietro ed il presidente era ed è Gian Lorenzo Alfeo Tondelli, contribuendo sempre o no fu l’unico a CAPIRE. Poi la vita con i suoi ritmi frenetici in poco meno di un mese ci ha nascosto Happel e ieri si è svolta la cerimonia: per alcuni un funerale, per altri un momento dormiente.

    (Pietro)