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Nubi sulla variante di Ponte Rosso? Il sindaco risponde

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Luigi Bizzarri, consigliere comunale di Castelnovo ne’ Monti, a seguito di ripetute e insistenti voci circa la presenza non prevista in fase di primo progetto di problematiche complesse che comporterebbero un aumento considerevole di costi per la realizzazione della variante alla SS 63 in località Ponte Rosso a cura della Provincia di Reggio Emilia,  afferma: "Chiedo di sapere se queste voci corrispondono al vero ed in particolare quali sarebbero le criticità ora emerse e non previste, a quanto ammonterebbero i costi per i nuovi lavori da svolgere e con quali modalità tali fondi verrebbero reperiti".

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Aggiornamento del 18 luglio, ore 16,15

"In merito all'interpellanza presentata dal capogruppo Luigi Bizzarri, inerente la situazione della variante del Ponte Rosso, confermiamo che durante le approfondite indagini effettuate nei mesi scorsi sono effettivamente emersi problemi di tenuta del versante, che indipendentemente dalla viabilità richiedono di intervenire per evitare dissesti, perché potrebbero anche incidere sulla tenuta del tracciato attuale della statale. Ovviamente questo porterà ad un aumento dei costi per la realizzazione della variante, ma la Provincia, con la quale siamo in contatto costante sul tema, ha confermato l’intenzione di andare avanti e di partire con i lavori come previsto entro l’anno, valutando da subito le modalità per superare l’ostacolo economico".

(Gian Luca Marconi, sindaco)

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18 COMMENTS

  1. Simone, ma dove vivi? Il primo picchettamento della variante del Ponre Rosso risale alla fine degli anni trenta podestà Celio Rabotti. Quest’ultima notizia mi fu riferita dal caro amico Eugenio Simonazzi da Villarosa, ora scomparso, il quale mi disse che quel picchettamento era stato uno dei suoi primi lavori. Sona passati settant’anni e ciclicamente, soprattutto quando nevica o in occasione di elezioni, è un argomento che fa sempre presa e allora perchè non promettere di porvi mano? Ho 75 anni e da ragazzo abitavo alla Croce e sentivo già allora parlare di variante del Ponte Rosso. Come vedi, caro Simone, se sei giovane, farai in tempo a diventare vecchio e forse neanche allora l’opera sarà realizzata; adesso poi con i chiari che stiamo vivendo chi metterà i soldi?

    (Sergio Tagliati)

  2. Premetto che non conosco il progetto, quindi potrei dire cose inesatte. Ma è l’unico percorso possibile. In questi mesi ho provato ad immaginarmi tutto il traffico della SS 63 che sbocca sulla salita del Peep e non riesco ad immaginarmi che possa funzionare!? Visto l’aumento di costi imprevisti non sarebbe meglio rivedere un momento le carte!!??

    (Enrico Bini)

  3. Carissimo Gian Luca, preso atto che a 3 anni di distanza siamo ancora in alto mare, non è forse meglio fermarsi e rifare il punto della situazione? Non è più saggio chiedersi se veramente questo tracciato è l’unico fattibile? Come più volte espresso pubblicamente, il Comitato si è permesso di chiedere pareri a persone esterne a Castelnovo; l’unica frase unanime è stata la seguente: SIETE L’UNICO PAESE CHE PORTA UNA STRADA A ALTO TRAFFICO ALL’INTERNO DI UN QUARTIERE, per poi non parlare degli svincoli per il PEEP che costeggiano i parchi delle scuole.
    Ora, visto che la faccia qualcuno l’ha gia persa, si può benissimo dire che ci eravamo SBAGLIATI, nulla di male, è umano, ma se continuando su questa strada si scoprisse che un DANNO ENORME è stato fatto al paese poi chi rimedierebbe???
    Rinnovo l’invito a ponderare le scelte, oltre tutto come più volte scritto questa variante non risolve il problema ben più grave di viale Bagnoli.

    (Roberto Malvolti, coordinatore Comitato strada statale 63)

  4. Concordo con Enrico. E’ una spesa enorme che non porterebbe nessun beneficio, spero non si faccia così come il Ponte di Messina e la TAV. X non rimanere bloccati sul famoso Ponte Rosso, come è stato fatto quest’inverno durante le grosse nevicate, utilizzare gli spartineve dell’Anas e tanto sale. In ogni caso la salita/discesa del Peep sarebbe comunque un problema in caso di ghiaccio o neve se non immediatamente pulita. Tutti quei soldi dovrebbero essere utilizzati al ripristino della pessima rete stradale già esistente. Ma se proprio si vuole sognare, allora perchè non fare una piccola variante che consenta di superare Castelnovo senza doversi imbottigliare in via Micheli e viale Bagnoli?? Tanto chi vuole venire in centro a far spesa la strada la conosce.

    (Alessandro)

  5. Quest’anno grazie all’obbligo di pneumatici da neve o catene la circolazione in particolare al Ponte Rosso non ha subito problemi. L’ultimo progetto reso pubblico ha sollevato molte perplessita e una revisione, a fronte dei problemi di tenuta del versante, sia molto utile. Inoltre credo che il Ponte Rosso non sia una prioprità, sarebbe meglio spendere i soldi per asfaltare i tratti brutti di tutta la 63.

    (mc)

  6. E recuperare il progetto di cui si discuteva (era stato anche ufficialmente presentato ed illustrato) durante l’amministrazione Pignedoli, con una semplice rettifica delle due curve peggiori e l’aggiunta di una terza corsia a salire riservata ai mezzi pesanti? Come si dice: minima spesa, massima resa…

    (Commento firmato)

  7. Vi invito a digitare nel motore di ricerca interno di Redacon: ‘ponte rosso’. E’ veramente interessante. In un certo senso amaro, è anche divertente leggere quante volte sia stata annunciata la inaugurazione e gli appalti dei lavori.
    Io mi sono fermato al 2004, ma se, come dice il Sig. Tagliati, possiamo fare risalire “il vizio” addirittura agli anni ’30. Abbiamo quindi una evidente dimostrazione della abitudine del politico di turno (di qualsiasi parte): meglio annunciare per tempo e mai smentire… che tristezza.
    Personalmente mi sento vicino alle osservazioni del Sig. Malvolti.
    Spero che i nostri attuali governanti possano utilizzare questo assist (aumento di costi non predeterminabile) per accantonare un intervento assolutamente inutile anzi devastante. Lo potrebbero fare senza perdere la totalmente la faccia.
    E’ preferibile investire le poche attuali risorse in altri interventi a maggiore valore aggiunto e rimandare la soluzione “strategica” e di ben altro respiro a tempi migliori.
    Chiedo alla redazione se fosse possibile linkare qui di seguito l’articolo pubblicato il 21 ottobre 2010 23:17 di Impresa Montagna.
    Al di là delle connotazioni politiche che invito a trascurare, ha il pregio di pensare con un orizzonte temporale non delle prossime scadenze elettorali ma al nostro paese tra 50 anni. Lo sottoscrivo in pieno.

    (ldp)

    Il link: http://www.redacon.it/2010/10/21/castelnovo-merita-un-passaggio-a-sud-est

  8. Grazie del suggerimento! E’ esilarante, ma triste, quello che si legge… I proclami, gli annunci e le conferme dei politici nostrani… immancabilmente smentite dai fatti… Capisco perché internet è il “babau” dei politici… Almeno con i quotidiani (già di per sè poco letti) in inverno ci si accendevano i camini e la memoria svaniva, con la rete in ogni momento si può ritrovare le enormi baggianate che a turno vengono enunciate dai vari rappresentanti della politica…

    (Corrado Parisoli)

  9. Per mc. Il Comitato non fa altro che trasferire le segnalazioni e le perplessità della cittadinanza che, riassumendo, dice: molti dubbi sul fatto di portare traffico al PEEP. L’esigenza non più procrastinabile di togliere il traffico da viale Bagnoli. Per il resto il video sul pensiero di Ponte Rosso è su Youtube da quasi 3 anni.

    (Roberto Malvolti)

  10. Carissimo Sergio Tagliati, ti ringrazio per la tua puntigliosa e interessantissima fonte storica… Mi sarebbe piaciuto assistere al picchettamento dell’epoca per capire come avevano pensato e studiato il percorso… Magari è lo stesso che ritracciano da anni!!! Credo che con tutti i soldi di cui parlano per questa variante, si possa pagare una persona a vita che abbia l’unico compito di salare quel tratto di strada!

    (Simone)

  11. Ma possibile che i castelnovesi non si siano ancora stancati? Già mi immagino la scena alle prossime elezioni quando il sindaco Marconi inaugurerà per la seconda volta l’inizio dei lavori del Ponte Rosso. Sarebbe interessante sapere a quanti sindaci è già capitato un simile evento. Si vede comunque che alla popolazione piace essere presa abbastanza in giro, ma di questo ce ne siamo accorti anche a livello nazionale. Spero che una voce autorevole come quella di Bini possa far tornare sui propri passi l’amministrazione comunale, perchè oltre agli alti costi non ci si rende neanche conto dei danni che porterebbe al quartiere PEEP, ove ci sono anche una scuola materna, una scuola elementare e un centro benessere.

    (Alessandro Torri Giorgi)

  12. interessante il dibattito che si è sviluppato intorno a questo problema (variante Ponte Rosso), infatti nel mio primo intervento non ero entrato nel merito del percorso perchè convinto che quest’opera non sarà realizzata, almeno a breve. Ora però, visto che molti propendono per una soluzione più radicale e quindi non più attraversamento dell’area Peep in quanto oltre ad avere in inverno alcune difficoltà oggettive perchè la parte finale ha una pendenza tale che in caso di ghiaccio o neve, se non curata in tempo utile con mezzi validi e tempestivi, potrebbe sicuramente creare grossi problemi, soprattutto al traffico pesante e pertanto si ripeterebbero i disagi che avremmo dovuto eliminare, ergo lasciamo perdere questo tipo di soluzione ormai superato anche perchè poteva avere un senso quando si parlava di bypassare l’Albiaccio con un tunnel più viadotto finale che avrebbe dovuto, vado a braccio, iniziare, più o meno, a lato dell’attuale Centro Coni e finire, circa, un po’ prima dell’area artigianale di Tavernelle. Finisco con un invito alle autorità locali, provinciali, regionali, Anas compresa, a ritrovarsi e studiare una variante vera che possa garantire per i prossimi 50 anni la viabilità in montagna sia d’inverno che d’estate e principalmente non vada ad interferire con il Centro Coni, il centro benessere e tutto il quartiere dei Piani della Pieve. Non è un delitto cambiare progetto, soltanto i muli e le montagne non cambiano idea. Preciso che desidero soltanto cercare di dare un piccolo contributo e non fomentare polemiche inutili che non porterebbero da nessuna parte.
    Saluti.

    (Sergio Tagliati)

  13. CHI VINCERA’ UN IPPOPOTAMO? Corre voce che qualsiasi cittadino della montagna possa partecipare al seguente gioco: DOVE PIANTERANNO QUESTA VOLTA I PICCHETTI BIANCHI E ROSSI PER DELINEARE LA STRADA DEL “PONTE ROSSO? E’ in palio un ipopotamo di sette quintali.

    (Tiziano)