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Nasseta: il paese che non c’è

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Una pubblicazione di Rosi Manari sulla storia dell'antica Corte di Nasseta, dalla sua donazione da parte ci Carlo Magno, nel 781, alla distruzione ad opera dei nobili della valle del Secchia nel 1.444.
Una storia che interseca tutte le importanti vicende dell'alto Appennino reggiano, la relazione con le nobili famiglie locali, con i Canossa, il controllo dei valichi appenninici, la toponomastica, le testimonianze orali e la creazione del Livello di Nasseta.
La pubblicazione apre una collana dell'associazione Amanzio Fiorini dal titolo Quaderni d'Appennino.

Quaderno d'Appennino è una collana di piccole-grandi monografie dedicate all'approfondimento della storia e della cultura d'Appennino reggiano edite dall'associazione Amanzio Fiorini.
All'interno di essa trovano casa pubblicazioni di vario genere e tipologia che abbracciano i tanti modi di leggere e rappresentare la montagna.
La storia, la poesia, le arti visive, la letteratura d'Appennino proposte con un denominatore comune che vive del contatto e della relazione con quella gente che vive e fa vivere i paesi della montagna.
Scritti, versi, immagini indirizzati alla gente comune e, quindi realizzati con un linguaggio sincero, diretto e schietto alla ricerca di un linguaggio comune.
Attraverso questo strumento l'associazione intende parlare di montagna, raccontare storie di Appennino, evocare ricordi condivisi e rappresentare il territorio di oggi seguendo il filo conduttore del punto di vista nato fra questi monti.

Il libro potrà essere reperito nelle edicole della montagna e a Nasseta, in occasione della festa "Alla Corte di Nasseta", che si svolgerà il prossimo 29 luglio.