Home Cultura Ho perduto l’amore, cerco un cavaliere…

Ho perduto l’amore, cerco un cavaliere…

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Si apre domenica 28 luglio la stagione del Maggio drammatico per la Compagnia Maggistica Monte Cusna di Asta. Tre le date e tre rappresentazioni

29 Luglio I Cavalieri erranti di Luca Sillari
Alle 15.00 presso il Campo de Maggio di Asta (sede pro – loco) Asta di Villa Minozzo
Secondo il testo adottato dalla compagnia Maggistica Monte Cusna di Asta

5 Agosto Le vele dei Crociati Di Luca Sillari
Alle 15.00 Circolo Costa de’ Grassi – Castelnuovo ne’ Monti
Secondo il testo adottato dalla compagnia Maggistica Monte Cusna di Asta

12 Agosto Il Ponte dei Sospiri Di Domenico Zannini
Alle 15.00 Parco Canevari Busana
Secondo il testo adottato dalla compagnia Maggistica Monte Cusna di Asta

«Il teatro popolare del Maggio, figlio della tradizione orale, è espressione autentica delle comunità che lo hanno tramandato e che ancora oggi lo rappresentano – spiega Giordano Zambonini, regista della Compagnia Monte Cusna - Nel complesso quadro economico e sociale globalizzato, ricercare, promuovere, recuperare in chiave moderna e consapevole l’oralità, la tradizione, il teatro popolare, significa ricostruire identità culturali e comunitarie forti, fondamentali per la crescita e per lo sviluppo individuale delle persone e dei territori. Compagnie come la nostra contribuiscono a rafforzare legami, relazioni sociali e culturali.
Grazie al Maggio diventa possibile valorizzare linguaggi espressivi fortemente identitari, riletti e interpretati soprattutto grazie alle nuove sensibilità dei giovani, accanto alle quali si deve necessariamente affiancare la riscoperta di un percorso di ricerca e documentazione della tradizione e delle sue moderne forme espressive”.

La Compagnia Maggistica Monte Cusna di Asta ha ripreso la rappresentazione del maggio nel 1973, ha messo in opera più di 30 diversi copioni per un totale di quasi 300 rappresentazioni. Ha partecipato a tutte le Rassegne Nazionali del Maggio esibendosi, inoltre, per il Teatro Comunale di Bologna, di Reggio Emilia, per la Scuola d’Arte Drammatica di Milano e il teatro dei Pupi di Palermo.

Caratteri distintivi della Compagnia Monte Cusna sono il grande risalto che i maggerini danno alla gestualità e alla mimica che accompagna il canto, la grande enfasi che caratterizza i combattimenti, l’utilizzo di scenografie molto elaborate e realistiche create negli anni da Berto Zambonini, uno dei fondatori della compagnia che è a sua volta maggerino e autore di testi.
Notevole la presenza femminile all’interno della Compagnia. Le donne che prendono parte alla rappresentazione meritano una menzione particolare, perché, contrariamente alla realtà, non ricoprono solo ruoli di damigelle o principesse, ma anche di guerriere dando vita a memorabili combattimenti.
Fondamentale in questi anni è stato l’ingresso in Compagnia di tanti giovani e bambini e allo stesso tempo, l’adozione di nuovi copioni scritti di recente, la presenza di musicisti proveniente da esperienze diverse che hanno portato nuove sonorità nel Maggio (es. Buzuki), oltre all’utilizzo classico, della chitarra e della fisarmonica. Sono questi i principali elementi innovativi che hanno portato la Compagnia Monte Cusna a rinnovarsi per seguire il mutare dei tempi ed ampliare il proprio consenso di pubblico, ma naturalmente non tradisce la forma, l’essenza, la magia del Maggio tradizionale.

Lo spettacolo I Cavalieri erranti che andrà in scena domenica 29 luglio è stato scritto tra il 2006 e il 2008 da Luca Sillari, giovane e prolifico autore e attore della Compagnia Monte Cusna. La trama si inserisce nel tipico filone epico cavalleresco, prendendo spunto dall’episodio ariostesco di Astolfo che, con l’Ippogrifo, va sulla Luna a recuperare il senno di Orlando perso per amore di Angelica.
Per i Cavalieri Erranti un viaggio non avrà fine…..Riusciranno a ritrovarsi, in una valle in cui per loro si apre una finestra sull’ eterno
«A questo schema classico - spiega Sillari - si affianca l’ambientazione totalmente inedita della vicenda: la Val d’Asta e il Monte Cusna da cui si immagina che Astolfo parta per il suo viaggio. La vicenda dei Cavalieri Erranti, che vagano con le loro ansie e il loro dolore (rappresentato dal perfido Ombra), rappresenta una metafora della vita di oggi, così frenetica e superficiale che spesso trova un po’ di sollievo su quella montagna da cui partirono tanti antenati, e a cui oggi si torna con fiducia e speranza».
Info e contatti:
[email protected]
333 –6435607 Giordano
339 – 8293463 Natascia