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Maggio a Costa de’ Grassi

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Dopo diversi anni di assenza, torna a Castelnovo ne' Monti domenica, 5 agosto, il canto del Maggio, una delle manifestazioni culturali più antiche e radicate dell’Appennino, che però sta vivendo una grande riscoperta culturale grazie alle compagnie attive, che annoverano anche diversi giovani. Tra queste la Compagnia maggistica "Monte Cusna" di Asta, che domani, domenica 5, sarà nella borgata di Costa de’ Grassi con lo spettacolo “Le vele dei crociati”, di Luca Sillari, presso il locale Circolo Acli, alle ore 15.

"Il teatro popolare del Maggio, figlio della tradizione orale, è espressione autentica delle comunità che lo hanno tramandato e che ancora oggi lo rappresentano – spiega Giordano Zambonini, regista della Compagnia Monte Cusna - Nel complesso quadro economico e sociale globalizzato, ricercare, promuovere, recuperare in chiave moderna e consapevole l’oralità, la tradizione, il teatro popolare, significa ricostruire identità culturali e comunitarie forti, fondamentali per la crescita e per lo sviluppo individuale delle persone e dei territori. Compagnie come la nostra contribuiscono a rafforzare legami, relazioni sociali e culturali”.

a Compagnia maggistica Monte Cusna di Asta ha ripreso la rappresentazione del Maggio nel 1973, ha messo in opera più di 30 diversi copioni per un totale di quasi 300 rappresentazioni. Caratteri distintivi della Compagnia sono il grande risalto che i maggerini danno alla gestualità e alla mimica che accompagna il canto, la grande enfasi che caratterizza i combattimenti, l’utilizzo di scenografie molto elaborate e realistiche create negli anni da Berto Zambonini, uno dei fondatori della compagnia che è a sua volta maggerino e autore di testi. Notevole anche la presenza femminile all’interno della Compagnia.

Il canto del Maggio è una espressione culturale studiata ed analizzata da importanti istituti culturali, non solo italiani. Il testo di Sillari che viene rappresentato domenica a Costa, ad esempio, così viene introdotto da Jo Ann Cavallo, della Columbia University: “Motivi vari e complessi, sia religiosi che materiali, portarono più volte i crociati dell’Europa occidentale ad invadere il medio oriente a partire dal 1096. Ed obbiettivi misti avevano sicuramente i musulmani dal settimo secolo in poi nella loro conquista di vasti territori dell’Asia, dell’Europa e dell’Africa settentrionale. Ma quasi a ricordarci che la differenza di fede non è certo l’unico fattore a portare gli uomini ad uccidersi, nè nel Medio Evo nè in epoca moderna, il Maggio di Luca Sillari si apre con una guerra in corso fra la gente di Perugia e quella della vicina Assisi. Inizialmente Francesco accetta “gloria ed onore” come aspirazione legittima ed entra in guerra contro Perugia. Dopo essere stato imprigionato e poi liberato grazie alla ricchezza di suo padre, Francesco comincia a mettere in dubbio i valori sia commerciali che militari della sua cultura”.

Info e contatti: tel. 3398293463 (Natascia), [email protected]